Reyer, Casarin: "Abbiamo costruito un roster competitivo per competere ad alto livello in Italia e in Europa"

21.08.2025 18:53 di  Alberto Bison   vedi letture
Reyer, Casarin: "Abbiamo costruito un roster competitivo per competere ad alto livello in Italia e in Europa"

È iniziata la stagione 2025-26 dell'Umana Reyer maschile. Nelle scorse ore il club orogranata ha organizzato la conferenza stampa di inizio stagione, nel quale il Presidente Federico Casarin e il coach Neven Spahija hanno presentato le trattative, le ambizioni, le sfide e il roster della formazione lagunare.

Le dichiarazioni del Presidente Federico Casarin:

"Buongiorno a tutti, è innegabile che stanno un anno un po’ particolare. È vero che la storia di Reyer è una storia che parte da lontano e lo sappiamo tutti, la conosciamo, sono 153 anni. Però per quanto riguarda l’Umana Reyer, quello che andiamo a iniziare il ventesimo anno. Il ventesimo anno parla di una parte della nostra vita. Vent'anni sono qualcosa d’ importante, vent’anni di giocato, ma anche di vita vissuta.
Quindi rappresenta per noi un momento storico. È un momento nel quale sentiamo anche responsabile e molto contenti ed emozionati.
La stagione a stagione mi dice, come tutte le stagioni che iniziano c'è grande entusiasmo e grande voglia. Come dice semplicemente. Di lavorare come un primo giorno di scuola. Ma è un primo giorno bello, nel senso che il piacere di rivedere le persone, di cominciare a guardare quello che ci aspetterà nei prossimi mesi. L'obiettivo nostro è come sempre, ormai è vent'anni, è quello di essere protagonisti. La volontà di essere parte importante delle nostre stagioni. Il campionato italiano e la coppa che ci apprestiamo a disputare dal 30 settembre.  Quindi è qualcosa che ormai fa parte del nostro dna. Tutti i campionati che abbiamo disputato fin dal primo anno con coach Dalmasson alla guida che era il 2006, eravamo in B, ma abbiamo sempre parlato di essere protagonisti, di essere capaci di vivere insieme ai nostri tifosi e sponsor, emozioni e regalare soddisfazione a tutti e questo è il nostro impegno anche per la stagione futura".    
                                                                                          

In questo mercato sono arrivati tanti giocatori che conoscono il campionato italiano. L’unico che non ha ancora mai giocato in Italia è RJ Cole. Ci spiega come si è svolta la costruzione della nuova squadra?
"Come sempre in tutti questi anni abbiamo fatto un mercato di concerto con lo staff tecnico, la società, la dirigenza. Abbiamo costruito un roster competitivo cercando sempre di guardare a un dato che tante volte ci dimentichiamo, ovvero quello della sostenibilità. Dunque, per essere competitivi, nel mercato abbiamo cercato di portare i migliori giocatori consapevoli di valorizzare gli investimenti fatti dalla proprietà. Questo è sempre stato il nostro focus perché spesso ricordiamo che la capacità e la fortuna di questo club in questi anni, e forse anche la forza, mi permetto di dire, è stata quella di essere capaci di avere intrapreso una strada, che è quella di essere solo una squadra di pallacanestro, ma di essere un'azienda che fa pallacanestro. Quindi in un mondo di professionisti, di giocatori sono importanti il talento, la qualità, ma è ugualmente importante anche la sostenibilità ed essere capaci di far quadrare i conti. In questi anni, l’esperienza che abbiamo maturato, l'esperienza che abbiamo avuto dal gruppo, è stata fondamentale per questa crescita. Per quanto riguarda i giocatori che sono arrivati, abbiamo cercato di inserire giocatori con qualità tecniche che ben combaciano con quelle dei giocatori che sono rimasti. Quindi creare dei presupposti per creare un'armonia che chiaramente all'inizio è solo sulla carta, ma  poi sarà compito dello staff cercare di plasmarla all'interno del rettangolo di gioco per cercare di ottenere il meglio da ognuno di loro. Innanzitutto sono arrivati tutti giocatori molto motivati che hanno accettato  veramente con grande entusiasmo questo progetto. Hanno capito cos'è la nostra mission, cos'è la nostra volontà e cosa vanno a rappresentare. Nel nostro territorio la Reyer rappresenta una realtà che fa pallacanestro ma che vuole essere un esempio anche a livello sociale, di essere parte importante a livello del territorio. Quindi tutte queste considerazioni vengono fatte cercando di essere capaci di assemblare tutte queste idee e cercare di costruire la miglior squadra possibile. Poi sarà compito dello staff, capitanato da coach Neven Spahija attraverso la sua filosofia, condurre questa squadra ai migliori risultati possibili".

