L'Unione si rimette nella strada giusta
Sarà la grande serata di festa. Sarà una vittoria che, così, mancava da un po’. Eppure, in tutto ciò, mi resta quasi esclusivamente l’immagine di una curva ed uno stadio fantastico. Il bello, o il brutto, è che oramai diamo quasi per scontata un’atmosfera del genere, un popolo che di mercoledì sera riempie un Penzo che diventa, ogni partita, sempre più protagonista. Ed invece con la mente dovremmo tornare ogni tanto a qualche tempo fa, in un mondo che corre talmente veloce che tutto diventa banale, naturale, bisogna rendere merito a chi in pochi anni ha reso l’Unione una società capace di competere in questa categoria a questi livelli; e va riservato un’enorme applauso anche ad una curva che dopo lustri di guerre intestine, di lotte di protagonismo, ha saputo trovare la maturità per far rientrare come primo obiettivo la nostra squadra,il nostro ideale, creando un ambiente tostissimo per qualsiasi avversario. Rendiamoci conto che tutto ciò non era assodato, ma andava conquistato settimana dopo settimana. Una conquista che ironicamente riguarda anche i nostri ragazzi che stasera sembrano finalmente aver compreso cosa serva per vincere in questa categoria. Perchè dai, parliamoci chiaro, questa rosa è qualcosa che raramente abbiamo visto in serie B. Uno come Doumbia, un altro come Yeboah, un lusso di nome Kike Perez, nessuno può vantarlo in cadetteria. Ma poi diventa evidente che i nomi, i talenti, non bastano se poi dietro non c’è sostanza, non c’è quella cattiveria e quella voglia di vincere che solca i binari di un successo, o di un fallimento. La supponenza, l’atteggiamento sbagliato, la mancanza di cinismo sono peccati che ti costano troppo quando il gap tra rivali è talmente labile. Eppure questa sera il mister sembra aver fatto arrivare il messaggio ai nostri leoni; una squadra costruita in modo diverso da ciò a cui Stroppa era abituato, priva di quel talento fondamentale per scardinare difese tanto chiuse come oggi, è stasera apparsa totalmente consapevole dei passi da percorrere, dei gradini da scalare. Sarà una sfida anche per lei, mister, trovare la chiave per far rendere al massimo un gruppo che, pur carente di quelle alternative offensive al quale era abituato, dimostra in ogni caso abnegazione e voglia di reagire. Stasera abbiamo avuto un assaggio dei margini di crescita del nostro VeneziaMestre, ci siamo resi conto di quante possibilità diverse siano tra le corde di questa rosa. Ma la continuità nella testa, la voglia di dimostrarsi ogni settimana migliore di tutti, diventerà la chiave per prendersi quei primi posti che sono alla nostra portata. E con questa difesa, con il rientro di Svoboda non solo come centrale di difesa, ma come leader di tutto il gruppo, con un centrocampo con ritmo e coraggio che esce vincente da ogni duello individuale, e con un attacco che riesce a muoversi con i tempi giusti, allora si che si può tornare a volare. Siete questi ragazzi, siete una squadra che quando ha passione diventa ingiocabile. Non accontentatevi. Non tirate mai indietro la gamba. E vedrete che andremo a riprenderci in fretta il calcio che ci spetta.
Avanti Unione!


