Venezia, Stroppa: "Soddisfatto dal mercato. Giocatori tutti recuperati"

12.09.2025 14:19 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia, Stroppa: "Soddisfatto dal mercato. Giocatori tutti recuperati"

Alla vigilia del match di Serie B contro il Pescara, è intervenuto in conferenza stampa l'allenatore del Venezia, Giovanni Stroppa. Di seguito le risposte del tecnico alle domande dei giornalisti.

Archiviato calciomercato e la pausa delle Nazionali, come ha trovato la squadra in vista della partita con il Pescara?

"Molto bene. Abbiamo lavorato due settimane, compresa l'amichevole in Austria che è andata molto bene. Ci siamo preparati al meglio per questo nuovo step. Per quanto riguarda le defezioni, Bjarkason, che ha fatto già tre allenamenti, e Korac, che grazie alla squalifica ha fatto tutta la settimana, sono tutti disponibili".

Come si prefigura la partita di domani? Che squadra è il Pescara?

"Il Pescara che squadra è, che era e che sarà. Perché diventa molto diverso quello che potremo trovare domani. Chiaramente abbiamo preso delle contromisure qualora dovessero cambiare qualcosa, sia per i singoli calciatori, sia per il modo di interpretare la partita. La squadra è una neo promossa che ha giocatori di categoria e che ha preso giocatori importanti di categoria. Vedremo domani, come succede in Serie B e come abbiamo visto a Castellammare, anche condizionati dall'avversità di campo, quale difficoltà si possono trovare in questo campionato".

Tornando al calciomercato, ci sono state quattro cessioni eccellenti da parte della società. In precedenza si era augurato che il club si sarebbe mosso in modo da metterle comunque in mano una squadra competitiva: è stato ottenuto questo scopo?

"Assolutamente si. E' chiaro che c'è quello che si dice a priori e poi in corso d'opera dinamiche che si devono concatenare. Poi, la volontà dei calciatori diventa fondamentale. Nell'ultima conferenza mi ero lamentato un pò di chi voleva rimanere e chi voleva andare, ma devo dire che sono soddisfatto da chi è rimasto e chi è arrivato. Mi dispiace che, in un certo senso, potevamo mettere un pò più di cilindrata a questa squadra, ma sono assolutamente soddisfatto da chi ho a disposizione".

Il fatto di non aver effettuato una sostituzione con un giocatore dalle caratteristiche tecniche come quelle di Oristanio è dettato dalla mancanza di tempo sul mercato di cercare un giocatore di questo tipo o avete fatto una valutazione dovuta al fatto che in rosa potrebbe così emergere un giocatore con quelle caratteristiche?

"Tutte queste cose. C'era la possibilità di sostituirlo; c'era un nome e un cognome di un giocatore che non è stato possibile andare a prendere, ma per il resto Compagnon, Pietrelli, Busio, Kike Perez e anche i tre attaccanti, anche se hanno più caratteristiche come prime punte, possono giocare un pochino più dietro. Chiaro che poi sono i ragazzi che mi devono dare i segnali e la capacità di interpretare il ruolo al meglio nel contesto dell'ordine che abbiamo".

Per la partita di sabato hai già deciso chi potrebbe affiancare Adorante?

"Assolutamente sì. Sono rimasto molto soddisfatto dalla prestazione che ha fatto Compagnon in Austria. Seppur con qualche errore tecnico, la prospettiva potrebbe assolutamente positiva per lui. Poi, vedremo domani chi sceglierò".

In rosa manca per caratteristiche una seconda punta al posto di Yeboah?

"Ho appena elencato quelle che potrebbero essere le caratteristiche. Magari anche no, perché per motore e qualità tecniche, sia Pietrelli che Compagnon posso fare quel ruolo lì. Busio lo può fare e anche Kike Perez. Chiaro che bisognerà attaccare la porta ed essere di raccordo alla squadra. Diciamo che quel ruolo lì + un pò una mezzala di movimento più centrale. Bisogna saper lavorare insieme alla squadra e, come il ruolo del play, è il cuore, cioè la spina dorsale che va dal portiere all'attaccante. Ci devono essere dei giocatori che riescano a fare le cose per bene e per tempi. Inoltre, in entrambe le fasi devono dare una mano ai compagni".

