Venezia, duello a centrocampo: Bohinen insidia Duncan in cabina di regia

11.09.2025 08:00 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia, duello a centrocampo: Bohinen insidia Duncan in cabina di regia
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Via Nicolussi Caviglia, dentro Bohinen. Le ultime 48 ore di calciomercato del Venezia, escludendo alcune operazioni minori in uscita e altre importanti non andate in porto, si possono sintetizzare qui. L'ingresso del centrocampista norvegese in prestito con obbligo condizionato di riscatto dal Genoa, proprio sulla scia del regista passato alla Fiorentina, garantisce così all'allenatore Giovanni Stroppa, la possibilità di disporre di un elemento di grande affidabilità con caratteristiche differenti rispetto a quelle di tutti gli altri giocatori di reparto, aprendo a nuove considerazioni per il prosieguo della stagioni così come a sfide interne nella stessa rosa degli arancioneroverdi.

Infatti, nelle prime tre uscite ufficiali della stagione, il tecnico del Venezia aveva consegnato le chiavi della guida del centrocampo all'esperienza di Alfred Duncan. In effetti, esattamente come Bohinen, il calciatore italo-ghanese ha ricoperto tale ruolo nel corso della sua carriera innumerevoli volte e, in particolar modo, proprio nei primi anni tra i professionisti in Serie B con il Livorno nell'anno della promozione dalla Serie B alla A e poi ancora l'anno successivo ancora con la maglia amaranto. Ovvero, è proprio in quel ruolo, nel quale si è calato positivamente in questo avvio di annata arancioneroverde, che il calciatore si è fatto apprezzare prima di proseguire il suo lungo percorso tra Sampdoria, Sassuolo, Cagliari e Fiorentina.

Da allora, Duncan si è però specializzato più come centrocampista con compiti ibridi, venendo utilizzato in posizione mediana più per necessità che per specializzazione tattica. Diversamente, Bohinen ha imbastito la sua carriera da calciatore calcando quasi esclusivamente quello stesso tassello al centro del campo. Se da una parte Duncan si è importo anche a livelli medio-alti nel massimo campionato italiano, il regista norvegese ha maggiormente faticato a mettersi in luce nella medesima serie, trovando continuità solo nella stagione 2022/23 con la Salernitana (24 presenze) e faticando molto a trovare nuovo spazio sia dalla stagione successiva in granata, sia dopo il trasferimento al Genoa in due annate.

Lo spartito di Bohinen è però mutato radicalmente quando questi, nello scorso inverno, ha optato per calarsi in serie cadetta scegliendo di accettare il prestito al Frosinone. Una scelta felice per il giocatore, impiegato in 12 partite su 14, tutte da titolare, impreziosite da tre gol, con una doppietta allo Spezia, oltre che un assist. Numeri e performance che non solo hanno aiutato la squadra Ciociara a scrollarsi dalle ultimissime posizioni in classifica e inanellare tre vittorie, sette pareggi e solo due sconfitte, ma che hanno probabilmente permesso al calciatore di trovare la sua dimensione nel calcio italiano.

Con il ritorno alla base al Genoa, Bohinen ha dovuto attendere sino all'ultimo giorno di calciomercato, complice l'uscita tardiva di Nicolussi Caviglia, per accasarsi al Venezia, il quale il lui da tempo aveva individuato già da tempo l'uomo giusto con il quale ripartire dopo la sostituzione di uno dei suoi pezzi pregiati della rosa. Un elemento che necessariamente richiederà del tempo per carburare negli schemi del tecnico, così come nel ritrovare la miglior brillantezza atletica, ma con la sua sapienza tattica sarebbe stato molto utile nella gestione di una partita complicata come quella contro la Juve Stabia, quando il centrocampo arancioneroverde è stato soffocato dal pressing asfissiante avversario, faticando più del dovuto a impostare anche le più semplici trame di gioco.

Infatti, se da una parte lo scacchiere di partenza della formazione di mister Stroppa appare collaudato con il trio Busio-Duncan-Doumbia, fusione di fisicità, intensità e qualità tecnica, ecco che la presenza di un elemento come Bohinen, ma anche di Kike Perez nel ruolo di mezzala, permetterà di scompigliare le caste o di variare il piano gara nel corso del match. I cosiddetti piacevoli dubbi tattici che ogni allenatore vorrebbe avere. Inoltre, proprio nel caso specifico di Duncan, nella cui lunga carriera non è mai realmente riuscito a disputare la quasi totalità delle partite di una stagione a causa di alcuni acciacchi fisici che ne hanno minato la tenuta, ancor più con la presenza in rosa di Bohinen sarà un toccasana per la mediana della squadra di mister Stroppa.