Catanzaro-Venezia 2-1, UP&DOWN degli arancioneroverdi
Nell’undicesima giornata di Serie B, risulta ancora indigesta la partita in trasferta per il Venezia sconfitto per 2-1 dal Catanzaro. Nonostante un buon piglio e un dominio territoriale proseguito per tutto l’arco dell’incontro, sono i giallorossi a passare in vantaggio al 54’ minuto con un azione rocambolesca dopo una respinta in area piccola di Stankovic e con Iemmello che appoggia la palla in porta. Gli arancioneroverdi riescono prontamente a reagire, trovando il pareggio con Yeboah cinque minuti dopo ma, in un’altra delle rare iniziative avversarie, e’ questa volta Alesi a batterete a rete dopo un intervento maldestro generale della difesa e che fissa il risultato sul definitivo 2-1.
UP
1) YEBOAH
Una partita difficile da commentare quella di un Venezia che, come già in diverse occasioni in questa stagione, tiene il controllo del campo, sciupa le proprie occasioni e alla fine si lecca le ferite. In tal senso, la prova di Yeboah è tra quelle più significative. Nel primo tempo, l'attaccante ecuadoriano cresce nell'arco dei minuti, comprendendo come, ancora una volta, sia necessario il suo supporto in costruzione per smuovere la fitta rete di maglie avversaria e creare varchi utili all'inserimento dei propri compagni. E infatti, nonostante una pericolosità più che altro potenziale, da comunque la sensazione di essere perfettamente sul pezzo, pronto in ogni momento a poter incidere alla prima occasione.
Tale situazione per fortuna si crea, nel momento più difficile, quella dello svantaggio, segnando un gol che è una piccola perla, secondo consecutivo in due partite e terzo stagionale. Ed è nel momento più promettente appunto, quello del gol, che il calciatore torna la sua versione più confusionaria e in preda alla frenesia che coglie lui e alcuni suoi compagni nel desiderio di colpire nuovamente, ancor più con il nuovo svantaggio. Movimenti sbagliati, controlli prolungati e una poco lucida conduzione nel gioco svalutano in parte una prestazione a lungo positiva e a cui riprendere il filo a partire dalla prossima sfida al Penzo contro la Sampdoria.
DOWN
3) DOUMBIA
Prima non titolarità della stagione in campionato, il centrocampista si fa invocare considerando la prova non abbacinante di Busio e Bohinen. Poi, con il suo subentro, in effetti qualcosa si muove, ma il suo ingresso non è però comunque all'altezza delle aspettative. Se contro Carrarese e Sudtirol si era fatto apprezzare per le grandi doti di inserimento e finalizzazione, anche contro il Catanzaro ha la grande chance sui piedi a pochi minuti dalla fine, molto più semplice di quelle che hanno portato ai primi suoi due gol in Serie B. Invece, il tris non arriva perché il suo tiro in centro area è fiacco e troppo poco angolato, risultando preda facile per Pigliacelli. Errore in un momento catartico che, tra gli altri condanna, il Venezia alla sconfitta.
2) ADORANTE
Partita difficile per un attaccante che, giornata per giornata, sta scoprendo tutte le difficoltà di giocare in una squadra destinata ad affrontare per tutta la stagione o quasi linee strette e squadre arroccate in difesa. Eppure, da killer d'area di rigore, il gol l'avrebbe pure segnato di testa dopo 13' minuti, numero sfortunato, come è sfortunato il suo leggero fuorigioco di rientro sul traversone di Kike Perez. Ne prima, ne dopo, Adorante avrà nuovamente occasione di rendersi pericoloso, faticando anche solo a rendersi partecipe del gioco arancioneroverde. La sua grande generosità nello smuovere e difendere il pallone, dote che lo ha contraddistinto questa prima parte di stagione, con il Catanzaro non funziona, fagocitato dalla sua fase difensiva. Insomma, una prestazione complicata, le cui responsabilità vanno necessariamente condivise con il resto della squadra.
1) STANKOVIC
Se contro la Carrarese la sensazione è quella di una sconfitta giunta dopo aver costruito molto di più dell'avversario, contro il Catanzaro la sensazione è simile, se non peggiore. Non solo per lo spiacevole dejavu, ma anche per l'amarezza di aver perso una partita nel quale l'avversario non ha praticamente costruito nulla o quasi. Sull'azione che conduce al gol di Iemmello, prima Cassandro taglia fuori la difesa prolungando un lungo cross da punizione sulla trequarti destra del Venezia poi, con ancora meno pretese, Antonini calcia sbilenco e, proprio a causa della traiettoria imprevedibile, sorprende il portiere degli arancioneroverdi per primo che tocca d'istinto ma malamente, lasciando la palla in area dove c'è l'attaccante che deve solo appoggiare in rete.
Ancora più timido e incerto è, in occasione del secondo gol, l'intervento di Stankovic che sporca il passaggio piuttosto prevedibile di Nuamah, anticipando il rinvio di Franjic e permettendo ad Alesi di approfittare del pasticcio commesso e riportare i suoi in vantaggio. Il riassunto delle occasione del Catanzaro è sostanzialmente tutto qui perché, per il resto, tra un go e l'altro avversario, va registrato solo un altro intervento del portiere del Venezia dopo un disimpegno sbagliato di Sverko, almeno questa volta non colto al massimo da Favasuli. Insomma, questa volta, anche una delle maggiori certezze tra gli uomini di mister Stroppa partecipa all'ennesimo harakiri della propria squadra.


