Venezia, Vanoli: "Contro il Modena esame di maturità, voglio vedere la reazione dopo una sconfitta"

29.09.2023 16:00 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia, Vanoli: "Contro il Modena esame di maturità, voglio vedere la reazione dopo una sconfitta"

Mister Paolo Vanoli ha inquadrato in conferenza stampa la sfida del Venezia di domani contro il Modena. Queste le sue parole.

Metabolizzata la partita con il Palermo? Di cosa bisogna fare tesoro?

“Dobbiamo far tesoro di tante cose, penso che contro il Palermo abbiamo fatto più che una buona gara, una grande prestazione. Abbiamo fatto tante cose belle e come già detto in precedenza ci manca l’ultimo terzo. A me la squadra è piaciuta molto, ma la differenza è stata nella concretezza negli episodi. Devo dire che dopo il gol, anche quando siamo rientrati dopo il primo tempo, abbiamo messo in campo una delle prestazioni migliori. Ovviamente c’è il rammarico grosso del risultato, una sconfitta che ci deve insegnare che gli episodi contro le grandi fanno la differenza, come detto anche ad Altare, poco o tanto che sia il contatto, un difensore non deve fare quell’intervento. Piccole cose che vanno sistemate, adesso quello che ho detto ai ragazzi è che voglio vedere dopo la prima sconfitta come reagiamo, abbiamo questa opportunità, una partita difficile, bella, importante, dovremo avere il carattere di reagire a questa sconfitta. Come ho sempre detto non si può non perdere mai in un campionato”.

TVS Giuseppe Malaguti – Come stanno Sverko, Olivieri e Jajalo?

“Sverko e  out. Olivieri si sta avvicinando al rientro, manca poco. Il programma messo giù con Jajalo prevede allenamento tutta la settimana prossima con la Primavera quindi ci avviciniamo al ritorno, ma gli andrà dato tempo per entrare in ritmo.

Un’assenza pesante quella di Sverko visto che faceva due ruoli:

“Ci costa perché siamo un po’ stretti a livello difensivo, ci costa tanto perché poteva fare il doppio ruolo, con Svoboda fuori ci mancano due difensori. Sull’altro aspetto non ho nessun problema, ho la fortuna di avere due terzini bravi come Zampano e Candela, abbiamo preso Dembele che era abituato a fare il quinto e deve imparare un po’ a giocare dietro. C’è poi anche Ullmann a cui ho fatto i complimenti. Siamo un po’ contati sì è vero, i meccanismi in costruzione in campo possono poi variare, ma da questo punto di vista possiamo migliorare. Ogni partita è difficile e queste due gare ci sono costate a livello di energie, dovremo essere squadra”.

Come si sono comportate le due punte? I giocatori cambiano più ruoli a partita in corso, come per esempio l’azione sugli esterni di Johnsen e Pierini:

“Le due punte si sono comportate bene, è normale che in campo poi ci hai lavorato poco, ma quelle poche combinazioni le hanno fatte bene. Poi anche per equilibrio difensivo è difficile pensare di andare a fare un 4-2-4 puro con Johnsen e Pierini insieme ai due attaccanti. Dobbiamo lavorare su certi meccanismi, Lella per esempio quando subentrava a Cagliari faceva l’esterno, può fare anche l’interno, da questo punto di vista qua ho dei centrocampisti che possono fare diversi ruoli. Poi trovare la fluidità nei meccanismi ci vuole tempo. Questa squadra qua è stata sempre vissuta con le due punte, poi per necessità siamo partiti in un’altra maniera, ma quando abbiamo potuto abbiamo sfruttato le due punte perché mi piace usarle. Poi per le caratteristiche dei giocatori si può anche tornare al 3-5-2, il bello di questa rosa è che ci sono più soluzioni. Poi bisogna capire sempre il valore della Serie B, si parte con entusiasmo ma poi ci sono tante cose da affrontare. Bisogna trovare una strada, stiamo cercando, perché abbiamo cambiato tanto. Abbiamo fatto tanti progressi, quello che devo guardare con il Palermo non è solo la sconfitta. Per quello che stiamo diventando arriviamo lì e i nostri attaccanti hanno ancora però poca fame, arriviamo lì e ci accontentiamo, questo un po’ mi rode, perché il Palermo ha messo giocatori vincenti, sta lì la differenza, Lucioni è andato a cercarsela quella sponda. Anche i piazzati li abbiamo tirati male, sono dettagli importanti, devi capire che in quel momento lì quella palla lì può servire. Sono cose che però io ho vissuto, purtroppo la difficoltà è riuscire a fare quello step. Dopo aver preso il gol siamo stati tambureggianti, nel gol del pareggio ce lo siamo andati a prendere con rabbia, poi siamo entrati in campo con la voglia di andare in vantaggio e non abbiamo avuto la pazienza di capire il momento. Poi il gol sul corner ti taglia un po’ le gambe ma dobbiamo saper reagire anche a questo, abbiamo tante piccole cose su cui migliorare”.

Ora il Modena:

“Contro il Modena sarà un altro esame di maturità, veniamo da una sconfitta e sarà la terza partita, non sarà una gara facile. Non hanno mai perso, hanno ragazzi importanti come Palumbo e Tremolada. Vincerà chi sarà squadra e saprà soffrire. Due punte? Sarà la terza gara e bisognerà pensare a tante cose, questo periodo qua è stato ancora peggiore. Sto pensando a tante cose per avere un equilibrio, normale che poi uno come Pohjanpalo con la nazionale è abituato a giocare ogni tre giorni, ma i ragazzi non sono molto abituati, bisognerà essere bravi a capire che c’è bisogno di tutti. Ho diversi giocatori che eventualmente possono fare la seconda punta, queste partite qui le vince con i giocatori che entrano. Dovremo essere bravi a fare anche questo passaggio, reagendo a una sconfitta in un’altra partita importante”.

Manca un po' di malizia? In particolare nel rigore di Altare:

"Come ho detto prima, sono cose che arrivano con l'esperienza, se uno è giovane, forte e già con malizia è in nazionale. Altare fino ad oggi come Idzes sono stati grandi protagonisti, in Serie B se vuoi fare bene il reparto difensivo e loro sono delle rocce, normale che ti aspetti due giocatori giovani che quindi possono fare qualche piccolo errore. Hanno fatto entrambi cose belle, normale che nel processo qualche errore ci sta, fa parte del processo".