Il Venezia va ad Udine e si prende un pareggio che profuma di ottimismo

12.10.2019 20:25 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Il Venezia va ad Udine e si prende un pareggio che profuma di ottimismo
© foto di Venezia FC

Amichevole di lusso per il Venezia, che, dopo aver affrontato il Parma in estate in Coppa Italia,  ci ha evidentemente preso gusto nel affrontare squadre di Serie A. Stavolta in palio non c'era nulla, ma l'avversario era comunque l'Udinese di Tudor, al Friuli (Dacia Arena) e che è in lotta per non retrocedere dalla massima categoria, ma comunque ha giocatori di gran livello. Però chi pensava a una squadra arancioneroverde sulla difensiva e portata più a evitare di prendere imbarcate che giocarsela ha sbagliato completamente. I Leoni infatti, forti del fatto che non c'era nulla da perdere, se l'è giocata come fosse una partita normale e ha dato ottimi segnali.

L'avvio ovviamente è di marca bianconera, l'Udinese vanta giocatori come Okaka e Pussetto che sono chiaramente di un livello superiore. Il Venezia con ordine si difende e cerca di gestire le folate avversarie. I bianconeri sfondano qualche volta, soprattutto sulla destra, dove c'è per la prima volta Lakicevic, che viene da un lungo periodo senza giocare (il Genoa non lo ha mai usato), quindi è andato ovviamente in sofferenza quando l'ex Huracan partiva in dribbling. I Leoni devono ringraziare un po' la fortuna, perchè Lasagna e Mandragora l'occasione per sbloccarla in poco tempo l'avrebbero anche, ma la mira non c'è. Vacca e Gavioli cercano di far salire i Leoni, riuscendo però a superare solo la trequarti. A sbloccarla dunque è la banda di Tudor, uno dei cross arriva di nuovo a Lasagna che stavolta in girata al volo non perdona Bertinato, portando i suoi sull'1-0. Dionisi opta per un cambio alla mezz'ora, facendo retrocedere Aramu e Capello, togliendo Gavioli (partita un po' insipida dell'ex Inter) e inserendo Zigoni, bisognoso di minuti dopo il gravissimo problema al tendine d'Achille.

Il Venezia cambia tanto, inserendo diversi titolari, mentre l'Udinese resta così com'è cambiando fondamentalmente solo il portiere. I Leoni dunque salgono, si fanno più aggressivi e approfittano della differenza di freschezza. De Maio combina un pasticcio simil Brescia e regala un rigore alla banda di Dionisi, ma Perisan con un bel tuffo para il penalty a Capello. Su corner poi Cremonesi sgancia un bolide che però finisce poco alto sopra la traversa. I veneti si fanno sempre più pericolosi, i friulani cercano di rispondere in contropiede ma, tranne un grande scambio nello stretto tra Lasagna e Mandragora con il tiro di quest'ultimo parato da Bertinato, si vedono poco. Gli arancioneroverdi quindi prendono coraggio, vedendo alla portata un pareggio che non sarebbe male, per quanto si parli di una semplice amichevole. Il gol arriva in una situazione confusionaria, il Venezia attacca sulla sinistra, l'Udinese non riesce a spazzare, la palla rimbalza, Capello calcia al volo e centra di potenza l'incrocio. Pareggio giusto per quanto visto in campo. Le zebrette devono diventare più cattive, perchè se non si chiudono le partite poi anche un episodio occasionale può togliere la vittoria, la banda di Dionisi invece deve continuare a lavoare e chissà che dal mercato non arrivi un difensore d'esperienza per sostiuire l'infortunato Felicioli, visto che ora la coperta è molto corta e si vede.