Venezia-Pisa, TOP&FLOP, serve fare più gol, in mezzo Leoni precisi

TOP
1. Svoboda, corazziere vero. Se l'austriaco si poteva considerare un gigante in difesa, ora si può iniziare a parlare anche di una torre offensiva. L'ex Tirol anche contro il Pisa nell'uno contro uno è insuperabile e impreziosisce un'altra ottima prestazione con un gol in mischia sfruttando tutti i suoi centimetri stavolta per far male all'avversario. Un elemento sempre più importante per questa squadra;
2. Vacca, geometrie poco importanti. La velocità di pensiero e la facilità di tocco dell'ex Parma fanno sì che sia un perno fondamentale anche quando si fa vedere un po' meno del solito come può magari essere successo contro il Pisa. I suoi passaggi però sempre precisi e talvolta anche più rischiosi del solito sono troppo importanti per rendere fluida la manovra lagunare, senza nulla togliere a Taugourdeau e Fiordilino, che a loro volta fanno un onestissima partita;
3. Di Mariano, dappertutto. Kekko corre come un matto ed è praticamente sempre al centro dell'attenzione sulla sua fascia. Prende palla, non ha paura quando si tratta di puntare l'uomo e, nonostante sia affamato di gol, cerca comunque spesso il compagno posizionato meglio anzichè tentare conclusioni inutili e avventate. Bene così, prima o poi per lui il gol arriverà.
FLOP
1. CeccaWall, stavolta impreciso. Per la prima volta Ceccaroni finisce nella parte bassa di questa speciale classifica, l'ex Spezia è chiamato a un solo intervento realmente importante e per una volta non attacca l'avversario con la giusta cattiveria, permettendo a Marconi di calciare a rete. Capita, non si è mai fermato, non sarà questa sbavatura a cambiare il voto di questa prima parte di stagione per lui.
2. Felicioli, ancora non ritrovato. L'ex Ascoli ancora non convince, andando oltre al fatto che il Venezia non esce mai dal suo lato perchè dall'altra parte c'è un Mazzocchi con un passo da esterno offensivo aggiunto, Gian Filippo non convince quando viene cercato, sempre abbastanza impreciso al cross e timido nelle sovrapposizioni. Può e deve migliorare, probabilmente in questo periodo è un po' sfiduciato ma deve tornare a giocare con convinzione, perchè i mezzi per suprerare i suoi limiti li ha;
3. Johnsen, giocate sempre Magic, ma è ora di finalizzarle. Il norvegese regala colpi d'alta scuola e contro il Pisa lo fa anche abbastanza spesso, mandando al bar con facilità impressionante i difensori. Ha però il difetto di prendere di rado la scelta migliore sul più bello, quando può concretizzarle. Talvolta anzichè provare il tiro si può sfruttare lo spazio creato per servire un compagno posizionato meglio. Zanetti dovrà lavorare sul ragazzo, quando migliorerà sarà devastante.