Venezia, Niederauer: "I soci potrebbero prendere maggioranza o minoranza. Serie A? È nella testa della società, ma è presto"

27.10.2023 15:23 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia, Niederauer: "I soci potrebbero prendere maggioranza o minoranza. Serie A? È nella testa della società, ma è presto"

Il presidente del Venezia Duncan Niederauer ha poi risposto nella conferenza stampa odierna alle domande dei giornalisti. Queste le sue dichiarazioni.

I nuovi soci entreranno con quote di maggioranza o minoranza?

“Non è sicuro ancora, è possibile che prendano la maggioranza. Ne stiamo parlando, ci sono ancora alcune cose da collimare nel rapporto, l’ipotesi attualmente è questa. Riteniamo che per i futuri investimenti sia più opportuno per noi mantenere una parte di minoranza. Abbiamo sicuramente fatto molti miglioramenti, ritengo ci sia ancora della strada da fare, serviranno ancora uno o due anni per arrivare all’obiettivo che mi sono posto, Antonelli ha fatto un ottimo lavoro, ma dobbiamo continuare a far crescere certi aspetti. Il nuovo brand ambassador in questo probabilmente ci darà una grossa mano. Per ridurre i costi e aumentare i ricavi serviranno ancora un paio di anni. Questo tipo di ragionamenti sono stati pesati e misurati in uno scenario di Serie B, qualora dovesse cambiare arrivando a una promozione i ragionamenti sarebbero differenti, questo tipo di cesellamento che stiamo mettendo in pratica è stato calcolato su una sostenibilità pensata sulla categoria di adesso”.

TVS Giuseppe Malaguti – La Serie A è un obiettivo nei piani della società se non quest'anno negli anni prossimi?

“Penso che la Serie A sia sempre nella testa della società, però è molto presto, è un cliché dire ragioniamo gara per gara, ma con la Reggiana abbiamo visto quanto sia vero. E’ bastata una partita per capire quanto questo ragionamento sia vero per raggiungere il traguardo. La Serie A può essere un traguardo, ma ci sono tante squadre che lottano per arrivarci in Serie B,  la nostra è una buona squadra, ma il campionato è molto complicato, non andare in Serie A non sarebbe un fallimento quest'anno. Questa squadra ha fatto vedere come sa lottare, senza arrendersi, mostrando dei valori che i tifosi apprezzano. Quando siamo andati in Serie A abbiamo commesso degli errori, dovessimo tornare in Serie A l’importante sarebbe non commettere di nuovo gli stessi errori, se dovessimo andare in A questi giocatori se la sarebbero conquistata; quindi, non faremmo più un mercato con tantissimi acquisti.

Il DS Antonelli aggiunge: “La vera Serie A per il Venezia è la sostenibilità, come modello di squadra italiana, questo credo sia la cosa più bella”.

Si parla dell’ingresso di nuovi partner con lei come presidente? I partner sono dagli USA?

“Non so, alcuni dei partner vorrebbero che io restassi presidente, altri vorrebbero una loro figura di riferimento. Io farò ciò che è meglio per il club, nei suoi interessi. Stiamo parlando con potenziali partner negli USA, un paio dall’Europa e uno asiatico. A questo momento tutti questi discorsi sono sempre stati privati, non abbiamo mai fatto emergere nulla pubblicamente. Di conseguenza dopo averne parlato con voi è probabile che nuovi potenziali investitori possano chiamare per chiedere informazioni”.

Quella di presidente onorario potrebbe essere un’idea?

“Andrebbe bene tutto, anche essere ministro senza portafoglio (ride ndr), però voglio fare le cose nell’interesse del club e della città. Voglio essere utile, le decisioni saranno prese con il nuovo partner, che avrà bisogno di una persona molto presente. Io come sapete ho tanti impegni negli Stati Uniti. Dipendenti e tifosi meritano una presenza costante”.  

Il progetto del nuovo stadio è un altro tassello importante in ottica investitori?

“Naturalmente è stato molto importante, perché chiunque decida di investire in una società calcistica ha le infrastrutture come primo pensiero. Se penso al lavoro portato avanti fino a questo momento un nuovo investitore arriva, vede Ca’ Venezia e deve investire 0 per esempio. Pensando al Penzo abbiamo una concessione fino al 2030, è stato ristrutturato di recente e potrebbe essere valido anche per la categoria superiore. Lo stadio nuovo potrebbe essere costruito in pochi anni e non a carico del club ma della municipalità, un altro aspetto positivo. Una delle questioni in piedi rispetto al Penzo è che i tifosi devono fare un po’ un viaggio per arrivarci, andare in terraferma a Tessera risolverebbe questa situazione. Gli unici investimenti in ottica stadio nuovo sarebbero quegli aspetti che io e Antonelli vorremmo apportare come migliorie, come l’hospitality, per migliorare l’esperienza. Il direttore ha già parlato con gli uffici del sindaco per capire le tempistiche e se ci sia la possibilità di poter dialogare in merito a migliorie da fare”.