Venezia, Vanoli: "Non ho mai parlato di Serie A, ma di sogno. Questa squadra darà sempre il 110%"

13.04.2024 14:44 di  Davide Turco   vedi letture
Venezia, Vanoli: "Non ho mai parlato di Serie A, ma di sogno. Questa squadra darà sempre il 110%"

Paolo Vanoli, alla vigilia di Venezia-Brescia, è intervenuto così ai microfoni di Ca' Venezia. 

La partita contro il Brescia può essere considerata una partita spartiacque? 

"Non la vedo così, la vedo come un’altra partita importante, ma da adesso in poi sono tutte importanti per più obiettivi, siamo concentrati partita su partita, sappiamo benissimo quali sono i nostri obiettivi e che dobbiamo lavorare per un sogno importante, che però può arrivare anche con un’altra possibilità, quindi dobbiamo essere bravi a giocarci tutto per il primo obiettivo poi ci sarà il secondo poi il terzo. Stanno tutti bene, è rientrato anche Dembele quindi la rosa è al completo". 

Nelle ultime due partite sei rimasto più deluso o più arrabbiato per le prestazioni?

"Non sono nè arrabbiato nè deluso, sono sincero, è un qualche cosa che stiamo vivendo, saper stare lì adesso è ancora più difficile, perchè adesso ci sono le pressioni, ma la pressione fa parte dei vincenti, non ho mai visto uno che vuole vincere e che non ha pressioni. Dobbiamo essere bravi da qua alla fine a capire che è così, questo è il nostro destino, che è un bellissimo destino perchè abbiamo lavorato fino ad adesso per questo sogno. La differenza è chi ha parlato di sogno e chi ha parlato di Serie A. Voi avete parlato di A, io sempre di sogno, e mi vivo il mio sogno”. 

Il pareggio di Ascoli è anche figlio della sconfitta precedente? 

“Sì, e infatti di quello ero molto preoccupato. Quando tu vinci a Palermo e sei sulla scia e ti trovi a un certo punto con questo black-out questa era la mia preoccupazione. Secondo me comunque il pareggio ad Ascoli era un gran pareggio, uno perchè è stato giocato bene, secondo perchè era il primo caldo e non era facile, però abbiamo risposto benissimo visto che chi ha finito con infortuni e crampi sono stati gli altri. Ho detto ai ragazzi che abbiamo usato la testa e saputo ragionare che il punto serve a stare lì a 3 punti da quello che è il nostro sogno diretto, quindi bisgona saper anche gestire questo tipo di emozione. Abbiamo provato a vincere e ci è mancato il guizzo, l’episodio. Se Gytkjaer nel primo tempo fa goal cambia tutto. Abbiamo creato poche occasioni e questa è una cosa che io in prima persona devo provare a migliorare”. 

E’ la seconda settimana consecutiva che giocherete per ultimi, è una cosa che ti mette più pressione?

“No, non cambia niente. Sappiamo che per arrivare lì devi fare tot punti e vincere tot partite, che gli altri vincano o perdano la pressione è la stessa, devi guardare te stesso, oggi abbiamo costruito qualche cosa di bello, oggi il salto è poter dire che noi siamo il Venezia, e dobbiamo fare qualcosa di importante guardando noi stessi. Alla fine la cosa da fare è non guardare niente e vincere, anche perchè ci sono avversari, il Brescia, che nelle ultime partite ha una media punti da A diretta, che sta facendo un grandissimo campionato. Sappiamo bene che squadra è, una squadra compatta che ha sempre preso un po quello che è il carattere dei propri tifosi, e sarà una gran battaglia. Fanno molto bene la fase difensiva e la tramutano bene in fase offensiva, sono compatti e ti lasciano pochi spazi, lì a volte lo spunto e la quantità individuale serve, quel qualcuno che crea la superiorità numerica, e noi ne abbiamo pochi di questi giocatori”. 

A che punto siamo nella metafora della regata storica, siamo arrivati al paletto?

“L’abbiamo già superato il paletto, siamo lì e adesso bisogna essere equilibrati di testa, chi lo sarà di più arriverà secondo. devi stare lì saper soffrire e riuscire a chiuderti in te stesso sapendo quel è il tuo obiettivo, come nella regata”. 

