Reyer, Spahija: "Contro Varese sarà una sfida importante per testare la nostra difesa sul perimetro"
Dopo le due vittorie, Treviso e Badalona, nel giro di due giorni, per la Reyer Venezia di coach Neven Spahija è già tempo di pensare alla partita. Infatti, domenica 29 ottobre che al Palasport Taliercio arriva la Openjometis Varese per il match valido come 5° giornata di LBA. Oggi, in conferenza stampa coach Neven Spahija ha presentato la sfida contro Varese.
Coach Neven Spahija:
"Abbiamo avuto a disposizione qualche giorno in più per preparare questa partita e per noi è chiave avere la squadra che si allena insieme e bene. Quando hai il gruppo completo a disposizione puoi capire dove ci sono cose da migliorare e dove continuare a lavorare per fare bene. Abbiamo visto il video della partita con la Joventut dove abbiamo fatto bene tante cose, soprattutto nell'ultimo quarto in cui abbiamo trovato la giusta chimica. Anche nelle prime tre frazioni siamo stati positivi, sbagliando però tanti tiri aperti che hanno dato un'impressione negativa della gara. Siamo stati bravi, soprattutto in difesa.
Domenica giochiamo contro Varese, una squadra che corre tanto e che per propria filosofia prende tanti tiri da tre. In questa prima fase di stagione noi abbiamo subito pochi tiri da tre e dunque sarà interessante vedere chi vincerà la sfida tra attacco e difesa."
Quali sono i punti di forza di Varese, perché è una squadra che tira bene da 3 punti ma può far male anche con il centro Cauley-Stein?
"Ogni squadra italiana ha un centro e una guardi di alto livello. Però per me la cosa più importante è la filosofia di gioco di una squadra. Per esempio, Varese di media ha tentato 35 tiri da tre punti, ciò significa che è una squadra che tira molto da 3 punti. Dunque la preparazione specifica è stata fatta sulla difesa del perimetro ma difenderemo forte anche sul loro centro."
Visti i numerosi impegni che state affrontando, fisicamente come sta la squadra?
"Fisicamente noi stiamo bene e siamo pronti per dare il massimo anche contro Varese".
Questa è stata la prima settimana in cui è riuscito ad allenare la squadra al completo. In cosa si vede la differenza?
"Lavorando tutti insieme siamo riusciti a migliorare la qualità degli allenamenti. Questa componente di allenamento per me è fondamentale, fin da primo giorno della stagione questo è stato il mio focus durante gli allenamenti. Purtroppo come ho detto nella conferenza stampa dopo Parigi: non si può giocare senza giocatori. In quella partita si sono visti tutti i limiti di una squadra che è obbligata a giocare con pochi giocatori che non hanno la possibilità di rifiatare. Solo con la squadra al completa tutti possono dare il loro massimo per il bene della squadra".
Dopo la partita con Badalona ha parlato dei troppi tiri liberi sbagliati. Ha analizzato il problema da un punto di vista psicologico, come pensa di risolvere questo problema?
"Nel corso di tutta la mia carriera non sono ancora riuscito a capire come i giocatori, specialmente i bravi tiratori sbagliano molti tiri liberi. In questo momento stiamo lavorando complessivamente su tutte le componenti di allenamento, però penso che questo sia un problema soprattutto psicologico quindi cerco di non mettere troppa pressione ai ragazzi".
Lei ha sempre avuto fiducia in Marco Spissu e l'ha sempre sostenuto nei momenti di difficoltà. Probabilmente martedì contro Badalona ha fatto la miglior prestazione stagionale?
"Io e il mio staff guardiamo tante cose. Tutti i giocatori che hanno giocato un grande mondiale ad inizio stagione hanno fatto più fatica del previsto perché non è facile giocare ad un livello alto per 10 mesi consecutivi. Però con un po' di riposo e un'adeguata gestione possono recuperare prima e pian piano riescono ad entrare in condizione nel migliore dei modi. Io ho una grande fiducia in Marco e spero possa continuare a fornire prestazioni molto positive come quella contro Badalona".
Contro Parigi e Londra si era visto come la squadra avesse particolarmente sofferto negli ultimi minuti di partita. Invece contro Treviso e Badalona i minuti finali sono stati i migliori giocati dalla sua squadra. Come si spiega questa evoluzione della squadra?
"Questa evoluzione della squadra è dovuta alla maggiore rotazione e ad un maggior numero di giocatori che riesco ad utilizzare nel corso della partita. Quando in una squadra ci sono 7 giocatori nuovi ci vuole tempo per permettere alla squadra di performare bene. Non basta il precampionato per trovare il miglior assetto della squadra".