Tutti i conti dell’Unione

20.11.2025 11:47 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Tutti i conti dell’Unione

Riceviamo e pubblichiamo l'approfondita analisi effettuata dall'associazione Unionista Aps sul bilancio dell'ultima stagione arancioneroverde:

"BILANCIO 24/25 VENEZIA FC SPA

L'UNIONISTA APS PUBBLICA UN APPROFONDIMENTO ESCLUSIVO SVILUPPATO DA UN ANALISTA SPECIALIZZATO IN BILANCI SPORTIVI

Il bilancio depositato al 30.06.2025 della società Venezia FC, dimostra come partecipare al campionato di Serie A sia invero dispendioso - per il costo dei cartellini di elementi di categoria superiore, con maggiore incidenza dei debiti verso fornitori per gestire la massima serie - ma rappresenti un autentico albero della cuccagna per i ricavi.

La società ha infatti raddoppiato nel complesso il fatturato (ricavi tipici di gestione) derivanti in primis da abbonamenti (da 365.000 € nella stagione della promozione a 2,42 milioni di € nella stagione appena conclusa con la nuova retrocessione tra i cadetti); poi un incremento di 1 milione circa per la biglietteria e 100.000 € solo di tessere del tifoso.

Si è passati quindi da 2.037.000 € di ricavi a 5.200.000 € solo per gli introiti della gestione caratteristica. Ben lontani dalle società top di serie A, ma comunque poteva rappresentare un buon viatico.

Dove il valore della produzione ha avuto però un balzo - comunque aspettato - è negli altri ricavi maturati dai diritti tv: di fatto decuplicati. Dai 2,6 milioni incassati in Serie B si è passati a 27 milioni di sponsorizzazioni televisive nel massimo campionato. Segno che salvarsi e consolidarsi, avrebbe potuto fornire ulteriore ossigeno e miglioramento dei bilanci sociali. 

Dimezzata comunque la marginalità complessiva negativa: vero e proprio male di tutte le società calcistiche moderne, strettamente legate alla necessità di fondi da sponsor e da diritti audio-televisivi per non alimentare continui squilibri di costi maggiori ai ricavi.
Sono chiaramente aumentati anche i costi, soprattutto gli stipendi dei tesserati con il passaggio da 26 milioni a 41 milioni. Aggiungendo tutte le partite di costo, la società ha ottenuto una perdita di 36 milioni di euro: dato che potrebbe far venire i brividi, ma in miglioramento rispetto al -43 milioni della stagione precedente culminata con la promozione. 

La vera lieta novella è che queste perdite non sono più ripianate a fatica, trovando una patrimonializzazione al limite della sostenibilità: dopo aver riportato faticosamente in positivo il patrimonio netto con la stagione 30.06.2024, al termine dei conti 30.06.2025 sono state iniettate ulteriori sostanze per 16 milioni a copertura delle perdite da aggiungere alle medesime già stanziate (per altri 9 iniettati precedentemente). Per la prima volta dopo stagioni di sofferenza, la patrimonializzazione si attesta con un più che onorevole 17% sul totale attivo (14 milioni di patrimonio netto positivo su 80 milioni di attività, di fatto raddoppiata).

Ma da dove nasce il passaggio del totale attivo da 40 a 80 milioni?
 
Sicuramente da un aumento del valore dei cartellini dei giocatori acquisiti in proprietà (iscritti nelle immobilizzazioni immateriali), ma anche da un corposo aumento delle disponibilità liquide (soldi in depositi bancari attivi, con passaggio da 1 a 18 milioni) che forniscono una maggiore possibilità di fronteggiare scadenze a breve; il rovescio della medaglia è che ciò ha portato ad un aumento anche delle fonti di terzi (indebitamento complessivo): i debiti verso banche (da sempre sotto controllo da parte di questa società che rappresentava una mosca bianca in fatto di debiti verso gli istituti di credito) hanno avuto una esplosione da 1 milione a circa 7 milioni complessivi; idem il rischioso aumento dei debiti tributari e previdenziali con il ricorso alla possibilità di differire parte di queste imposte. Non si evince tuttavia la cartina di tornasole dell’aumento degli interessi per questo indebitamento, anzi: vi è una riduzione degli oneri finanziari di fatto dimezzati.

Accumulo di risorse quindi sano e scientemente controllato per gestire meglio gli investimenti? In nota integrativa non sono presenti dettagli di operazioni bancarie straordinarie.

