Casarin: "Crescere alla Reyer mi ha insegnato tanto, Cremona la scelta migliore. Modello di riferimento? Doncic"

Davide Casarin, passato nelle scorse settimane dalla Reyer Venezia alla Vanoli Cremona, è stato presentato ieri in conferenza stampa. Queste alcune delle sue parole: "Ho sposato il progetto della Vanoli perché ho parlato con Gigi in estate. Ci siamo sentiti per una mezz'ora abbondante al telefono, mi ha fatto un'impressione fantastica. Ho sentito quello che avrei voluto sentirmi dire e nonostante ci fossero altre due proposte importanti sono convinto che Cremona sia la scelta migliore. Il progetto e la fiducia che ho sentito fin da subito sono state decisive".
L'apporto alla Vanoli:
"Crescere in una società come la Reyer Venezia mi ha insegnato sicuramente tanto, già da giovanissimo. Già a 15 anni ho debuttato in Serie A e ho potuto fare esperienze importanti, arrivando a vincere Scudetto e Coppa Italia. Poi durante il mio trascorso alla Scaligera Verona siamo stati promossi in A1, anche quella è stata un'esperienza che mi ha formato. Il passato c'è ma sono ancora giovane, ho 22 anni, quindi c'è anche il desiderio di voler dare qualcosa in più, partita dopo partita e allenamento dopo allenamento. Siamo un gruppo giovane e affamato di conquistare ciò che ci meriteremo".
La numero 7:
«È un numero che mi è sempre piaciuto. Poi è lo stesso di Andrea (Conti) e Luca (Vitali). Il 7 mi è sempre appartenuto, anche se in passato ho giocato con il 14. Mio papà vestiva il 7 e sono riuscito ad averlo a Venezia nelle ultime due stagioni, prima lo aveva Tonut quindi non potevo rubarglielo... Sono contento di ritrovare questo numero a Cremona, perché ha un significato particolare per me»
Qual è il tuo giocatore di riferimento?
"Oggi Luka Doncic, ma il mio idolo è Dražen Petrović. Mi ha sempre affascinato la sua attitudine al lavoro, la sua ossessione per questo sport e per tutto il lavoro che c'è dietro, che la gente non vede, in preparazione a una partita. Ammiro molto Dražen e anche Kobe Bryant lo stesso motivo"