Zanetti: "Per colmare i gap con le altre dovremo concentrarci ancora di più su noi stessi. Sul mercato cercheremo di rinforzarci ancora"

11.07.2021 15:52 di Davide Marchiol Twitter:    vedi letture
Fonte: Dal nostro inviato Giuseppe Malaguti
Zanetti: "Per colmare i gap con le altre dovremo concentrarci ancora di più su noi stessi. Sul mercato cercheremo di rinforzarci ancora"

Prima conferenza stampa della nuova stagione per mister Paolo Zanetti, che domani partirà insieme ai convocati (news qui) per il ritiro di San Vito di Cadore. Il tecnico presenta l’annata del Venezia neopromosso in Serie A.

“Credo intanto siano state le vacanze più lunghe che ho fatto ultimamente e sono state più che sufficienti per ricaricare le pile. So che i ragazzi è già da un po’ che si allenano, hanno una voglia incredibile di affrontare questa esperienza che per tutti quanti noi è molto eccitante e interessante. Da domani inizieremo a mettere le basi per fare in modo che sia un’altra annata piena di soddisfazioni, sappiamo che dovremo fare una grande impresa”.

Metterete le basi, ma da questo ritiro cosa ti aspetti in particolare?

“Sicuramente mettere la benzina dal punto di vista fisico, è normale poi che conoscere già tanti ragazzi e averli già mentalizzati è un vantaggio. Dall’altra parte dovremo essere bravi a integrare i nuovi dal punto di vista del gioco, ne arriveranno sicuramente anche altri quindi attualmente siamo un cantiere aperto”.

Sui nuovi arrivati cosa ci puoi dire?
“Per quanto riguarda Schnegg lo avevo già seguito l’anno scorso, lo avevamo già bloccato. È un terzino sinistro strutturato, di spinta, dotato di corsa. Ha bisogno sicuramente di lavoro dal punto di vista tattico ma ha grande potenziale, quindi avevamo già fatto questa scelta di portarlo con noi. Ebuehi invece ha caratteristiche diverse da Mazzocchi, con più centimetri, si completa bene con Pasquale, il quale siamo convinti si metterà in mostra anche in A, ma avevamo la necessità di avere anche caratteristiche diverse. Peretz è un ragazzo da cui mi aspetto tanto, lo abbiamo visto e ci ha stuzzicato subito, è un giocatore che abbina qualità e quantità, è box to box come Maleh o Crnigoj. È giovane ma è già stato capitano della sua nazionale, ho visto il fuoco nei suoi occhi e quindi spero possa essere una piacevole scoperta, ho ottime sensazioni. Si aggregheranno poi 5 ragazzi Under 19 come avete visto dalla lista convocati, quest’anno la società intende investire anche lì, vuole una collaborazione importante tra prima squadra e primavera, con quindi una supervisione da parte mia. Compito che ho accettato volentieri perché il settore giovanile è il futuro di qualsiasi squadra, ho chiesto dunque alcuni giocatori dell’U19 per provarli nel nostro contesto. Heymans lo considero già dei nostri, non nuovo, come sapete ha già vissuto il nostro ambiente, viene da un campionato belga con diversi gol a segno. Giocatore duttile, può fare più ruoli e quindi rinforza un settore mettendo anche centimetri, è un giocatore di cui scoprirne le qualità perché vederli a video o leggere i report è diverso”.

TVS – Giuseppe Malaguti – Per completare la rosa mancano un centrocampista, un centrale d’esperienza e una punta?
“Forse anche qualcosa di più. Sicuramente dobbiamo pensare alle uscite perché ci sono tanti giocatori in rosa e più di qualcuno è dovuto purtroppo restare a casa e non verrà in ritiro. Per rinforzare la squadra dovremo fare qualche uscita e qualcuna a livello emozionale potrà dispiacervi perché veniamo da un percorso di squadra incredibile. Purtroppo però il calcio è questo, una volta vissuto tutto si vive poi un’altra storia, che nel nostro caso parla di un campionato difficile come la Serie A e quindi dobbiamo cercare di rinforzarci al meglio delle nostre possibilità. Sicuramente dovremo comprare un centrale di livello e forse anche due, per avere 5 difensori sia per una questione numerica che per una questione di duttilità, sicuramente un play e una mezzala, poi un centravanti, probabilmente un esterno e probabilmente anche un terzino sinistro. Penso siano un bel po’ di cose da mettere a posto, poi non so se ce la faremo o no, ma in alcune zone dobbiamo sicuramente quantomeno provare ad alzare l’asticella”.

