Venezia, Antonelli: "Nessun rimpianto sul mercato, le ultime due gare siano da insegnamento"

19.09.2025 13:29 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia, Antonelli: "Nessun rimpianto sul mercato, le ultime due gare siano da insegnamento"

Vigilia di partita diversa dal solito in casa Venezia. Nella consueta conferenza stampa non ci sarà mister Giovanni Stroppa per presentare la sfida del Penzo contro il Cesena. Al suo posto il General Manager Filippo Antonelli, che farà anche il punto post mercato, che era già stato programmato settimana scorsa e poi rimandato in seguito ad imprevisti. Di seguito le parole del direttore.

Prende la parola il direttore:
"Il Venezia ha un progetto ambizioso e abbiamo voluto regalare anche quest'anno una squadra competitiva per gli obiettivi. La nostra sfida non si basa solo sui sogni ma anche su quello che è il nostro progetto, fatto di equilibri economici e sostenibilità, una visione che la società sta abbracciando da tanto tempo. All'interno di questa visione ci sono io con il mio management, cercando di costruire una squadra forte restando nei confini finanziari e questo a volte ve lo garantisco non è facile. Siamo animati da motivazione pura, quindi ancora una volta noi saremo uniti come squadra, tifosi e stampa, se ci riusciremo avremo i nostri superpoteri nell'Unione che ci permette di affrontare le sfide più difficili. La società ha lavorato tanto anche sul settore giovanile, dove abbiamo cambiato e vogliamo costruire talenti anche in casa nostra. Abbiamo affrontato il mercato con programmazione, con condivisione sia con la proprietà che con mister Stroppa, abbiamo costruito una squadra che penso competitiva per tutto il campionato, che può essere esaltata da un tecnico esperto, un allenatore preparato, ambizioso, vincente, che sta facendo di tutto per focalizzarsi sulla crescita dei ragazzi. La squadra è quarta in ordine di gioventù in campionato. Dovremo essere ancora più pronti, affamati, insaziabili, credo che il Venezia non sia favorita, non ci sentiamo favoriti, non ci bastano i complimenti ricevuti, le ultime due gare sono state da lezione per noi, quando c'è qualcosa che non va non bisogna demoralizzarsi ma dev'essere un'esperienza, la Serie B è una maratona, squadre che lottano anche per obiettivi diversi non molleranno di un centimetro. Sul mercato Venezia non è stata terra di conquista per nessuno, i ragazzi che sono andati via hanno generato valore per il presente e per il futuro, sono andati via quando lo abbiamo deciso noi e alle nostre condizioni, i ragazzi rimasti sono rimasti perché convinti del progetto, legati alla città e alla tifoseria, con i nuovi arrivati ci siamo fin da subito come una famiglia, per me Venezia non è una categoria, è un progetto, una visione, un popolo unito".

C'è qualche giocatore che avresti voluto e non sei riuscito a prendere? Avete anche quest'anno dovuto lavorare a campionato iniziato:
"Rimpianti no, c'è stata qualche opportunità che abbiamo provato a cogliere. Poi le esigenze di sostenibilità ci hanno portato a non proseguire. Il mercato che va avanti durante le partite riguarda tutti, sicuramente non aiuta, mette in difficoltà gli allenatori, la dirigenza, si spera che in futuro le regole cambino. Al momento l'idea è solo paventata, dobbiamo quindi convivere con questa cosa".

I ragazzi che erano chiacchierati sul mercato e sono rimasti come li vedete?
"Tutti i ragazzi rimasti non hanno mai mostrato insofferenze o richieste particolari, assolutamente no. Conosciamo bene questo aspetto, ci siamo già passati, chi è rimasto è rimasto perché legato al progetto e si sente parte del progetto. Poi chiaramente c'è la Serie B con le sue insidie e le sue trappole, va affrontata non da favoriti ma affamati e con grinta, altrimenti puoi avere brutte sorprese".

