La breve storia di Ceppitelli al Venezia: un leader non senza macchia

Quando il 5 ottobre 2022, Luca Ceppitelli pose la sua firma sul contratto che lo avrebbe legato fino al 30 giugno 2023 al Venezia, tutto l'ambiente arancioneroverde era stato trasversalmente concorde nell’affamare l'avvedutezza del colpo. Nel momento in cui mister Ivan Javorcic decise di modificare in corsa l'assetto tattico di una squadra costantemente assaltata dalle offensive avversarie, passando dalla difesa a 4 a quella a 3, la società decise di accorrere al mercato dei parametri zero. E la decisione su chi investire ricadde proprio sull'ex capitano del Cagliari.
Infatti, tra le tante lacune di un Venezia costruito per tentare di agguantare l'obiettivo minimo di un piazzamento ai playoff, c'era sicuramente quella della mancanza di un leader. Privati di Francesco Forte, poi di Pasquale Mazzocchi e infine di Antonio Junior Vacca, gli arancioneroverdi si sono trovati a dover fare a meno di sempre più elementi importanti per l'equilibrio dello spogliatoio. Perché esclusi Domen Crnigoj e Joel Pohjanpalo, nessun giocatore era parso in grado di rivestire quel ruolo carismatico prima ancora che tecnico. Inoltre, mancava al Venezia un uomo capace di comandare la fase difensiva.
E nonostante Luca Ceppitelli sin da subito è parso molto differente, nel carattere come nell'approccio, a un più sanguigno e verace Maurizio Domizzi, è anche vero che l'ex Cagliari ha ricalcato adeguatamente il ruolo di leader calmo e rassicurante, capace di superare gli ostacoli di fronte a lui. Come? Facendo affidamento al suo enorme bagaglio esperienziale accresciuto soprattutto in sette stagioni di Serie A. Da questo punto di vista, l'apporto di Ceppitelli non è mai mancato.
Fin da subito, l'esperto centrale si è buttato nella mischia da titolare prendendosi tutte le responsabilità del caso. E quando con il calciomercato invernale, il direttore sportivo Filippo Antonelli optò per la diaspora dei reduci dell'ultima esperienza in massima categoria, la fascia da capitano fu apposta proprio al suo braccio per decisione di mister Paolo Vanoli.
Riassemblando per qualche tempo la coppia difensiva del Cagliari in Serie A con Andrea Carboni. Dulcis in fundo, Ceppitelli fu un innesto che accrebbe il numero di presenze italiane in una rosa, quella del Venezia, parsa più una Torre di Babele che una squadra di calcio. Composta inoltre da troppi giocatori catapultati in una realtà, quella della seconda serie italiana, aliena alle loro conoscenze e che necessitava di essere istruita in tal senso.
Ma, come scritto precedentemente, se Ceppitelli ha ricoperto molto bene al Venezia il ruolo di guida e di leader di spogliatoio, non si può dire lo stesso delle prestazioni in campo. Le ventidue partite in Serie B dell’ex Perugia, Andria e Bari non sono state prive di errori. Non solo pecche veniali o amputabili ai limiti organici della squadra: sono infatti stati diversi, gravi, preoccupanti e a volte fatali gli errori tecnici del navigato difensore arancioneroverde.
Incomprensibili o quasi per un giocatore della sua caratura e della sua esperienza, tanto da far sorgere il dubbio che la mancata proposta di rinnovo del Cagliari sceso anch'esso in Serie B fosse dovuta a un calo fisiologico delle performance del giocatore. Probabilmente evidente già da tempo nell'ambiente sardo ma non noto al Venezia.
E infatti, in particolar modo nell'ultima parte di stagione, mister Paolo Vanoli gli ha definitivamente preferito Michael Svoboda, giocatore dalle grandi capacità individuali ma anch'egli non esente spesso da gravi errori di disattenzione. Merito di Ceppitelli è quello però di non essersi mai abbattuto di fronte alle nuove difficoltà, facendosi carico delle responsabilità al Venezia quando chiamato in causa e mantenendo intatta la sua leadership dentro e fuori dal campo.
Qualità apprezzate da tutto l'ambiente sino alla fine, ma che non sono bastate a far si che il Venezia decidesse di insistere su di lui nonostante la partenza di Carboni, la costosa trattativa per riscattare Petko Hristov e le condizioni fisiche deficitarie di Marco Modolo. Ad agosto Ceppitelli compirà 34 anni i quali saranno festeggiati indossando la maglia della Cenerentola FeralpiSalò, alla prima esperienza assoluta in cadetteria.
Qui troverà un altra vecchia conoscenza dai trascorsi arancioneroverdi, ovvero mister Stefano Vecchi, protagonista in laguna di una breve quanto sfortunata parentesi tra il luglio e l'ottobre 2018. Con l'augurio di riuscire ad aiutare con la sua grande esperienza i lombardi a mantenere la storica categoria, magari ripercorrendo l'annata di Andrea Masiello al Sudtirol.