Che tipo di stagione si aspetta sia in Eurocup che in campionato?
"Le aspettative, l'ho detto prima, sono quelle di essere protagonisti, è una parola che riempie tutto quello che vogliamo essere chiaro. Dire adesso con un roster che non sono ancora finiti, come diciamo ogni anno, è difficile interpretare. Sappiamo che sono due squadre come ogni anno, che hanno fatto un mercato importante e ci sono le conferme delle neopromosse l'anno scorso che sono Trapani, Trieste, che avete visto cosa hanno fatto e quindi hanno anche importanti budget e opportunità. Le nuove neopromosse sono squadre titolate, come può essere Cantù. Udine che dopo tanti anni ritorna con una proprietà importante. Quindi il livello, non solamente di tecnico, ma anche economico del campionato italiano si è alzato e di conseguenza, come è successo ogni anno, ogni partita fa gioco a sé. La scorsa stagione purtroppo una volta abbiamo percepito contro Pistoia in casa, la parte che doveva essere quasi scontata e invece ci ha condizionato la post-season. Questo ci fa capire quanto il campionato italiano sia complicato. Una squadra che lottava per salvarsi c una squadra che lottava per arrivare avanti, quindi non è mai detta l'ultima parola del campionato. Per quanto riguarda l'Europa, tanti roster si stanno definendo e si dovrà conoscere anche la qualità del mercato che stanno facendo le squadre estere. Quindi dare una valutazione ora è abbastanza difficile. Siamo convinti però, ed è giusto sia così, che il nostro roster abbia le qualità per essere competitivo in Italia e in Europa. Credo che il nostro roster sia stato costruito con la giusta lunghezza per poterci permettere di giocare tre partite a settimana in un'occasione. Non so se avete visto il calendario, ci saranno quattro partite in una settimana. Dunque, è fondamentale avere una squadra con una profondità, competenza e la capacità di poter vivere anche questi momenti che saranno intensi ma che possono dare soddisfazione a tutti".

C'è stata una trattativa un po’ più complicata delle altre?
"Ma le trattative sono tutte complicate, tutte semplici, nel senso che la fortuna di questo club è di aver creato in questi in questi anni anche una credibilità con le agenzie, con i giocatori e con gli ambienti esterni. E quindi quando Reyer si fa avanti è spesso un’opzione valida per i giocatori. Poi è chiaro, ci sono anche i competitor, come diceva giustamente il coach, e in Europa, ci sono club che anche per regolamenti diversi, hanno spese diverse e hanno più opportunità. Però da parte nostra le trattative non iniziano nell’ultimo mese. Ma ci sono situazioni che studiamo, lavoriamo già nei mesi precedenti e cerchiamo di portarle avanti per poi arrivare a concludere nei momenti che sono a ridosso della stagione che va ad iniziare".

Il Presidente Federico Casarin conclude la conferenza con un tributo a Marco Belinelli..

"Colgo l'occasione per dare un tributo e fare veramente un grazie a Marco Belinelli da parte della nostra società, perché quello che ha rappresentato Marco in questi anni è stato qualcosa di importante non solo per le società in cui ha giocato. Ma per la pallacanestro italiana, quindi il fatto che lui abbia deciso di ritirarsi è sicuramente un grande campione e come club ci tenevamo a ricordarlo in questo momento importante. Penso sia un tributo giusto ad un grande campione. Non solo un cestista fantastico, ma anche un esempio per i giovani, per la pallacanestro italiana."