Venezia-Verona, passaggi chiave, il primo tempo è perfezione, la ripresa un incubo che però può servire

06.12.2021 07:00 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia-Verona, passaggi chiave, il primo tempo è perfezione, la ripresa un incubo che però può servire
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Il Venezia rimedia una clamorosa e storica sconfitta contro l'Hellas Verona per 3-4, ripercorriamo questa gara analizzando tre passaggi chiave.

1. Il miglior primo tempo della stagione. Il Venezia approccia la gara come meglio non poteva, se c'erano dubbi sul possibile contraccolpo psicologico dato dalla batosta di Bergamo (rileggi la conferenza stampa pregara qui) questi vengono spazzati via subito. I Leoni difendono con due linee compatte, approfittando anche di un Hellas un po' sottoritmo per poi ripartire con grande velocità. L'infortunio immediato di Okereke si rivela un problema relativo, Johnsen dà ancora più imprevedibilità. Henry è on fire e regala la sponda per il gol di Ceccaroni, il norvegese fa il Magic e dà a Crnigoj la palla del raddoppio, il centravanti francese completa l'opera approfittando di un errore di Montipò e Dawidowicz per calare un clamoroso tris. Meglio di così non si poteva veramente fare;

2. Nella ripresa il Verona sottolinea tutti i limiti. Si riparte e ovviamente l'Hellas alza i ritmi rispetto a un primo tempo brutto da parte scaligera. Tudor negli spogliatoi sferza i suoi e si vede. Gli ospiti iniziano a macinare gioco e al Venezia tremano un po' le gambe. La sensazione è che un episodio negativo possa portare a un crollo verticale ed è esattamente quello che succede. Henry è sfortunatissimo e la palla da lui spizzata batte lo stesso Romero. Poi è il panico. La squadra perde le distanze e inizia a commettere errori banali e visti anche di rado nelle gare di questo avvio di campionato arancioneroverde. Sul rigore di Caprari c'è un replay di quanto visto con la Salernitana, Romero in uscita non è impeccabile, la palla passa, tiro a botta sicura, Ceccaroni alla disperata la stoppa con le mani e poi lo stesso Caldara sulla seconda palla usa le braccia. Rigore e rosso per CeccaWall. Strada spianata per la rimonta firmata Simeone;

3. Un panico che non potrà ripetersi. Per la prima volta in stagione il Venezia si ritrovava sopra di tre reti e nella gestione della cosa sono emerse tutte le fragilità di un gruppo che ha enormi potenzialità. Andando a comporre una squadra fatta prevalentemente di giovani talenti ci sono pro e contro e purtroppo un contro è che l'inesperienza in Serie A in alcuni frangenti la si paga cara. La fragilità messa in mostra dagli arancioneroverdi nella ripresa è importante, soprattutto perché scaturisce non da mancanza di capacità, ma dal timore di commettere una frittata che poi puntualmente è arrivata. Servirà ora un lavoro importante da parte del top player Zanetti, se i ragazzi capiranno da questa batosta che anche sul 3-0 bisogna continuare a giocare senza il terrore di sbagliare allora la gara sarà servita a qualcosa.