La squadra è rinforzata anche con le uscite?
"Penso che il gruppo sia competitivo, questa squadra senza l'aiuto dell'allenatore non potrà arrivare agli obiettivi, con l'aiuto del tecnico e la giusta mentalità si potranno centrare gli obiettivi. Non abbiamo trattenuto nessuno per forza, non sarebbe stato positivo. Due ragazzi sono stati venduti, due in prestito ma in squadre di Serie A ambiziose, l'auspicio è che a fine anno generino plusvalore. Ce lo chiedono anche i tifosi, bisogna rispettare le motivazioni".

Manca un tassello come quello del vice Oristanio?
"E' una valutazione che il mister farà in questa prima parte, se a gennaio ci sarà bisogno faremo altro, c'è qualche ragazzo rimasto in esubero, ma come sapete sul mercato un infortunio, un giocatore che non sta al 100% può cambiare le dinamiche. Penso che la rosa abbia tutto per esprimersi. Svincolati? No è un mercato che non ci interessa".

Per il Cesena tutti a disposizione?
"I ragazzi stanno bene, ma confermeremo che non ci saranno defezioni post rifinitura con i convocati".

Situazione rinnovi?
"Abbiamo in scadenza Busio, Lella, Svoboda, Haps, Grandi e Sverko. Stiamo trattando con gli agenti, ogni situazione ha la sua tempistica ma entro gennaio le affronteremo tutte, non vogliamo ripetere una situazione come quella di Zampano. Se non ci sarà la definizione di un accordo si deciderà tutti insieme cosa fare".

La situazione di El Haddad?
"Il ragazzo è in ritiro con la sua nazionale per il Mondiale U20, abbiamo provato a cercare una sistemazione in prestito ma non abbiamo trovato quella giusta. Abbiamo la speranza che la nazionale gli dia visibilità per trovargli poi la squadra giusta per crescere, è un ragazzo su cui puntiamo, in questo momento deve solo sgomitare un pochino per trovare spazio".

Hai cercato Shomurodov e ha cominciato a segnare, Felici si è sbloccato subito in Serie A, avevi pensato a Gattuso per la panchina e ora è in nazionale, porti bene:
"Sì in effetti è vero (ride ndr), vediamo se qualcuno mi darà altri suggerimenti, sicuramente fa piacere che i nomi accostati al Venezia possano avere buona sorte, vuol dire che sappiamo riconoscere le buone opportunità".

Felici perché è saltato?
"Perché in quel momento ognuno cerca di ottenere il massimo, abbiamo cercato di fare il massimo noi, ma non era abbastanza per le aspettative di Cagliari e giocatori, non c'è stato nessun litigio. Con il Cagliari eravamo quasi arrivati a un accordo, però poi l'accordo è fatto da tre parti, siamo arrivati alla fine e non c'era nemmeno più il tempo, non abbiamo vouto fare una cosa che non ci sembrava giusta. Questo non cambia il mio pensiero su questa rosa e questo gruppo".

Nicolussi Caviglia e Idzes avete sperato di trattenerli?
"Se c'è la volontà del giocatore e la giusta condizione economica sono predisposto a fare l'operazione, sia Nicolussi Caviglia che Idzes avevano espresso la volontà di andare, non sono sorpreso perché c'è l'ambizione personale, la fama. Idzes ha fatto un percorso con noi, il Sassuolo ha portato un'offerta importante a noi e a lui, la sua volontà era di giocare in Serie A. Per Nicolussi Caviglia abbiamo rifiutato un'offerta a gennaio del Milan, è arrivata la Fiorentina che fa le coppe europee, non so quanto trattenere il ragazzo davanti a queste proposte fosse conveniente, ho provato a trattenere il giocatore, E' stata una decisione presa da una volontà che poteva penalizzare noi e il ragazzo, quindi abbiamo accettato alle nostre condizioni, fino alla fine abbiamo battagliato per ottenere il massimo".