Venezia, a parlare è Antonelli: tante spiegazioni e qualche incertezza
Anche quest'anno, in un filo rosso che sembra unire le due squadre, Venezia-Como sarà una sfida importantissima per le due squadre. Gli arancioneroverdi sono ultimi in classifica e in un momento di estrema tensione nell'ambiente. I lariani invece hanno qualche punto in più (tre per l'esattezza), ma sono a loro volta nella zona retrocessione, a una lunghezza di distanza dalla linea di galleggiamento nonostante investimenti importanti in questa estate. Chi non otterrà i tre punti resterà in una situazione decisamente delicata, anche se sulle rive del lago c'è quel pizzico in più di serenità che in laguna manca per tanti motivi.
Il primo è ovviamente legato a ciò che si vede in campo. Una squadra reduce da due sconfitte consecutive negli scontri diretti con Parma e Lecce dove, soprattutto con i pugliesi, si è costruito parecchio raccogliendo però allo stesso tempo nulla. Nella trasferta del Dall'Ara quella resa che nessuno voleva vedere ma che contro una compagine nettamente più forte può arrivare. Da lì il via a tanti rumors, voci e indiscrezioni. In primis ovviamente a finire in bilico è stato mister Di Francesco, poi spazio in questi sette giorni anche ad un'analisi di un bilancio che nulla di nuovo ci ha raccontato rispetto a quello che era già noto l'anno scorso, ma che ovviamente è argomento che suscita sempre scalpore a livello mediatico.
Da qui un punto stampa del General Manager Antonelli al posto di mister Di Francesco, lasciato in tranquillità per preparare al meglio una gara molto complicata. L'Unione c'è ancora, ma qualche scricchiolio c'è stato, soprattutto visto che domani la Curva Sud ha già annunciato 20 minuti di sciopero in segno di protesta. Parole quelle del direttore che hanno dato una schiarita sotto alcuni punti di vista, mentre su altri continua ad aleggiare un po' di incertezza, quantomeno se calcoliamo il punto di vista di chi osserva dall'esterno il lavoro della proprietà del club.
Quel che sembra chiaro è che la fiducia in mister Di Francesco è ancora salda, si chiede una svolta in campo sotto l'aspetto dell'atteggiamento, magari con qualche accorgimento tattico, ma all'orizzonte continua a non esserci una seria intenzione di un cambio di guida tecnica. Piuttosto a gennaio si proveranno a cercare profili per riuscire a dare una mano a un gruppo che attualmente è oggettivamente troppo corto nelle rotazioni, vuoi per gli infortuni, vuoi perché più di qualche giovane purtroppo è più indietro di quanto forse non pensasse lo stesso Antonelli.
Allo stesso modo Antonelli, ricoperto sia della carica di Direttore Sportivo che di Direttore Generale, continua a essere il garante degli sforzi societari nel sistemare una situazione economica che è difficile, ma in miglioramento anche calcolando che è il secondo anno di Serie A in questi quattro anni. Quello che sarebbe interessante capire è più che altro quanto un'eventuale retrocessione, che non si augura nessuno ma che per una neopromossa è un rischio che può concretizzarsi, andrebbe a pesare nella logica di un progetto che questa estate ha vissuto già uno scossone con l'arrivo di tanti nuovi soci per dare una mano a livello finanziario. In questo è compreso anche lo sbarco in laguna di una figura mediaticamente molto ingombrante come Drake, anche se non è del tutto chiaro quanto sia influente nel concreto a livello di proprietà del club e questo sarebbe un punto interessante da chiarire per capire i meccanismi del nuovo Venezia.
Arrivando a un altro punto scottante. Continua a non essere del tutto chiaro il funzionamento del nuovo Comitato. Quel che sembra certo post conferenza di Antonelli è che Duncan Niederauer non è più, dal punto di vista americano, l'unica figura di riferimento, ma ora è "una" delle figure di riferimento. Una ristrutturazione aziendale è sempre un processo lungo, ma purtroppo la Serie A e il calcio in generale di tempo ne danno poco, capire quale sia il processo decisionale in una catena che si è fatta abbastanza contorta sicuramente aiuterebbe a rasserenare una tifoseria che dopo alcune partite di pazienza sta rivivendo fantasmi già visti nella sua storia. Un sentimento magari non giustificabile in toto, perché di aspetti positivi rispetto a tante altre realtà ce ne sono, ma resta la sensazione che sotto alcuni aspetti questa società debba ancora migliorare parecchio e soprattutto conoscere meglio la nuova proprietà aiuterebbe tutti, noi addetti ai lavori compresi, a formulare al meglio le nostre analisi.