Come si è inserito l'ultimo arrivato Bohinen?

"E' leggermente un pò fuori condizioni ma cresce di allenamento in allenamento. E' un giocatore che abbiamo voluto e credo si sposi benissimo alle caratteristiche di questa squadra".

Tra i lungodegenti tornati in gruppo, chi può essere della partita?

"Sono tutti recuperati. Gli unici che non portiamo domani sono Svoboda e Condé. Il primo perché deve integrarsi al meglio per la condizione fisica e il secondo perché fuori condizione. Svoboda è recuperato al 100% dall'infortunio. Recuperiamo Haps e Sverko, mentre Pietrelli no. Gli altri sono tutti disponibili".

TVS - Ieri in conferenza stampa Compagnon ha parlato di come sta lavorando nel ruolo di mezzala e anche in posizione più avanzata: c'è un ruolo dove comunque lo vede meglio? In alternativa, Casas può essere una soluzione e come cambierebbe un attacco composto da lui e Adorante?

"Per caratteristiche Fila, Adorante e Casas li vedo più come prime punte, ma possono giocare insieme. Tutto dipenderà da quelle che sono le risposte del campo. Per quanto riguarda Compagnon, è un giocatore che mi piace in certi ruoli nel quale voglio certe caratteristiche. Faccio dei nomi: Ciurria, Messias e Vandeputte. Giocatori che hanno nelle gambe un ruolo da mezzala, ma che nelle capacità individuali hanno la capacità di fare gli attaccanti o quei tre ruoli da trequartista dietro la punta. Compagnon può fare questa roba qua, ma aggiungo anche Pietrelli e tutti quelli che possono avere più caratteristiche offensive in questo senso".

Che Venezia ti aspetti a Pescara rispetto a quello visto nell'ultima partita di campionato?

"Mi aspetto quello che abbiamo visto in casa e in Coppa Italia. La volontà è quella ma, come abbiamo visto a Castellammare, poi ci sono gli avversari. Lì ci hanno pressato e messo in difficoltà. Non abbiamo giocato come sappiamo, anche se sicuramente dobbiamo tenere conto di aver giocato un'ora in dieci. Per questo faccio un plauso alla squadra per come ha saputo soffrire e come ha tenuto il campo al di là degli ultimi dieci-quindici minuti dove sicuramente abbiamo concesso e Stankovic è stato straordinario. Per il resto, bisogna migliorare sempre e bisogna migliorare la condizione. Mi auguro che si alzi il livello, perché tutto quello che la squadra produce lo deve portare a casa".

Dopo solo due giornate, in campionato già nessuna squadra è a punteggio pieno: è un aspetto che ti sorprende o è un ulteriore prova dell'equilibrio della competizione?

"Anche se ci fosse stato qualcuno a punteggio pieno non sarei stato qua a sgranare gli occhi. Credo che lì davanti, come detto alla vigilia del campionato, tutte le squadre sono allestite. Poi, osservando come è finito il calciomercato, molta gente non è andata nella categoria superiore ma è rimasta in certe squadra. Veramente chiunque può stare davanti da protagonista, quindi bisogna diventare forti. Ci vuole lavoro ed equilibrio, non esaltandosi di fronte a una prestazione o a una vittoria e, allo stesso modo, non deprimersi in caso contrario. La Serie B è questa: bisogna dare continuità e poi i conti si faranno alla fine arrivandoci al meglio".

Pescara è stata una delle prime tappe della tua carriera da allenatore: che ricordo ti ha lasciato non essendo stata forse un esperienza particolarmente felice?

"La prima cosa che mi viene in mente è che mi sono dimesso, tra l'altro con una squadra salva e tutte le avversità del campionato. La squadra è andata anche più in difficoltà dopo che me ne sono andato via, ma nonostante tutto è un bel ricordo perché Pescara è una città straordinaria dove fare calcio".

A livello professionale e umano, cosa ha imparato da quell'esperienza?

"Sì impara da tutte le cose ed esperienze. Era il secondo anno che allenavo tra i grandi e ho fatto un salto eccezionale dal Sudtirol in Serie C alla Serie A. Poi mi sono rimboccato le maniche e ho ricominciato a fare al meglio il lavoro, senza dare importanza alla categoria. E' una tappa che per esperienza ti lascia cose positive".