Venezia, una sosta alla ricerca di risposte per gli arancioneroverdi
Dopo le due brucianti sconfitte con Roma ed Hellas Verona, subite in entrambi i casi nel finale dei rispettivi match, per il Venezia, così come tutte le squadre dei massimi campionati europei, è toccata la sosta per le Nazionali. Nello specifico arancioneroverde, sono undici gli elementi della rosa ad essersi riuniti nei vari raduni. Molti, come dallo stesso allenatore Eusebio Di Francesco ammesso nel post gara del derby veneto, per poter organizzare un lavoro di squadra importante. Abbastanza però, per molti elementi, per dare diverse risposte, mostrare miglioramenti o anche solo confermare i buoni segnali delle ultime partite.
L’ultimo caso è sicuramente quello di Gaetano Oristanio che, nelle ultime due partite è probabilmente risultato il giocatore più brillante. Trovato finalmente il primo gol stagionale, il fantasista ha anche mostrato progressi significativi sotto ogni aspetto utile. Con un John Yeboah avuto a disposizione del tecnico solo a spizzichi e bocconi, tra una condizione da ritrovare e gli impegni della nazionale, è sull’ex Inter che sembrano passare buona parte delle speranze salvezza del Venezia di breve-medio termine.
Sempre in attacco, sono inoltre chiamati a dare risposte differenti sia Christian Gytkjaer che Antonio Raimondo. Ad oggi, il loro contributo alla causa di mister Di Francesco è parso sin qui marginale. I due elementi, molto differenti sia per caratteristiche per età anagrafica, duellano per il ruolo di vice Pohjanpalo, senza per il momento che uno dei due sia riuscito a “scalzare” con merito l’altro.
Se i due attaccanti non sono riusciti a incidere particolarmente in questo avvio di campionato, c’è chi nella rosa del Venezia ha trovato sin qui molto poco spazio. E’ il caso di Domen Crnigoj, a cui spesso è stato preferito un più inesperto ma fresco Issa Doumbia nel ruolo di alternativa ai titolari, ma ancor più del desaparecidos Riche Sagrado, rimasto alla base a differenza del connazionale Joel Schingtienne. Dopo l’esordio alla prima di campionato, il belga è completamente uscito dai radar, non dando nessuna soluzione nuova alla coppia di terzini dell’anno scorso, Zampano-Candela, ad eccezione del reintegrato Ridgeciano Haps e l’acquisto dell’ultimo giorno di mercato, Franco Carboni.
Ad esclusione di Zampano, tra i più positivi in tutte le uscite stagionali del Venezia, per tutti gli altri terzini della rosa è però chiesto uno step successivo: a Candela, di trovare maggiore continuità, adattandosi adattarsi progressivamente alla Serie A come già fatto in serie cadetta; ad Haps, di dare conferme alle fiammate storicamente ormai sempre e solo limitate alle prime uscite di campionato.
Accanto a tutte le speranze della sosta c’è però una certezza, ovvero il recupero di Giorgio Altare, confermato dal giocatore stesso nella nostra esclusiva (rileggi qui l'intervista), a cui dovrebbe aggiungersi quella di Alfred Duncan. Ci sarà ancora da aspettare invece per Bjarki Bjarkason, comunque alla fase finale del suo programma di recupero.