L'Italbasket si prepara al Mondiale, esclusioni eccellenti per una squadra misura di Sacchetti

13.07.2019 16:42 di Giuseppe Malaguti Twitter:    vedi letture
L'Italbasket si prepara al Mondiale, esclusioni eccellenti per una squadra misura di Sacchetti

L'Italia, 13° nel ranking FIBA, torna a disputare un mondiale dopo 13 anni. L'ultima partecipazione risale al 2006 in Giappone. Il merito principale, per aver ottenuto questa qualificazione, va attribuito soprattutto a Coach Meo Sacchetti - è riuscito a creare un gruppo unito ha puntato su determinati giocatori senza mai abbandonarli anche nei momenti difficili della stagione - la squadra, da tempo, è ben definita così come i ruoli, nonostante una lista di 24 convocati, ora ridotti a 19; i 12 che prenderanno parte alla spedizione cinese si conosco da moltissimi mesi.
Delle squadre europee, la truppa italiana, è l'unica a non avere un vero centro di peso, forse questo alla lunga potrebbe penalizzare gli azzurri. Sono già stati "scartati" dalla prima lista : Stefano Tonut, Achille Pollonara, Davide Pascolo, Diego Flaccadori e Davide Moretti, a questi se ne aggiungeranno altri 7 : Amedeo Tessitori, Giampaolo Ricci, Riccardo Moraschini, Michele Vitali, Andrea Cinciarini, Brian Sacchetti e Abi Abass.
L'Italbasket è inserita nel Gruppo D con : Angola, Filippine e Serbia.
 

Questi i 19 giocatori a disposizione di Meo Sacchetti:
Awudu Abass (1993, 198, A)
Pietro Aradori (1988, 196, A)
Marco Belinelli (1986, 196, G)
Paul Biligha (1990, 200, C)
Jeff Brooks (1989, 203, A)
Andrea Cinciarini (1986, 190, P)
Luigi Datome (1987, 203, A)
Amedeo Della Valle (1993, 194, G)
Ariel Filloy (1987, 190, P)
Danilo Gallinari (1988, 208, A)
Alessandro Gentile (1992, 200, G/A)
Daniel Hackett (1987, 199, G)
Nicolò Melli (1991, 205, A)
Riccardo Moraschini (1991, 194, G/A)
Giampaolo Ricci (1991, 201, A)
Brian Sacchetti (1986, 200, A)
Amedeo Tessitori (1994, 208, C)
Luca Vitali (1986, 201, P)
Michele Vitali (1991, 196, G)

Lo starting five : in regia Daniel Hackett reduce da una grande stagione col CSKA Mosca e campione d'Europa; Marco Belinelli ormai un veterano dell'NBA, ora tornato con i San Atonio Spurs, giocatore di striscia come pochi in Europa, con tantissimi punti nelle mani, poetico quando ecse dai blocchi per poi eseguire in maniera veloce il suo tiro; in ala Capitan Gigi Datome del Fener giocatore universale, un fattore sui due lati del campo, grande difensore, grande attaccante; le due ali sono : Danilo Gallinari, appena firmato con OKC, un talento unico che ha l'ultima occasione per dimostrare il suo valore in maglia azzurra e l'ex Fener, appena sbarcato in NBA ai New Orleans Pellicans, Nicolò Melli, sostanzialmente il giocatore più migliorato in Europa e tra i forti quattro in circolazione.
In panchina il giocatore della. Germani Brescia Luca Vitali a garantire assist ai compagni; inamovibili, è il sesto uomo, il vice capitano Pietro #Aradori spesso determinante entrando dalla panchina nonostante una stagione di alti e bassi alla Virtus Bologna; Alessandro #Gentile, sulla carta il maggior talento della pallacanestro italiana, ha trovato, però, grandi difficoltà ad affermarsi nelle ultime annate anche causa alcuni infortuni. Discetra la sua stagione, in Spagna, all'Estudiantes Madrid.
Arriviamo ad Amedeo Della Valle, una stagione difficilissima a Milano, per via dei pochi minuti giocati, soprattutto in Eurolega, anche qualche problema fisico hanno limitato l'Ex Reggio. È stato forse il migliore, della nostra nazionale, nel barrage di qualificazione per i mondiali. Per Meo è un altro di quei giocatori intoccabili. L'altro play è il Gaucho, Ariel Filloy. Non ha avuto, nemmeno lui, ad Avellino una stagione troppo semplice, ma il suo coraggio e il suo cuore saranno fondamentali per questa nazionale.
Finiamo con due lunghi, per modo di dire : Jeff Brooks, dell'Olimpia di Milano, americano con passaporto italiano garantisce qualità e quantità di gioco, potrebbe anche essere utilizzato nel quintetto base come cinque tattico e poi Paul Biligha l'unico vero centro, ma con un'altezza sotto i 2m. Il campione d'Italia delle Reyer Venezia, in tutte le 17 partite disputate dai veneti nei playoff, è stato di fatto l'ultimo della panchina, sostanzialmente non ha mai giocato. Coach Sacchetti dovrà recuperarlo, sopattutto mentalmente.