Il pomeriggio di una grande Unione
Ecco. Questo significa, realmente, essere dominanti. Non basta un bel gioco, il ritmo giusto e la consapevolezza di avere qualità enormi per questa categoria. È necessaria una fame atavica di vittoria. Una concentrazione totale per novanta minuti, una lucidità mentale che ti fa leggere il momento della gara, alzando ed abbassando l’intensità seguendo l’armonia della gara. Tutto questo, e molto altro, è oggi l’Unione di Giovanni Stroppa. Un mister che ha saputo dare un’identità chiara e precisa alla sua squadra, che anche attraverso i passi falsi riesce a ripresentarsi, ogni volta, sempre più forte. E quello di oggi è un messaggio inequivocabile al campionato, ed a noi stessi, prima di tutto. Un segnale di compattezza che dev’essere il punto di partenza, non certo d’arrivo, per l’Unione che possiamo, e dobbiamo, diventare. Esser stati capaci di calarsi fin da subito in un match che aveva visto gli ospiti partite fortissimo senza sbandature, lasciando sbollire l’ardore avversario con serenità, per poi prendere minuto dopo minuto in mano la partita. In un primo tempo di studio e di alto livello atletico, gli arancioneroverdi hanno faticato a trovare le geometrie giuste, con i biancorossi abili nel chiudere le linee di passaggio del centrocampo veneziano. Qualche occasione da una parte e dall’altra lasciavano intravedere una sfida equilibratissima che poteva accendersi da un momento all’altro. Ma è la ripresa ad avere mostrato la migliore versione di questo VeneziaMestre, una squadra che è scesa in campo con l’atteggiamento della big, andando ad aggredire i lombardi fin ben dentro alla propria area. Ed in una di queste circostanze si è forse deciso il risultato, quando sull’errore dell’ex Carboni, Kike si è avventato per il prezioso vantaggio. Da lì in poi è partito lo show unionista, con un Monza che non è più stato in grado di arginare la marea lagunare. Il rigore del 2-0 ha suggellato il trionfo, con un punteggio che alla fine è sembrato anche stretto per i nostri ragazzi. Ma a lasciare le migliori impressioni è stato di sicuro il controllo con cui abbiamo gestito il doppio vantaggio, chiusi e concentrati, ripartendo come frecce ad ogni barlume di spazio libero. La consueta imprecisione sotto porta stavolta non è costata brividi immeritati agli arancioneroverdi, che hanno guidato in porto una gara che non aveva più alcuna storia. Una vittoria così, in un sabato chiave della stagione contro la corazzata del campionato vale molto più dei tre punti; ma è una medaglia sul lavoro svolto fino ad ora da mister e staff. Un ulteriore gradino sulla crescita di un ambiente che sente possibile qualcosa di magico. Difficile e forse superfluo parlare dei singoli questa sera, quando ogni interprete ha offerto probabilmente la migliore prestazione stagionale. Ma la prova di capitan Svoboda è qualcosa che va sottolineato per il livello raggiunto da questo ragazzo, una performance strepitosa per stile ed eleganza, qualcosa che può alzare, e non poco, il livello di un’intera fase di gioco, concedendo la sensazione al resto della squadra di avere finalmente le spalle ben coperte. Ma anche Kike, Hainout, Doumbia, Busio e Yeboah sono apparsi nella loro miglior veste, regalando un pomeriggio indimenticabile agli oltre novemila del Penzo.
Ecco fioi, questo è quello che potete fare quando ci credete con tutto voi stessi. Queste sono le reali potenzialità di una rosa che forse, qui, non si era mai vista. Ma è la testa a decidere tutto, la necessità di voler dimostrare a chiunque quanto cazzo è forte questa Unione. Adesso vietato alzare il piede dall’acceleratore, tra pochi giorni ci sarà un’altra difficilissima sfida, quella agli amici modenesi. E credo che, un VeneziaMestre così, si meriti un popolo intero al proprio seguito.
Avanti Unione!


