Unione, per il sorpasso bisogna attendere

03.05.2025 13:42 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Unione, per il sorpasso bisogna attendere

È stata una grande occasione persa. Per come abbiamo giocato il primo tempo. Per come avevamo portato l’ambiente torinese contro la propria squadra. Per come abbiamo subito l’ennesimo torto arbitrale. Per come avevamo creduto di poter portare a casa una vittoria incredibilmente importante. Ed invece, a rimanere, è solamente la delusione. Inutile nascondersi, ieri sera poteva essere veramente la svolta della stagione, e poteva diventarla perché l’Unione ha offerto quarantacinque minuti di ottimo calcio, con presenza mentale, grinta, voglia ma anche qualità. Abbiamo realizzato due reti (si, due!) di ottima fattura, abbiamo concesso il nulla agli avversari, siamo sembrati una armata in missione per buona parte della gara. Ma i fischi del pubblico granata all’intervallo, anziché convincerci ed esaltarci, sono serviti solamente a scuotere i padroni di casa, che nella ripresa hanno alzato ritmo e baricentro mettendoci alle corde. Il VeneziaMestre non è più riuscito a pungere in ripartenza, ha iniziato a perdere contrasti e lucidità, come nell’occasione del pari granata in cui Busio è apparso ancora una volta troppo morbido nel non interrompere l’azione. Ma nonostante la pressione del toro, l’impressione era di una squadra, quella arancioneroverde, che avrebbe potuto reggere l’urto, e che senza l’episodio del rigore avrebbe portato a casa i tre punti. Ed è francamente frustrante dover tornare, per la terza volta di fila, a parlare di scelte arbitrali che stanno decidendo un torneo, perché al netto delle opinioni diverse di ognuno di noi , non è accettabile osservare un cambiamento continuo nelle letture delle situazioni di gioco. Vorremmo sapere perché quello di Mancini non era rigore mentre ieri si, perché con Milan ed Empoli il

var non è servito mentre per tutta la stagione ci ha condannato. Anche perché i ragazzi hanno dimostrato pure ieri di volerla questa salvezza, seppur in un mare di difficoltà si sta lottando fino alla fine proprio come gli avevamo chiesto. Ma è evidente che quando le cose girano male, sia necessario andare persino oltre I propri limiti, ed è quello che l’Unione sta facendo da settimane. La crescita importante di Yeboah ha infatti acceso la luce lì davanti, garantendo quel pizzico di imprevedibilità che mancava dall’eclissi di Oristanio di fine novembre. Il centrocampo prosegue il momento positivo, con un’altra prova solida di Nicolussi Caviglia e la prima rete italiana di Kike. Busio, come detto, continua a convincere poco per intensità e giocate tecniche, ma, perlomeno, sembra aver trovato la posizione che gli permette di inserirsi con maggior frequenza in fase offensiva. La difesa è apparsa attenta e granitica, con un Idzes assoluto leader tecnico ed emotivo, il primo vero capitano di questa squadra dall’addio di Marco. Buona la partita degli esterni, anche se la poca cattiveria sotto porta di Zerbin inizia a pesare. La nota dolente, al solito, arriva dalla panchina e dalle scarsissime scelte a disposizione del mister. Male, malissimo, l’ingresso di Condè, mentre la coppia Fila-Oristanio non ha regalato nulla di interessante alle offensive lagunari. E così dopo il pareggio granata non si è più trovata la forza e la qualità per andare a riprendersi il vantaggio, seppur provandoci fino all’ultimo, come nell’occasione del tre contro uno in cui Fila ha dimostrato tutta la sua evidente acerbità. Finisce dunque in parità la sfida al nostro passato (a proposito, niente scherzi mister!), ed ora non ci resta che appollaiarci come gufi sul ramo sperando che Empoli e Lecce non scappino. Ed è un vero peccato non esser riusciti a mettere la testa avanti, a compiere quel sorpasso che meriteremmo da settimane. Ma ne mancano ancora tre di finali, duecentosettanta minuti di passione e sofferenza per completare questa impresa, per andarci a prender un sogno che la nostra città brama di rivivere. Nulla è ancora scritto, siamo noi che decideremo quale destino ci aspetta. Avanti unione!