Venezia senza Johnsen contro il Perugia: nuova occasione per Pierini?

L'ammonizione rimediata da Johnsen contro il Cosenza costa al norvegese la partita con il Perugia: Vanoli potrebbe scegliere Pierini per rimpiazzarlo
11.05.2023 15:00 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia senza Johnsen contro il Perugia: nuova occasione per Pierini?

Nel trentasettesimo turno di Serie B, il Venezia non potrà contare sull'apporto di Dennis Johnsen. L'ultima ammonizione rimediata contro il Cosenza ha fatto scattare un turno di squalifica per il giocatore norvegese. Ecco che allora nell’ultima partita casalinga degli arancioneroverdi si alzerebbe la candidatura di Nicolas Pierini dal 1’ minuto. Eppure, nonostante l’esterno italiano sia il sostituto naturale del norvegese o quantomeno il giocatore dalle caratteristiche più simili, la sua titolarità appare tutt’altro che scontata.

La mezz’ora disputata in terra calabrese è stata probabilmente un'occasione persa per Pierini: subentrato proprio al posto del norvegese, tornato ancora una volta in versione poco Magic, l'italiano non è riuscito ad incidere in alcun modo. A questo punto non è da escludere che mister Vanoli possa adottare anche altre soluzioni in vista dell’impegno casalingo contro il Perugia, nel quale il Venezia si giocherà buona parte delle chance per agguantare i playoff promozione.

L’incoraggiante stagione allo Spezia nella stagione 2018/19 di Serie B, sembra ormai un pallido ricordo per Pierini. Prima al Cosenza e successivamente all’Ascoli, il giocatore non ha confermato quanto di buono aveva mostrato a sprazzi in Liguria, tanto che nel gennaio 2021 è addirittura costretto a scende di categoria per mostrare il suo valore. La discesa nella terza categoria italiana sembra in effetti un toccasana per Pierini, il quale, sia nei sei mesi al Modena che nella stagione successiva al Cesena, pare trovare grande confidenza con il gol.

Le 13 reti in 37 presenze con gli emiliani convincono il Venezia a investire 300 mila euro su di lui. Quella arancioneroverde appare una nuova grande occasione in cadetteria, in una squadra appena retrocessa dalla Serie A e con ambizioni di rivalsa. Una scommessa interessante e nostrana, accolta positivamente dalla maggior parte della tifoseria. Eppure, il peso di questa opportunità sembra pesare sulle spalle di Pierini.

Nelle prime tre partite di campionato, contro Genoa, Sudtirol e Cittadella, l’esterno italiano parte titolare ma fatica enormemente a trovare la sua posizione ideale in campo. Tanto che, nell'intervallo del derby veneto, Javorcic decide di fare a meno di lui e di tenerlo negli spogliatoi. Da allora Pierini non ha più trovato la titolarità per tredici giornate, ritornando a giocare dal 1' minuto solo a partire dal sedicesimo turno contro il Modena.

Seppure da una parte le difficoltà di Pierini trovano giustificazione in un Venezia confusionario e in enorme difficoltà di prestazioni e risultati, dall’altra Pierini pare far poco per superare una concorrenza tutt’altro che spietata. Ad esclusione di Pohjanpalo, nessun altro elemento pare un ostacolo insuperabile nelle gerarchie interne arancioneroverdi. Nella fase centrale di campionato, Johnsen continua a non ingranare, mentre il talento di Cheryshev è frenato dagli infortuni atavici che lo accompagnano da molto prima del suo arrivo al Venezia. E mentre Novakovic continua a cercare il suo scarso feeling con il gol da quando giunto in laguna, Connolly si è già da tempo autoeliminato dalla concorrenza arancioneroverde.

Ecco che allora, con Vanoli già insediato da qualche mese al timone, Pierini riesce in qualche modo a ritagliarsi un pò di spazio. E finalmente la prima rete arancioneroverde arriva: contro il Parma, entra e realizza una rete che vale il pareggio finale di 2-2 al Pier Luigi Penzo. Quattro giornate più tardi, schierato nuovamente da titolare in trasferta contro il Benevento, complice un intervento maldestro di Paleari, riesce a sbloccare il risultato dopo appena tre minuti su punizione.

Indipendentemente dalla fattura del gol, pare un buon momento per Pierini che difatti si ripete nella partita successiva: confermato titolare in casa contro la SPAL, realizza la rete del 2-0 al 34’ minuto, approfittando di un incomprensione tra difensore e portiere. Un gol fondamentale, considerando che in seguito gli ospiti accorceranno le distanze a inizio secondo tempo con Dickmann. Due gol fortunosi ma caparbi, che appaiono un possibile trampolino di lancio per Pierini. Ma così non sarà perché il salto di qualità non arriva e lo stato di grazia del giocatore si esaurisce qui.

Nelle partite successive con Pisa e Cagliari, Pierini pare spegnersi nuovamente, tanto da perdere definitivamente la titolarità dopo il trentesimo turno di campionato contro l’Ascoli. Addirittura negli ultimi sei match di campionato, Vanoli lo utilizzerà con il contagocce per un totale di 69’ minuti, distribuiti in cinque partite. Contro la Reggina, con il quale il Venezia rimarrà sotto dell'inizio della partita, viene addirittura lasciato in panchina per tutto il tempo. L’ottimo stato di forma di Johnsen è poi il colpo di grazia per Pierini che, forse sempre più sfiduciato, ha fornito una prova davvero opaca nei trenta minuti concessi recentemente contro il Cosenza.

L'ultima occasione, potrebbe proprio essere quella contro il Perugia. Al momento, il ballottaggio per sostituire Johnsen sembrerebbe quello tra lui e Cheryshev, mentre Novakovic appare ormai defilato nel ruolo di vice Pohjanpalo. Non è da escludere però anche l’ipotesi di un avanzamento di Ellertsson nel ruolo di seconda punta, con Milanese impiegato sulla trequarti. Tutte opzioni che minano le sue chance di impiego; ma anche nel caso non partisse da titolare, le possibilità che Pierini possa essere impiegato per un buon scorcio di partita appaiono decisamente elevate. E chissà che non sia proprio lui l'uomo della provvidenza e delle ambizioni playoff del Venezia.