L'uomo che non ti aspetti, Luca Fiordilino è la chiave del centrocampo

Il centrocampo è il reparto più nutrito e allo stesso tempo probabilmente meno stabile del Venezia. Gli elementi a disposizione di Dionisi in rosa sono diversi, ma si è faticato a delineare delle gerarchie nel tempo. Tanti infatti i problemi fisici. Vacca nel periodo pre Covid ha avuto tantissimi problemi fisici, Lollo ha giocato diverso tempo con infiltrazioni e non al meglio, Zuculini dopo una prima parte di stagione scintillante è andato ko e come se non bastasse anche Suciu è dovuto stare più in infermeria che sul campo. In mezzo a tutti i problemi però c'è stato un elemento che ha colpito subito per personalità e costanza e che, cosa non scontata vista la fortuna dei Leoni quest'anno, è sempre stato integro: si tratta di Luca Fiordilino.
GIOELLINO DI PALERMO
Nato a Palermo e cresciuto tra le fila dei rosanero, Fiordilino fin da subito è stato considerato in Sicilia il nuovo play della squadra, quello su cui costruire le ambizioni di ritorno e affermazione in Serie A. Il fallimento della gestione Zamparini ha ovviamente cambiato le prospettive, ma resta il fatto che il ragazzo dovunque sia andato si sia conquistato subito fiducia. 32 presenze a Cosenza in Lega Pro, altre 25 a Lecce nella stessa categoria per ottenere 28 gettoni in due anni di cadetteria con il Palermo. Un numero di minuti di gioco non male per un classe '96. Da svincolato ha attratto l'interesse di diversi club, ma non di quelli di primissima fascia, che forse non lo hanno notato poichè giocatore poco appariscente in campo. Il Venezia è così riuscito ad assicurarselo, regalando a Dionisi un mattoncino importante su cui costruire.
UOMO CHIAVE
Con il Venezia Fiordilino non ne ha praticamente saltata una. È rimasto fuori solo quando squalificato, per il resto solo una volta Dionisi gli ha preferito Vacca e parliamo della sfida con l'Empoli. Soprattutto in questo periodo in cui si gioca tre volte ogni dieci giorni è la dimostrazione di quanto Luca sia importante negli equilibri della squadra. Ordinato, pulito, quasi sempre sopra la sufficienza, come dicevamo è poco appariscente, non si fa notare per grandi giocate, bensì per la capacità di dettare e tenere i ritmi della partita. Margini di miglioramento? Sicuramente i gialli, ne ha presi ben 13 quest'anno, e le progressioni in avanti. L'ex Palermo infatti tende a non farsi vedere spesso sulla trequarti avversaria, il piede per trovare qualche gol da fuori però ci sarebbe. La sua costanza ha fatto sì che uscissero voci di interessamenti dalla Serie A e non ci sono dubbi che continuando così il ragazzo ci arriverà. Almeno per un altro anno però, se sarà ancora B come si spera, il suo percorso di crescita deve continuare a Venezia, dove si sta e può ritagliarsi uno scorcio di carriera importante.