Venezia-Cosenza 1-1: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

La rubrica dedicata ai Top&Flop delle partite del Venezia: buona prestazione degli arancioneroverdi a cui manca un pizzico di fortuna e brillantezza
27.08.2023 12:15 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia-Cosenza 1-1: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

Nel torrido pomeriggio di sabato 26 agosto, un Venezia volenteroso e propositivo non riesce ad avere la meglio sul Cosenza. Nel primo tempo gli arancioneroverdi non decollano nonostante sembrino controllare il match. A passare in vantaggio è a sorpresa la squadra ospite che concretizza al massimo una disattenzione fatale di Tanner Tessmann al limite dell'area. Il Cosenza non perdona e segna con Idriz Voca. Una punizione probabilmente troppo severa per un Venezia che però pecca di precisione e brillantezza nell'ultimo passaggio.

Nel secondo tempo entra in campo un Venezia ancora più convinto. Gli arancioneroverdi stritolano da subito il Cosenza nella propria area e finalmente trovano il pareggio con Nicholas Pierini bravissimo al 49' a liberarsi al tiro dopo una bella sortita sulla destra di Antonio Candela e Bjarki Bjarkason. Dopo il pareggio il canovaccio non cambia e il Venezia pare poter passare in vantaggio da un momento all'altro. Il Cosenza, racchiuso negli ultimi trenta metri, sembra alle corde ma non crolla. Dopo quasi mezz'ora di assedio, con i cambi la pressione diminuisce, ma il Venezia continua a provarci. Nei minuti di recupero arrivano anche due clamorose traverse con Christian Gytkjaer e Jay Idzes che aumentano i rimpianti degli uomini di mister Vanoli.

Il Venezia lascia due punti al Penzo con l'amarezza di chi avrebbe meritato molto di più. Il Cosenza, ben schierato dall'allenatore Fabio Caserta, ottiene probabilmente il massimo grazie a una prestazione di cuore e praticamente senza errori sotto il piano tecnico e tattico. Gli arancioneroverdi sono oggi stati traditi dalla fortuna ma anche dalla prestazione sottotono di alcuni elementi della squadra.

TOP

3) CANDELA

Per Antonio Candela sono 104' i minuti da rullo compressore della fascia destra. Nel primo tempo il terzino ex Genoa prova a spingere con continuità senza però trovare precisione nei cross e soprattutto buona assistenza dai compagni. Nel secondo tempo trova un feeling squisito con Bjarki Bjarkason che gli permette di entrare con più efficacia nelle azioni. Dai suoi piedi nasce la palla che porta al gol del pareggio. Il suo apporto non si esaurisce mai e Candela risulta una batteria dall'energia illimitata nelle sue infinite corse sulla corsia di destra, spesso finalizzate con ottimi passaggi non altrettanto recepiti dai compagni.

2) BJARKASON

La mossa di sostituire Mikael Ellertsson con Bjarki Bjarkason è l'ennesima intuizione vincente di mister Vanoli. L'islandese entra con la carica giusta sin dal 1' minuto pressando alto gli avversari e assistendo con qualità la manovra. E' suo l'assist per il gol di Nicholas Pierini: uno dei tanti passaggi ben calibrati per i compagni. Dopo mezz'ora a ritmi forsennati, perde comprensibilmente di lucidità ma la prestazione complessiva di Bjarkason è a tratti impressionante. Con questo tenore di prestazioni, il Venezia potrebbe anche rinunciare eventualmente a un ulteriore innesto a centrocampo.

1) PIERINI

E' probabilmente l'uomo del momento in casa Venezia. Con il gol, splendido, di oggi, Nicholas Pierini sale a tre gol nella classifica marcatori dopo appena due partite. Nel primo tempo Pierini tergiversa su tutta la trequarti offensiva non lasciando punti di riferimento agli avversari insieme al suo compagno Dennis Johnsen, oggi poco ispirato in specie nel secondo tempo. Pierini fatica però a trovare la giocata giusta sebbene dopo pochi minuti serva un assist interessante per la corrente Tanner Tessmann. Si procura un rigore, ma il VAR nel dubbio decide di revocarlo.

Nel secondo tempo arriva il gol dopo una bel duetto tra Antonio Candela e Bjarki Bjarkason. Pierini si smarca in slalom con intelligenza ed eleganza battendo da dentro l'area a colpo sicuro il portiere del Cosenza. Dopo il pareggio l'ex Cesena appare ancora il più brillante del trio offensivo, specialmente nel rifinire il passaggio per i compagni, ma trova in particolare un Joel Pohjanpalo in giornata decisamente no. Lascia il campo dopo 72' minuti di grande pregevoli di sacrificio e qualità.

FLOP

3) ELLERTSSON

Il primo tempo di Mikael Ellertsson non è probabilmente il più memorabile del centrocampista islandese. Parso già tra i meno brillanti del Venezia nelle prime uscite stagionali, conferma anche oggi un calo non semplice da spiegare nel contesto di una squadra che a tratti fa stropicciare gli occhi per intensità e qualità di gioco. I 45' dell'ex Spezia sono caratterizzati da alcuni palloni persi di troppo e poca incisività in fase offensiva. Non a caso mister Vanoli decide di lasciarlo negli spogliatoi nella ripresa lasciando spazio a Bjarki Bjarkason. L'impatto sulla squadra all'altro islandesino evidenzia ancor più la partita sottotono di Ellersson.

2) POHJANPALO

Se oggi il Venezia ha mancato una vittoria che sarebbe stata sacrosanta, molto è dovuto alla scarsa vena realizzava di Joel Pohjanpalo. Così come contro il Como, anche oggi il finlandese deve vedersela contro un pressing asfissiante aggiunto al caldo soffocante della laguna, ma diversamente dalla partita scorsa impediscono all'ex Bayer Leverkusen di incidere.

Nel primo tempo Iceman riesce quantomeno a giocare discretamente al servizio della squadra. Nel secondo tempo però, quando il Venezia è nel suo momento di maggiore spinta, manca all'appello sprecando in particolare una grande occasione da pochi passi sugli sviluppi di calcio d'angolo. Inoltre risulta appannato in diverse occasioni, facendosi trovare spesso in leggero ritardo e non riuscendo mai nella giocata decisiva. Occasione mancata per Pohjanpalo e il Venezia con la speranza che la presenza di Federico Balzaretti ad assistere alla partita in tribuna non sia sintomo di cattivi presagi.

1) TESSMANN

Partita decisamente negativa per Tanner Tessman. L'americano in regia parte con il piglio giusto e grande intraprendenza, proteggendo egregiamente la difesa. Questo fino alla leggerezza del minuto 38', quando si fa strappare un pallone sanguinoso al limite dell'area e che costa il gol del momentaneo svantaggio.

Errore che Tessmann paga mentalmente, inanellando nei minuti successivi una serie di errori nei passaggi e su un paio di conclusioni che spreca malamente dal limite dell'area. Non benissimo in realtà anche dopo pochi minuti dall'inizio del match, quando su assist di Nicholas Pierini non riesce a impattare con i tempi giusti una ghiotta occasione. Nel secondo tempo si riprende ma alcuni controlli e passaggi mettono a serio rischio l'incolumità mentale dei tifosi. In contraltare, è suo il cross per la testa di Christian Gytkjaer stampatosi sulla traversa.