Andrea Carboni il volto nuovo del Venezia: impatto devastante del difensore mancino ex Monza

26.04.2023 14:00 di Giuseppe Malaguti Twitter:    vedi letture
Andrea Carboni il volto nuovo del Venezia: impatto devastante del difensore mancino ex Monza

Una stagione totalmente ribaltata e un Venezia che ora vola con un bottino sensazionale di punti 33 punti in 22 partite grazie al lavoro instancabile del tecnico Vanoli insieme alla crescita esponenziale di alcuni giocatori come ad esempio Svoboda, Candela e Johnsen lo stesso Tessmann che a inizio stagione, soprattutto i primi tre elencati, erano poco utilizzati. Oltre a ciò vanno aggiunte le intuizioni e l’intelligenza del direttore sportivo Antonelli che ha in parte rivoluzionato la rosa durante la sessione invernale con operazioni che si sono rivelate decisive: gli arrivi di Jajalo (che poi ha finito la stagione per un grave infortunio ), Carboni, Hristov, Ellertsson e Milanese, di fatto cinque nuovi titolari a fronte delle uscite di nomi importanti come Ceccaroni, Wisniewski, Haps, Crnigoj e Cuisance, come detto, sono state determinanti.

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Il Venezia ha fatto del gruppo la sua forza, lo sottolinea anche Andrea Carboni: “Siamo davvero un bel gruppo solido e coeso, ci alleniamo bene e questo sta pagando. Mister Vanoli è stato bravissimo a lavorare su questo aspetto, così come lo siamo stati noi. Il gruppo sta facendo la differenza, siamo arrivati al momento più importante della stagione e ora siamo una squadra”.

Il difensore sardo è il volto del nuovo Venezia: un impatto semplicemente straordinario peraltro giocando nel ruolo di Pietro Ceccaroni che è era stato un pilastro del Venezia di Paolo Zanetti: “Mi sono trovato fin da subito bene - sottolinea Carboni - da quando sono arrivato, ma anche prima, il Venezia ha sempre giocato bene. Ora dobbiamo pensare a salvarci il prima possibile, poi magari si potrà guardare in alto. Con la Ternana siamo entrati con la testa giusta e abbiamo, preparando bene la partita”.

Come detto l’impatto dell’ex difensore di Monza e Cagliari è stato devastante non solo per la solidità difensiva che dato al Venezia ma anche nei numeri che sono impressionanti: 12 partite giocate sempre da titolare raccogliendo 1031 minuti in campo con due reti segnate decisive e un assist al bacio, quello bellissimo, regalato al compagno Candela contro il Como: “Questa era una mia caratteristica che arrivando tra i grandi avevo un po’ perso - spiega il difensore mancino del Venezia - non andavo più a saltare perché sono un po’ piccolino, ora sto tornando a farlo e sto segnando gol importanti. Sbloccare una gara come quella con la Ternana, è stato incredibile”.