Ciò che sicuramente può far sorridere i tifosi arancioneroverdi, è la futura assunzione di impegni da parte della dirigenza: dopo aver versato sull’unghia 16 milioni per ripianare le future perdite, in calce all’assemblea dei soci vi è scritto come per i mesi prossimi sia già stata staccata una lettera di intenti per versare – su richiesta specifica del CdA, senza lungaggini burocratiche – ulteriori 33 milioni di euro per i prossimi mesi. Una cifra importante che fa ipotizzare una manovra di ampio respiro temporale e – come descritto nelle pieghe della nota integrativa – voluta a tornare nel più breve tempo possibile in serie A.

L’assemblea parla sempre di socio unico VFC 2023 NEWCO a firma presidente Duncan Niederauer: non è dato sapere tuttavia se nella compagine di VFC 2023 NEWCO sia entrato qualche nuovo personaggio munifico per poter ottemperare ad un futuro inserimento di risorse per 33 milioni, messo nero su bianco.

La stagione sportiva non è stata fortunata, con la retrocessione in serie B culminata all’ultima di campionato. Ma come sono state valorizzate le risorse in sede di mercato? 

I 27 milioni di euro dei diritti tv sono stati utilizzati quasi in gran parte per le spese correnti e gli ingaggi: il mercato estivo è stato quasi del tutto finanziato da due cessioni importanti (più una minore): Tanner Tessmann al Lione per 5,7 milioni e Nicholas Pierini al Sassuolo per 1,2 milioni, più il riscatto di Mickael Cuisance a soli 285.000 € per mano dell’Herta Berlino (altri sette giocatori hanno lasciato la Laguna a costo 0). 

Questi poco più di 7 milioni di euro sono stati ripartiti per gli acquisti di Issa Doumbia (1 milione + costi accessori), Richie Sagrado (2 milioni tondi), Joel Schingtienne (3,26 milioni) e John Yeboah (2,565 milioni). Ne deriva che l’unico acquisto fuori da questa sorta di autofinanziamento è stato il famoso “regalo di compleanno” che la società ha fatto al diesse Filippo Antonelli, ovvero i 4 milioni per Gaetano Oristanio. Da aggiungere 1,5 milioni di obbligo di riscatto dal Cagliari di Giorgio Altare, già stanziati. 

Nessuna informazione a bilancio circa le cifre reali di Filip Stankovic e Hans Nicolussi Caviglia, i cui riscatti più o meno noti saranno maturati come uscita monetaria oltre il 30.06.2025 (magari finanziati dai 4 milioni di anticipo paracadute post retrocessione).

Non si fa menzione nemmeno agli acquisti del mercato invernale come Daniel Fila, Kike Perez e Fali Candé, ma si riportano invece le plusvalenze delle cessioni, anche dolorose: il capitano Joel Pohjanpalo è stato ceduto al Palermo per 3,25 milioni con registrazione a bilancio di una plusvalenza di 433.000 € rispetto al costo imputato.

Il vero colpo che ha finanziato il mercato di gennaio o le future entrate, risiede nel valore di cessione di Mikael Ellertsson acquistato dal Genoa per 3,374 milioni con una plusvalenza di 2,142 milioni rispetto a quanto inserito inizialmente a bilancio. Se si aggiungono gli spiccioli per Kofod Andersen, Hilmir Mikaelsson e le pesanti cessioni estive, il Venezia FC ha ottenuto quasi 9 milioni di plusvalenze pure solo di cessioni. Ovvero la ricerca della sostenibilità per le piccole realtà.

Una sola pillola significativa circa la stagione in corso riguarda la sola plusvalenza ipotizzata in 6 milioni complessivi (quindi puliti da costi iniziali di cartellini e valore imputato a bilancio) per le cessioni di Jay Idzes e Falì Candé al Sassuolo.

Dopo tanti anni di fatiche, si può parlare di bilancio via via più solido, sicuramente più patrimonializzato e con riduzione di perdite (o più rapidità nell’assorbirle). È evidente che andrà valutato il contraccolpo dei mancati proventi tv in questa stagione di serie B, ma le cessioni con conseguente abbattimento del monte ingaggi e la copertura per future perdite di 33 milioni fanno presagire che ci siano i fondi necessari per una discreta stabilità e rilancio di ambizioni per poter rientrare al più presto in massima serie. Nonostante sia un business costantemente in perdita, la società pare riesca ad attutire i “rimbalzi” in modo più celere rispetto al passato, con enormi sforzi per le cifre in ballo.

Il volano del nuovo impianto – per cui la società conferma l’adesione con il Bando di Gestione in bilancio - darà impulso ad ulteriori investimenti? Tutti lo speriamo, poiché è evidente come rimanere in pianta stabile in serie A possa fornire linfa vitale per un importantissimo salto di qualità: dei conti e sul campo."

dalla pagina de l'Unionista Aps