Venezia, arriva il Pagellone dell'anno 2023: i centrocampisti

Il 2023 è finito ed è tempo di un recap dell'anno solare che è stato. Arriva quindi il consueto pagellone reparto per reparto e in casa Venezia. Tocca ora ai centrocampisti.
Tessmann 8 - Uno dei tanti giovani che Vanoli è riuscito a recuperare per poi plasmarlo a sua immagine e somiglianza. Per il mister è irrinunciabile visto il connubio tra fisicità e mezzi tecnici di cui è dotato. L'americano quindi è diventato una piacevole scoperta, saltando pochissimi minuti e finendo con l'essere utilizzato sia da mezzala che da play. Non è un caso se in Serie A hanno cominciato a mettere gli occhi su di lui.
Busio 6,5 - Dopo una stagione terrificante e che faceva temere il flop definitivo, ecco che l'ex Kansas City ha dato un importante colpo di reni. In questi primi sei mesi ha iniziato a mostrare tracce del Busio visto nel girone d'andata in Serie A. Il calo finale ci può stare vista anche la sua partecipazione in estate alla Gold Cup, regala però abbastanza prestazioni di spessore per riconquistarsi un po' di fiducia, l'augurio è che nel 2024 riesce a fare uno step ulteriore.
Milanese 6 - Arriva nel gennaio 2023 in prestito per dare qualche alternativa in più a Vanoli. Non trova tantissimi minuti e alla fine svolge i suoi compiti senza nè demeritare nè stupire. Torna alla Cremonese in estate.
Kofod Andersen 5,5 - Resta uno degli oggetti misteriosi della rosa del Venezia. Alterna qualche prestazione di estrema qualità a tante gare in cui sembra perdersi tra le maglie avversarie. Ultimamente Vanoli gli sta dando qualche nuova possibilità, dandogli compiti soprattutto di impostazione, vedremo se riuscirà nel prossimo futuro a dare una sterzata come capitato ad altri.
Lella 6 - Prelevato in estate dal Cagliari, il ragazzo deve ancora farsi, ma la sensazione è che i mezzi ci siano. Vanoli lo usa sia come mezzala che come esterno destro e l'ex Olbia ci mette sempre tanta quantità. Manca forse a tratti un pizzico di qualità, ma i margini di crescita ci sono.
Ellertsson 7 - Un 2023 a fasi alterne per l'islandese. Quando gira al massimo diventa imprendibile per gli avversari, con percussioni devastanti, in altre circostanze invece sembra girare a vuoto. Come gli altri giovani, è in un percorso e sta lavorando per crescere. La sensazione è che abbia un po' pagato all'inizio di questa stagione il passaggio a una difesa a 4, che ha cambiato il modo in cui gli arancioneroverdi impostano il gioco e quindi lanciano le mezzali. Reinvetato esterno sinistro, anche lì l'ex SPAL vive di fasi, alternando gare in cui è imprendibile ad altre dove sembra girare a ritmi bassi.
Jajalo 7 - L'infortunio al crociato lo piega sul più bello. Arriva a gennaio in una situazione devastante, si prende in mano la mediana e all'inizio è quasi da solo in una squadra dove il resto sembra girare poco. Ci mette tantissima qualità e insieme a Pohjanpalo guida la squadra tra i flutti della lotta salvezza. Quando finisce in infermeria la mazzata psicologica è devastante, con anche Vanoli per la prima (e forse unica) volta preoccupato. La reazione della squadra però è da applausi e la crescita dei giovani arriva anche grazie ai consigli dell'ex Udinese.
Bjarkason 6,5 - Uno dei pochi casi in cui i prestiti sono serviti. L'islandese torna decisamente più maturo dalle avventure con Catanzaro e Foggia, convincendo Vanoli in ritiro a puntare su di lui. Come altri elementi della mediana, viene usato sia da mezzala che da esterno. Spesso subentrante, ci mette tanta energia, dimostrando come anche da seconda linea si possa avere un ruolo importante. Contro il Modena un gol di pregevole fattura e può ancora crescere.