Conferenza stampa, Zenga: "La reazione adrenalinica c'è stata, il difficile viene ora. Voglio vedere la mentalità in trasferta a Palermo"

Queste le dichiarazioni di Walter Zenga alla vigilia di Palermo-Venezia: “Voglio vedere la reazione della mia squadra domani in una partita in trasferta. Credo fortemente nella mentalità di fare la partita ad ogni costo. Non voglio differenza tra casa e trasferta, conta la testa. Ero andato via da Palermo poco dopo che era nata mia figlia, col tempo ho valutato diversamente aspetti negativi da parte di chi mi aveva mandato via. In Sicilia ho ancora grandi amici, sia a Catania che a Palermo".
Un rapporto col Palermo che non fu idilliaco: "Avremmo fatto bene, con il mio staff, anche a Palermo, come a Catania, se mi avessero dato il tempo. All’inizio di quella stagione Zamparini aveva comprato Pastore e avevamo perso Liverani. Bisognava cambiare qualcosa, ci voleva del tempo. Ho allenato Fabrizio Miccoli, Balzaretti, Cavani. A Palermo c’è solo una persona con cui non parlo più e non è Zamparini, con cui i rapporti sono ottimi anche dopo quell’episodio".
Il punto ottenuto contro il Verona è servito per il morale, anche se non ha mosso il Venezia in classifica: "Dobbiamo ricordare in che posizione siamo, senza abbassare la guardia. Subito dopo un cambio d'allenatore la reazione adrenalinica è normale, il difficile viene adesso, per questo sono curioso di vedere la reazione domani. Domenica abbiamo giocato sotto il diluvio, ho sempre guardato le conferenze stampa di Julio Velasco, una delle migliori è quella sugli alibi dei giocatori. Anche in condizioni climatiche difficili ti devi adattare, devi capire il rimbalzo, quando una squadra arriva pensare tutta nello stesso identico momento allora diventa tale".
Quasi tutti a disposizione: "Abbiamo solo Pinato e Migliorelli fuori, si parte in 23 e bisognerà fare delle scelte per il bene della squadra. La partita importante è domani, tutte le volte che ho ragionato in maniera diversa è sempre andata male. Dobbiamo pensare a Palermo e dopo si preparerà quella di martedì senza nemmeno fare più di tanto, quando c'è un turno infrasettimanale la sfida più difficile è di solito la terza, o la quarta, ma i giocatori saranno stanchi se vorranno esserlo, hanno 20 anni, ci mancherebbe altro”