Venezia-Cesena, Stroppa: "Presi due gol evitabili. Serve più coraggio"

20.09.2025 18:46 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia-Cesena, Stroppa: "Presi due gol evitabili. Serve più coraggio"

In seguito al match di Serie B contro il Cesena, è intervenuto in conferenza l'allenatore del Venezia, Giovanni Stroppa. Di seguito le risposte del tecnico della squadra arancioneroverde ai giornalisti presenti in sala stampa.

TVS - Cosa non ha funzionato in questa partita? Cosa le è piaciuto lo stesso di questa sfida?

"Abbiamo preso due gol evitabili. Sul calcio d'angolo potevamo fare qualcosa in più sulla marcatura, invece il primo gol lo prendiamo a difesa schierata su una rimessa laterale. Non esiste che stiamo a guardare l'inserimento. Per il resto, possiamo andare sotto in una partita difficile, contro una squadra che ci ha aspettato, cercando di ripartire. Poi, quando hai la possibilità di andare in vantaggio o di riagguantare la partita, devi essere più bravo. Qualche giocata è stata troppo timida. Infine, quando incontri squadre così chiuse e ordinate ci vuole un pochino di individualità di fare le cose".

TVS - Dopo il primo gol ha cambiato l'assetto difensivo: non le è piaciuto qualcosa in particolare?

"Ho fatto un cambio solo, quello di Schingtienne con Venturi perché aveva più capacità di poter giocare e il tiro più pulito. Abbiamo perso per infortunio Franjic, quindi sono stato costretto a cambiare il secondo difensore. Quando sono entrati, mi sono piaciuti Fila e Casas perché hanno dato un apporto notevole, anche caratteriale. Torno al discorso di aver preso gol: ci sta contro una squadra forte e ci sta che presti il fianco perché non riesci a far gol e ti castigano, con la partita che diventa in salita. Chiaramente, dobbiamo reagire ed essere più padroni di quello che vogliamo andare a riprendere. In parte l'abbiamo fatto, ma sicuramente possiamo fare molto meglio".

Come si spiega le maggiori difficoltà di produzione e la lentezza di gioco?

"Io mi sono lamentato tutto il primo tempo, nonostante sia stato di buon livello. Non abbiamo rischiato niente, tranne sul calcio d'angolo. Per il resto, la squadra ha cercato di giocare. E' mancata la lucidità di tagliare fuori, ma non sono mancati i presupposti per segnare. Mi metto nella testa dei calciatori: non è semplice andare a cercare di trovare il risultato senza esporti ai contropiedi. Il Cesena è una squadra veloce, che sa ripartire e ha cercato di coprire gli spazi. Le occasioni le abbiamo avute".

La prestazione ti lascia qualche preoccupazione particolare? 

"Vorrei vedere un pochino più coraggio nel fare le cose, anche a livello individuale. Prendo l'esempio di Casas: lui è entrato in campo assatanato. Mi piace vedere questo. Poi, si può sbagliare, ma non voglio vedere timidezza o paura, se si può parlare di quest'ultima. Non voglio vedere il non cercare di essere prevedibili. Bisogna fare qualcosina di più per portare a casa le partite".

Un aggettivo per giudicare questo Cesena?

"Sapevo di trovare una squadra così. Credo che la mia squadra abbia fatto abbastanza bene, ma non così bene per portare a casa il risultato. Sapevo che il Cesena poteva essere a questo livello perché lo ha dimostrato in questo inizio campionato. E' allenata benissimo e stimo tanto Mignani. Oltretutto, colgo l'occasione per salutare Castagnetti, visto che non ci sono riuscito prima del post partita. E' un ragazzo straordinario che si merita tutte le cose belle che sta facendo".

Le ha portato bene l'anno scorso a lei?

"Non credo che l'avete preso perché porta bene (ride ndr). Credo che il ragazzo valga tanto. E' un valore tecnico e anche morale per lo spogliatoio, vista l'esperienza che ha. Il suo curriculum parla di numeri importanti".

Ha sempre detto che si impara dalle sconfitte: da questa gara quali saranno i punti nel quale batterà?

"Il coraggio e l'attenzione. Poi, non dico che bisogna mangiare la palla, ma qualcosa in più sì. L'esempio è sulla rimessa laterale, nel quale guardiamo e non siamo attenti. Bisogna essere più forti a cercare di vincere i duelli, lavorando in questo senso, soprattutto quando hai la superiorità numerica. Lì stiamo parlando di una rimessa laterale a squadra schierata e mi ero anche sbracciato perché la rimessa era vicina alla panchina".

Il fatto di essere già a due espulsioni le ha dato un pò fastidio?

"No, perché, per quanto riguarda l'espulsione di Yeboah, è una situazione che si può sicuramente limare e mettere a posto. Invece, l'espulsione di Duncan non l'ho vista. L'ho rivista solo in video e non saprei rispondere in questo senso. Dico soltanto che per 7-8 secondi c'è stata una palla trattenuta per terra e credo che poteva fischiare l'arbitro, ma non è stato così. Poi, non so se ha commesso un'ingenuità. Se l'ha fatto, sono dispiaciuto per il giocatore che è e soprattutto per la prestazione che stava facendo, perché è stata eccezionale; forse la migliore che stava facendo da inizio stagione".

Il Venezia è partito forte ma è calata nelle fasi centrali della partita: è qualcosa che ha notato? E' qualcosa su cui vuole lavorare?

"Sono partite difficili e non è semplice con 30° gradi continuare a correre e lavorare. Ora, non è che voglio dire che vorrei il fresco e l'inverno o l'autunno per poter correre di più; assolutamente no. Perché poi c'è un aspetto da mettere a posto che è quello di vincere i duelli ed essere più cattivi e pratici in entrambi le situazioni. Mi dispiace anche per il tiro di Doumbia che per me è stato parata del difensore del Cesena e che poteva cambiare la partita".

Qual è il suo parere sull'arbitraggio?

"Un'altra domanda? (ride ndr). Perché poi, nelle cose mezze e mezze, sebbene io sia di parte, negli ultimi sette minuti non abbiamo mai giocato".