Bocalon: "Sogno di vincere di nuovo qualcosa di importante a Venezia"

12.01.2021 15:03 di Davide Marchiol Twitter:    vedi letture
Bocalon: "Sogno di vincere di nuovo qualcosa di importante a Venezia"
© foto di Luca Marchesini

Il Doge Riccardo Bocalon è stato il protagonista della conferenza stampa odierna, si parte dal giudizio di questa prima parte di campionato per il Venezia: “Dal punto di vista del gioco siamo un po’ la squadra rivelazione, anche se sappiamo tutti il nostro obiettivo, ovvero salvarci il prima possibile. Fare i Play-Off comunque sarebbe un ottimo step visti i due anni che abbiamo passato. Qualche punto lo abbiamo lasciato per strada, penso a Brescia e Chievo, ma è un percorso di crescita, serve tutto a imparare, anche contro il Pisa abbiamo dimostrato di non perdere la nostra identità anche in situazioni difficili. Siamo la squadra che crea di più e rischia meno”.

Affronterai il Pordenone da ex: “Troveremo una squadra molto preparata, con un presidente molto ambizioso, ha portato lui da solo il Pordenone in cima alla Serie B in pochi anni. Sottolinea la grande organizzazione che ha ora la squadra. Sarà una partita molto dura e tirata nei 90’, in questi due giorni la stiamo preparando al meglio, il Pordenone punta a ripetere il campionato dell’anno scorso, erano una sorpresa ma ora non lo sono più”.

Bisogna segnare di più ma anche giocare andando nove volte su diciassette in svantaggio non è semplice: “Sicuramente passare in svantaggio complica le cose, perché prepari la partita in un modo e prendere gol ti mette la strada in salita. C’è sempre però tanta volontà da parte di tutti di riagguantare sempre il match cercando di ribaltare le cose. Chiaro però che passare in vantaggio qualche volta in più faciliterebbe le cose”

Negli ultimi match casalinghi forse si è perso forse qualche punto di troppo: “La maggior parte dei punti li abbiamo fatti in casa, nell’ultimo mese al Penzo abbiamo avuto un leggero calo, ma creiamo sempre tanto, bisogna sicuramente essere più cinici e cercare di chiudere la partita quando capita l’occasione, perché la Serie B si è alzata molto di livello e sta diventando un campionato dove fino all’ultima giornata la classifica è molto corta. Pensiamo prima a raggiungere la quota salvezza e poi vediamo, basti pensare a quelle squadre che sembravano un po’ ormai perse alla decima giornata e che adesso si sono riprese alla grande”

Come vivi il ruolo di vice Forte? “Sicuramente la squadra si è rinforzata prendendo un giocatore come Forte che ha numeri da grande attaccante. La vivo dando comunque sempre tutto in allenamento e cercando di conquistarmi una chance. Chiaramente uno vorrebbe giocare sempre, ma anche se impiegato in corsa cerco di dare tutta la mia esperienza in campo, ero abituato a giocare più spesso tranne gli anni in cui ero più giovane, ma fa parte del percorso di crescita anche questo”.

Comunque avete dimostrato di poter anche giocare entrambi dal primo minuto: “Siamo giocatori compatibili, entrambi possiamo fare da prima e seconda punta, poi dipende chiaramente anche dal modulo di gioco. Siamo una squadra duttile e possiamo anche cambiare schieramento per diventare tutti più pericolosi”

Cosa ti sei detto dopo Cosenza? “È stata una bella batosta perché forse ho perso quella frazione di secondo in più, poi ho scelto l’angolo e il portiere si è buttato un attimo prima e l’ha presa. Lezzerini poi come spesso ha fatto ha salvato il risultato ma era un peccato perché ero stato decisivo contro la Reggina e potevo ripetermi”

Il mister dà importanza a tutti i giocatori della rosa: “Lui è molto meritocratico, la possibilità poi di avere tanti giocatori differenti da usare gli dà tante opzioni. Di Ma per esempio non ha trovato subito spazio e ora è decisivo, ha messo tre assist. Entrare a partita in corso non è sempre semplice, devi essere anche pronto psicologicamente perché devi essere subito nel vivo del gioco, non hai quei 10’ iniziali di studio del match. Il mister ci tratta tutti allo stesso livello, sia quelli che giocano di più che quelli che giocano di meno, questo è molto importante”.

Questa estate non era sicura la tua permanenza a Venezia: “Collauto e il mister mi hanno sempre dimostrato la voglia di tenermi in squadra anche se mi avevano avvisato che avrebbero preso qualche rinforzo davanti. Per me giocare qui è un sogno, volevo tornare a vivere le emozioni vissute negli anni della C, per quello ho accettato il trasferimento da Salerno anche se non ero in vendita. Quando hai segnali positivi da dirigenza e allenatore il peso di giocare a casa si alleggerisce, il mio sogno è tornare a vincere qualcosa di importante qui e se posso do consigli a tutti i compagni, per avere spazio devo conquistarmelo dando tutto e dando il buon esempio ai giovani che magari si abbattono alla prima esclusione. L’obiettivo comunque è la cosa più importante”.