Sampdoria-Venezia 1-2: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

La rubrica dedicata ai Top&Flop delle partite del Venezia: gli arancioneroverdi soffrono per un ora di gioco ma rimontano con Gytkjaer e Tessmann
31.08.2023 09:00 di  Flavio Zane   vedi letture
Sampdoria-Venezia 1-2: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

Le mosse dalla panchina, o meglio, dalla tribuna, regalano una quasi insperata rimonta allo stadio Marassi per il Venezia. Dopo aver sofferto oltremodo la grande aggressività agonista della Sampdoria, il Venezia riesce, grazie soprattutto alla rinnovata verve ritrovata con le sostituzioni, a raccogliere le forze e a ribaltare il risultato, da 0-1 a 2-1. Successo che proietta la squadra lagunare al 2° posto in classifica. 

Se da una parte i cambi hanno sortito l'effetto sperato, dall'altra la scelta di mister Paolo Vanoli di schierare dieci degli undici titolari del match contro il Cosenza non sembra pagare. Nel primo tempo il Venezia viene soffocato con estrema facilità dal pressing avversario. Tanti, troppi gli errori anche nella semplice e lenta prima costruzione. La maggior parte delle azioni organizzate dalla Sampdoria non sono altro perlopiù che palloni sanguinosi catturati con facilità e, per la fortuna degli arancioneroverdi, conclusi con poca freddezza davanti alla porta. Generosità blucerchiata che permette agli uomini di Vanoli di tornare negli spogliatoi sul risultato di 0-0. Score sicuramente stretto ai padroni di casa.

Infatti, neppure trascorre un minuto dall’inizio della ripresa e la Sampdoria passa immediatamente in vantaggio. Ancora una volta la difesa arancionerverde si fa cogliere alla sprovvista dal proprio lato destro: la palla arriva infine sulla sinistra a Estanis Pedrola che questa volta non lascia scampo a Jessie Joronen. Passati in vantaggio, i blucerchiati arretrano il baricentro della squadra e provano a pungere in ripartenza. Il Venezia cerca di aumentare i giri del motore ma continua a faticare a rendersi pericoloso.

La Samp allora prova a chiudere il match senza però riuscire nel colpo del KO. Lato Venezia, le sostituzioni all'ora di gioco di Bjarki Bjarkason e Nunzio Lella danno rinnovato vigore alla squadra che gradualmente si riorganizza in una manovra più convinta e finalmente finalizzata su calcio d'angolo da un altro subentrante, Christian Gjtkjaer. Il danese svetta più in alto di tutti in mezzo alla difesa blucerchiata e batte di testa Filip Stankovic. Dopo oltre un ora di pressing, la Sampdoria è ora frastornata dal pareggio: il Venezia invece fiuta ora l'odore della possibile rimonta. Lo stesso Gjtkjaer, così come con il Cosenza, centra un altra traversa sempre di testa, specialità della casa. Infine, un lampo di genio su punizione di Tanner Tessmann completa la rimonta veneziana e regala attimi di apoteosi ai tifosi arancioneroverdi.

TOP

3) ALTARE

Unico cambio rispetto al match contro il Cosenza, pronti via Altare rischia di farsi sorprendere dopo pochi secondi da De Luca che lo grazia tirando fuori. In realtà, la giocata sbagliata è quella di Tessmann che lancia malamente un pallone nella trequarti sui piedi degli avversari, permettendo un azione bruciante. Da allora comunque non sbaglia più nulla, mostrandosi già in buona forma. Ribatte quando può alcuni dei traversoni avversari e prova a mettere ordine alla difesa. Anche nel secondo tempo appare il più lucido della retroguardia e può pochissimo in occasione del gol subito. Un rischio del mestiere è la leggera spinta in area di rigore nel secondo tempo che l'arbitro giustamente lascia correre dopo un controllo al var.

2) BJARKASON

Così come con il Cosenza, seppur con un impatto meno devastante, il suo ingresso è comunque linfa preziosa per il centrocampo arancioneroverde. Insieme e Lella, permette di giocare con maggiore velocità il pallone, favorito certamente da una Sampdoria che aveva speso moltissimo fino a quel momento. Mostra una personalità non indifferente, cercando in più occasioni di far salire i suoi. Trova il secondo assist consecutivo da calcio d'angolo per la testa di Gytkjaer.

1) GYTKJAER

Cinico e (quasi) spietato. Non sono infatti tantissimi i palloni che Gytkjaer tocca durante una partita, nonostante sia molto più presente nel gioco rispetto alle uscite precedenti; quando lo fa, sono dolori per gli avversari. In occasione del gol, il danese stacca in mezzo a quattro uomini blucerchiati trovando un preziosissimo pareggio. Lo stesso ex Monza sfiora il raddoppio 3' minuti dopo: un cross pennellato sulla testa da Candela sul secondo palo per Lella viene appoggiato intelligentemente per la corrente Gytkjaer che a botta sicura colpisce la parte inferiore della traversa. Ci penserà poi questa volta Tessmann a cancellare gli spettri di Cosenza e regalare la vittoria agli arancioneroverdi.

FLOP

3) ELLERTSSON

Il centrocampista continua il suo momento di flessione che lo accompagna da tutto il ritiro estivo. Mister Vanoli ha spiegato che l'islandese sta cercando di svolgere un diverso lavoro in campo, aiutando maggiormente nei compiti difensivi. Il sacrificio di Ellersson infatti non manca ma non allo stesso modo si può dire a livello di qualità. Non riesce quasi mai a dare brio alla manovra; anche in fase di recupero, sono pochi i palloni addomesticati per i compagni e utili alla ripartenza.

2) BUSIO

Dopo due buone prestazioni, Busio soffre forse più di tutti il pressing asfissiante della Sampdoria. L'americano ci mette buona volontà, garra e l'atteggiamento giusto ma non riesce a rendersi utile nella manovra. In diverse occasioni pecca in leziosità, mentre in fase di recupero risulta spesso troppo rude, cadendo nel fallo. Rispetto a Ellertsson sostiene ancora di meno il gioco, limitandosi timidamente a sostare a metà campo a fianco di Tessmann.

1) ZAMPANO

Partita complicata quella di Zampano che dalla sua parte trova un cliente difficile come Pedrola. Seppure perde la partita, lo spagnolo vince sicuramente la sfida personale con l'esterno arancioneroverde. Zampano fatica a contenere le sgasate nella sua zona di competenza e via via perde fiducia anche nelle sortite offensive. Se la scelta finale non è mai stata il punto forte del giocatore, oggi il terzino del Venezia sbaglia anche molti palloni in appoggio generalmente facile per lui. Nel secondo tempo rimane più abbottonato, ma non riesce ad evitare il gol di Pedrola di cui è in realtà complice tutta la difesa.