E’ arrivato anche il presidente…

“Il presidente è sempre bello averlo qui in presenza, intanto perchè gli faccio capire perchè mi arrabbio (ride, ndr), così almeno non glielo spiego. è sempre bello averlo qua perchè vuol dire che ci crede, più positività abbiamo meglio è”. 

Domani oltre 7 mila persone al Penzo, cosa vuol dire? 

“Che questa squadra ha fatto capire qualcosa di importante, il tifoso non viene allo stadio se la squadra non lotta e suda. Questa squadra qua domenica ha pareggiato e ha dato il 110%, lo darà sempre, da quando sono arrivato è una promessa che ho fatto e che porterò fino in fondo. Essere stati lì è fondamentale anche per il futuro, una società si deve strutturare per mettere mattone su mattone, indipendentemente da quello che è il nostro sogno, abbiamo messo un mattone. Questo è il bello. Per quello dico che a volte c’è stata una comunicazione sbagliata, io non ho mai parlato di Serie A, ho detto che sono ambizioso e farò di tutto per raggiungere grandi obiettivi, ma ho sempre parlato di sogno, il disguido è nato lì. Oggi chi ha credito in quel messaggio lì vede il pareggio di Ascoli come una delusione, è questo che mi fa arrabbiare, a partire dalla mia società. Perchè l’ambizione la abbiamo tutti, finito. Ditemi un matto che non ha voglia di andare in A, nessuno. Tutti lo vogliono, mamma mia se lo vogliono, però non ci siamo solo noi. Un conto è saperla raccontare un conto è illudere, raccontiamola che domenica c’è una partita importante davanti ai nostri tifosi, perchè l’anno prossimo ci sarà un nuovo racconto, non ci deve essere delusione, il racconto può essere bellissimo a volte meno bello ma c’è sempre un racconto da raccontare tutti insieme. Il passato serve per costruire il futuro, stiamo facendo qualcosa di bellissimo, raccontiamolo. Io non sono venuto qua a inizio stagione a dire “Siamo da serie A”, e nemmeno il presidente. Io vi ho detto giochiamo partita per partita, vediamo dove arriviamo e da lì ripartiamo. Semplice. Questa è chiarezza. Se poi qualcun'altro vuole dire altro non mi interessa. Voi dovete credere a quello che dico io, i tifosi devono ascoltare quello che dico io, per non creare illusioni. Finito. Stiamo vedendo un traguardo che per noi l’anno scorso era un sogno, e ora continuiamo sto sogno e proviamo a realizzarlo. Dobbiamo essere preparati a tutto questo, sono convinto che questa squadra è consapevole di quello che vuole fare. Ci riusciremo? Se non ci riusciremo l’anno prossimo proveremo a colmare quello che ci mancava, questo è quello che una società deve fare”. 

Bello questo plurale, “proveremo”…

“Io sono sotto contratto, poi come sai nella vita non si sa mai, inutile che sto a leggere le notizie, ora c’è solo il Brescia”. 

TVS Davide Turco - In difesa ultimamente hai variato parecchio, le scelte sono dovute all’avversario o alla forma dei ragazzi?

“Ho la fortuna di avere 3 ottimi giocatori e poter scegliere in base alle caratteristiche fisiche degli avversari, come successo a Palermo. Ho questa grossa fortuna ed è quello che avrei sempre sperato da inizio anno. oggi tutti dobbiamo pensare a fare il bene della squadra, quindi chi giocherà o chi entrerà anche solo 5 minuti, sarà fondamentale. Ho la fortuna di scegliere e lo faccio durante la settimana, questo è il bello. Per far diventare forti i giocatori devi stressarli, e a me piace farlo”. 

Da questo punto di vista il ritorno di Dembele può essere importante visto quando stanno dando Candela e Zampano?

“Da quando ci siamo messi a 5 le vere alternative lì non ci sono state, io chiedo molto ai miei quinti ed è un ruolo faticoso, quindi Dembelè sicuramente può dare tanto. è giovane ma sotto il punto di vista fisico e di energia può dare qualche cosa”.