Venezia, Yeboah: "Siamo arrabbiati e affamati. Voglio fare di più"

05.11.2025 14:49 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia, Yeboah: "Siamo arrabbiati e affamati. Voglio fare di più"

Intervenuto in conferenza stampa, ha parlato l'attaccante del Venezia, John Yeboah. Di seguito le sue risposte alle domande poste dai giornalisti presenti in sala.

Nel post match della partita contro il Catanzaro, mister Stroppa si è assunto le responsabilità della sconfitta: come commenti a freddo questa affermazione?

"Chiaramente c'è molto dispiacere per aver perso la partita, ma credo che comunque non abbiamo disputato una brutta gara. Abbiamo fatto sicuramente degli errori che cercheremo di non ripetere più. Però, fa parte del calcio. Penso siamo una buona squadra e ora dobbiamo ripartire e pensare alla prossima partita di sabato contro la Sampdoria, focalizzandoci su questo".

Senti di attraversare un buon momento di rendimento e forma?

"E' effettivamente un buon momento per me, ma lo considero l'inizio. So che posso fare di più e voglio farlo. Sono felice in questo momento, ma quello che conta è aiutare la squadra e questo è il mio obiettivo. Voglio che ottenga i migliori risultati possibili a partire dalla partita di sabato contro la Samp".

Che tipo di reazione ti aspetti dalla squadra nella prossima partita?

"Siamo arrabbiati e affamati. Lo siamo perché abbiamo perso contro il Catanzaro una partita nel quale eravamo in controllo e potevamo vincere. Questa fame e voglia di rivalsa la dobbiamo trasmettere nella prossima partita, dando il massimo per ottenere il risultato".

Ti senti migliorato a livello di freddezza sotto porta?

"Conosco le mie qualità e so che posso fare questo genere di prestazioni. Per me non è abbastanza, perché so che posso fare di più. Sto lavorando giorno dopo giorno negli allenamenti per migliorare costantemente. Il mio obiettivo, a partire dalla partita di sabato, è aiutare la squadra. Che sia facendo gol, facendo un passaggio ai miei compagni per farlo fare a loro o creando delle situazioni pericolose in attacco: è questo sul quale sto lavorando ogni giorno con tutti i miei sforzi, sia a livello personale che di squadra in generale".

Il Venezia quest'anno è una squadra ambiziosa, ma il divario dalla testa di classifica è oggi di 8 punti: vi preoccupa questo divario?

"In questo momento siamo in questa posizione di classifica, ma sono convinto che abbiamo le qualità per risalirla. E' chiaro che tutti vogliono stare in cima e al top ma naturalmente, come nella vita, il percorso è irto di difficoltà. Per fare capire come la pensiamo, per noi questo non è uno sprint, ma una maratona. Siamo ancora a Novembre, in una fase ancora di costruzione del nostro futuro. Ad Aprile le cose saranno magari più delineate e vedremo dove saremo; in questo momento il nostro focus è ragionare gara dopo gara, cercando di ottenere il massimo in ogni singola partita".

TVS - A che punto è la tua intesa in avanti con Adorante? Che movimenti ti chiede mister Stroppa?

"Naturalmente non gioco solo con lui, ma cerco di avere un ottima intesa con tutti i compagni di squadra. Lui è il giocatore che gioca più vicino a me e, quindi, tante volte cerchiamo la giocata insieme. E' il nostro attaccante principale e il mio compito e dei miei compagni è quello di servirlo al meglio perché certamente è un ottimo attaccante".

TVS - L'anno scorso hai giocato in Serie A e quest'anno in Serie B: che idea ti sei fatto di questo campionato?

"In Serie A eravamo una squadra della seconda parte della classifica ed eravamo naturalmente un pò più attendisti per poi ripartire. Adesso siamo in Serie B e siamo noi in controllo della partita. I nostri avversari lo riconosco e comprensibilmente tendono ad aspettarci loro facendo molta densità in difesa ed è difficile trovare magari gli spazi per segnare. A livello di gioco a me piace molto questa tipologia perché non ci gioca con lanci lunghi, ma si gioca palla a terra e per le mie caratteristiche è ideale".

TVS - Tornando al match contro il Catanzaro, nel primo tempo avete tenuto molto il possesso del pallone, ma è nella ripresa, specialmente dopo il gol, siete diventati molto più pericolosi e incisivi: secondo te questo si può spiegare come una normale ricerca della pericolosità o è cambiato qualcosa sotto l'aspetto mentale?

"Come tipologia di giocatore, cerco di essere pericoloso ogni volta che ricevo la palla. E' proprio una delle mie caratteristiche quella di cercare di essere sempre pericoloso. Nel primo tempo, ero più spostato nella zona centrale, ma loro erano molto chiusi ed era difficile trovare gli spazi. Quindi, mi sono spostato un pò più sull'esterno, sempre nell'ottica del cercare di essere utile alla squadra e trovare delle soluzioni per poi riuscire a fare la giocata giusta nell'economia della squadra".

TVS - Sino a questo momento della stagione, il Venezia ha realizzato numeri offensivi e difensivi molto positivi, ma spesso è mancato il raggiungimento del risultato desiderato: in spogliatoio che spiegazione vi siete dati in merito? Secondo te qual è la chiave per fare l'ultimo salto di qualità?

"E' difficile spiegare il motivo. Effettivamente, riusciamo a controllare il gioco sia nella fase offensiva che in quella difensiva. Poi, ogni tanto capitano degli episodi come quanto accaduto a Catanzaro, nel quale non si può parlare di mancanza di concentrazione in quei momenti, ma di cose che accadono, come in occasione del secondo gol, quando eravamo lì in posizione. Non si può parlare di distrazione, ma magari di un rimbalzo o di una situazione particolare. Però, come ho detto prima, a volte le difficoltà accadono ed è importante come sai reagire a esse. Questo lo dobbiamo fare subito, a partite dalla partita di sabato. Poi, ci sarà la pausa Nazionale e dopo di essa servirà continuare a lavorare di continuo per arrivare dove vogliamo essere".