Vanoli: "Contro il Parma con la giusta serenità mentale, ci giochiamo qualcosa di inaspettato, ma vogliamo continuare il sogno"

18.05.2023 16:20 di Davide Marchiol Twitter:    vedi letture
Fonte: Giuseppe Malaguti, trascrizione a cura di Davide Marchiol
Vanoli: "Contro il Parma con la giusta serenità mentale, ci giochiamo qualcosa di inaspettato, ma vogliamo continuare il sogno"

Mister Paolo Vanoli ha inquadrato la sfida di domani del Venezia contro il Parma. Queste le sue parole in conferenza stampa.

TVS Giuseppe Malaguti – Come sta la squadra?

“Molto bene, abbiamo lavorato come al solito bene, vedo una squadra carica, consapevole che domani ci sarà un altro esame importante. È una finale per poter proseguire nel nostro sogno. Ci dev’essere quella giusta serenità mentale, perché era qualcosa di inaspettato, questo ci deve dare le energie per fare qualcosa di importante contro una squadra forte, ambiziosa e che davanti al suo pubblico farà una prestazione importante”.

TVS – Che Parma ti aspetti? Hanno individualità importanti come Vazquez:

“Faccio, intanto, i complimenti a Pecchia, piano piano ha costruito una squadra che è una delle pretendenti principali nei playoff. Sarà una partita difficile perché sarà aperta. Noi dovremo essere bravi, se vogliamo vincere, nell’essere squadra, come fatto nell’ultimo periodo. Dovremo essere corti in tutti i reparti, l’unico modo per fermare singoli importanti è aiutarsi”.

Che effetto ti fa ritrovare il Parma e il Tardini?

“Un’emozione, qua a Venezia è nata la mia carriera e a Parma ho raggiunto l’apice grazie a una grandissima squadra, a un grande club e a grandi giocatori. Ho avuto la fortuna di giocare con calciatori di grandissimo livello, questo mi ha aiutato a cambiare la mia mentalità, a diventare un giocatore forte e quello che ho vissuto a Parma credo sia stato l’apice della mia carriera. Un club che ringrazierò per sempre e che mi rimane nel cuore; quindi, è normale che un po’ di emozione ci sia. La mia prima figlia è nata proprio a Parma. Dopo il fischio d’inizio però dovrò pensare al mio presente che è il Venezia, una società che si sta ricostruendo. Al Parma auguro in prospettiva futura, magari dalla partita dopo quella con noi, di costruire un futuro importante. Buffon? Penso che sia un’icona di quello che è il calcio italiano, è stato il portiere più forte del mondo, non solo come calciatore ma anche come mentalità, è sempre un onore vederlo”.

Pierini con quella prestazione ti ha messo in difficoltà nel ballottaggio con Johnsen?

“L’ho detto anche a loro, il salto di qualità è arrivato quando siamo diventati squadra. Le cose belle sono le interviste che sento quando un compagno parla bene di un altro compagno, ho sentito Pierini fare i complimenti a Johnsen, Ceppitelli che augura a Svoboda di diventare un grande giocatore, questo è lo spirito che ti porta a fare risultati importanti. Oggi abbiamo un altro esame, ma anche per loro questo dev’essere l’esempio su come si costruisce qualcosa, le interviste sono l’emblema di cosa siamo diventati”.

Farai calcoli sui diffidati vista la possibilità playoff?

“Nella mia vita quando mi sono messo a fare i calcoli ho sempre sbagliato. Penso a quello che è successo a Milinkovic, tenuto in panchina da diffidato per giocare il derby, poi ha fatto qualche minuto e ha preso il giallo. Quando mi sono messo a fare i calcoli a me non me ne è mai andata bene una, anche nell’ultima gara sul 3-0 pensi ai diffidati, fai un cambio (quello di Sverko per Carboni ndr) e poi improvvisamente gli ultimi dieci minuti soffri in maniera terribili. I calcoli sono quelli per provare a vincere questa partita, altri non ne faccio perché ho anche la fortuna capace di sostituire anche quello che non gioca, penso per esempio a Pierini. Se succederà qualcosa sicuramente mi dispiacerà perché in caso di playoff ne avrò uno in meno, ma sono tranquillo perché tutti i ragazzi stanno dando il massimo”.

Tutti disponibili?

“Sì, non ci sono novità tra i convocati, porterò un portiere in più come faccio spesso”.