Ad maiora Ciccio Forte, con i suoi gol ha riportato il Venezia in Serie A

16.01.2022 09:00 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Ad maiora Ciccio Forte, con i suoi gol ha riportato il Venezia in Serie A
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ieri ha dato ufficialmente il suo addio al Venezia un altro dei protagonisti della promozione arancioneroverde dalla B alla A dopo quasi vent'anni di assenza. Stavolta a lasciare è uno dei trascinatori della formazione che resterà per sempre nella storia. Il bomber Francesco Forte ha da poco salutato, passando in prestito con obbligo di riscatto al Benevento. Arrivato in laguna dalla Juve Stabia dopo aver segnato ben 17 gol (che non hanno però portato alla salvezza delle Vespe), si è riconfermato anche in arancioneroverde con 14 gol più uno pesantissimo ai playoff, nell'andata contro il Lecce. L'acquisto doveva dare a Zanetti una punta capace di dare spessore alle ambizioni playoff dei Leoni, si è rivelato molto di più visto che la post season è arrivata al termine di una corsa dove a tratti i lagunari hanno addirittura lottato per la promozione diretta.

Sono diversi i fattori che hanno permesso a Forte di avere un impatto così importante nella sua nuova avventura. Uno di questi è sicuramente la capacità di giocare con e per i compagni, cosa che l'ha fatto entrare nel cuore dei tifosi. Lo Squalo infatti ha segnato, ma ha fatto anche segnare poichè spesso ha giostrato con gli esterni offensivi e con i centrocampisti deputati all'inserimento, Maleh su tutti, ma anche Fiordilino ha messo in saccoccia più di qualche gol anche grazie a un diverso atteggiamento, permesso dall'avere un numero 9 atipico. Un paradosso però che il gol forse più bello in B lo abbia segnato quando nessuno riusciva a vedere, nel nebbione contro l'Empoli. Il "forse" è dovuto al fatto che abbiamo potuto solo intravedere e il resto ci è stato raccontato, un po' come nelle migliori leggende metropolitane.

In Serie A putroppo non è stata la stessa cosa, vuoi perché inevitabilmente l'atteggiamento tattico è cambiato, vuoi un po' per scelta. In estate il Venezia ha preso diversi giocatori offensivi, nello stesso settore di campo di Forte sono arrivati Henry e Okereke. Il primo alla fine di un lungo corteggiamento, per portare a casa quello che è ritenuto un centravanti moderno, il secondo un po' a sorpresa, ma che in Italia ha già fatto intravedere di che pasta è fatto tra Cosenza e La Spezia. Zanetti ha preferito il francese quando si trattava di fare a sportellate e l'ex Bruges quando bisognava andare in contropiede. Così lo spazio per lo Squalo si è ridotto tanto, forse anche più delle aspettative iniziali. Un peccato, in alcune circostanze magari il numero 9 poteva godere di un po' più di fiducia, soprattutto perchè non sembrava andare troppo in contrasto per caratteristiche rispetto anche ai nuovi innesti.

Le scelte sono andate altrove, ma l'ex Juve Stabia è riuscito comunque a togliersi la soddisfazione del primo gol in A, contro la Lazio, una "tacca" che non poteva mancare dopo tanta fatica per riassaporare la massima categoria. Per lui poi, tifoso romanista, è un gol che nella memoria varrà doppio. Ora proverà a conquistarsi nuovamente la categoria in quel di Benevento, che punta senza troppi se alla promozione diretta, intanto almeno il suo slot nella storia del Venezia e di Venezia Ciccio se l'è conquistato indipendentemente da quello che è stato l'epilogo.