Candela: "Per un difensore un salvataggio sulla linea è come segnare, purtroppo non siamo riusciti a pareggiare. Yamal? Ti lascia a bocca aperta"

Antonio Candela, passato a gennaio in prestito secco dal Venezia al Real Valladolid, si è reso protagonista di un salvataggio sulla linea contro il Barcellona nell'ultimo turno di campionato. La sua squadra ha comunque perso per 2-1, ma l'aver tolto il gol a Yamal ha dato qualche altro minuto di speranza ai compagni per poter andare a caccia di un clamoroso pareggio. Ai microfoni del Corriere.it il difensore ha parlato dell'episodio e della gara, queste alcune delle sue parole.
Sabato avete messo in difficoltà il Barcellona (che ha vinto 2-1 in rimonta) e lei ha pure lasciato a bocca aperta Yamal. Si può dire così?
"Ho salvato il possibile 3-1 sulla linea, sembrava un gol fatto ma sono rimasto lucido e ho evitato che la palla entrasse. Per un difensore un gesto così è come segnare: la partita è rimasta in bilico fino all’ultimo, ma purtroppo non siamo riusciti a pareggiare nonostante il Barcellona ci abbia concesso delle opportunità".
Come l’Inter con il Verona anche il Barça è partito con le seconde linee. Ma Yamal è entrato prima del previsto:
"Sì a freddo, a causa dell’infortunio di un compagno a una decina di minuti dall’intervallo. Aveva bisogno anche lui di scaldarsi e nel secondo tempo si è vista la differenza".
Lei ha giocato centrale di destra, poi è entrato nella sua zona anche Raphinha: si parla solo di Yamal eppure il miglior attaccante del Barcellona a livello di numeri è lui.
"Sì, Yamal soprattutto in questo momento sta esprimendo tutto il suo talento e fa delle giocate che ti lasciano a bocca aperta. Raphinha è più concreto se vogliamo e infatti ha segnato".
È vero o è un luogo comune che in serie A è più facile segnare rispetto alla Liga?
"È vero, in Italia c'è un lavoro maniacale della fase difensiva. Siamo molto più tattici, quindi la maggior parte delle squadre pensa prima a difendere e poi ad attaccare. Mentre qui in Spagna si cura molto di meno l’aspetto tattico, però si lavora molto sulla fase di possesso e in questo il Barcellona è una squadra pazzesca: diciamo che difende attaccando, ma nelle ripartenze può soffrire e l’Inter lo ha già dimostrato".