TVS – Giuseppe Malaguti – Sei un tecnico giustamente ambizioso e quest’anno affronterai tantissimi allenatori che sono considerati tra i migliori d’Europa, come Mourinho, Sarri, Allegri… forse manca solo Conte. Che sensazioni provi per quanto riguarda i duelli in panchina?
“È una cosa molto stimolante, per l’ennesima volta sarò il tecnico più giovane della categoria e mi comporterò come fatto altre volte, per me tecnici importanti sono punti di riferimento, di studio, porto molto rispetto e la sfida mi stimola. Chiaramente con diversi tecnici la sfida sarà impari, d’altra parte è sicuramente stimolante non tanto per la sfida tra allenatori, ma penso sia motivo di spinta per i miei giocatori, che si confronteranno con squadre ritenute superiori. L’anno scorso è una condizione già successa e abbiamo dimostrato di saper tirare fuori l’orgoglio e smentire, andando a fare qualcosa di straordinario per colmare il gap. Poi chiaramente siamo ora al top e dovremo fare tutto ciò che gli altri non sono disposti a fare per restare in Serie A, lavorare per crearci la possibilità di restare in questo grandissimo spettacolo di cui per bravura nostra facciamo ora parte”.

Chi sono per te gli intoccabili di questa rosa?
“È una domanda secca, ma premetto che per necessità credo che non ci siano di fondo giocatori intoccabili nel senso che per me per esempio Ceccaroni è un giocatore intoccabile, ma se arriva una squadra con 5 milioni di euro un pensiero lo facciamo, quindi dal punto di vista economico non posso rispondere. Posso rispondere da un punto di vista tecnico, per me i ragazzi che sono stati convocati sono dentro al progetto, normale che poi ci sono delle esigenze, chi è più o meno intoccabile lo deciderà il mercato, in base a quello che arriverà si faranno anche determinate scelte, è chiaro che i protagonisti dell’anno scorso in gran parte possano essere da confermare per mantenere l’anima di questa squadra”.

Come pensi di poter sopperire alla carenza d’esperienza diretta in Serie A?
“Sicuramente mettendo dentro anche qualche giocatore d’esperienza per la Serie A. Poi è una cosa che non si può calcolare, io posso portare la mia esperienza da calciatore, non da tecnico. Dobbiamo concentrarci su noi stessi, ancora di più sulla nostra identità, facendo un po’ più di attenzione all’equilibrio rispetto all’anno scorso, senza perdere i nostri punti fermi, ovvero trovare il modo di far male ad avversari che più di qualche volta saranno più forti di noi. Dovremo cercare di essere una macchina perfetta per subire anche meno gol possibile, perché l’equilibrio tra gol fatti e subiti è fondamentale per restare in Serie A. L’esperienza la faremo sul campo di battaglia, è inevitabile. Non mi resta che spingere molto su di noi”.

Quanto conterà perdere meno partite possibili al Penzo?
“Conterà tanto perché è casa nostra, dei nostri tifosi, se apriranno gli stadi credo tutti quanti noi ci teniamo che i tifosi possano guardare la Serie A a casa loro. Verranno molti a Ferrara nel caso si rendesse necessario, ma speriamo non serva. Spero si vada avanti più spediti possibili con il percorso che ci deve portare a fare la Serie A a casa nostra, che è inpagabile e doveroso verso i tifosi che attendevano da tempo la A”.

Calendario asimmetrico?
“Lo valuto nell’esigenza televisiva, noi ci dobbiamo adeguare. Vengo da un calcio un po’ diversa e che mi piaceva, aspettavo con grande ansia i 5 filmati delle partite delle 15. Ora il calcio è cambiato, anche per esigenze economiche perché senza TV il calcio non ci sarebbe. Poi ci piaccia o no è un discorso a parte”.

Come hai vissuto questo periodo? Studiando tantissimo, facendo telefonate?
“Ho cercato di lavorare su me stesso recuperando energie perché ho speso tantissimo. Oltre all’acqua della Laguna la febbre che ho avuto appena dopo è stata anche un calo di tensione, stress fisico. Quindi mi sono preso un paio di settimane dove non ho quasi usato il telefono cercando di isolarmi. Ora è un mesetto che sono attivo, stiamo organizzando diverse cose, sono già sul pezzo, ho guardato tante partite anche se la A l’ho sempre seguita perché è impossibile non seguirla. Ho guardato tanti giocatori perché nelle scelte è una cosa importante, le scelte che facciamo non le dobbiamo sbagliare, lo studio insieme alla società di chi arriverà è fondamentale. Onestamente sono tranquillo, carico e sereno, non ho preoccupazioni e voglio trasmettere questo ai ragazzi, se ci saranno giocatori che non ci crederanno abbastanza sono pronto a qualsiasi cosa, anche alzare le mani, è una cosa che non concepisco. Per esperienza personale ho sempre giocato in squadre che lottavano per salvarci, spesso eravamo praticamente retrocessi, anche internamente, mentre in altre situazioni, con un certo tipo di mentalità siamo andati a salvarci perché avevamo la mentalità. Bisogna crederci fino all’ultimo e dal primo giorno”.

Quali saranno le sfide di questa Serie A?

“Ne abbiamo tante, alcune sono stimolanti per stadi e campioni che troveremo, altre sono stimolanti perché ci giocheremo la vita insieme ad altre 4 o 5 squadre. Non ci saranno partite in cui saremo più rilassati o con più o meno importanza. Saranno gare con tante emozioni, saranno tutte partite con un peso incredibile dove anche il punto diventa fondamentale”.

Quanto peserà la trasferta in Olanda?
“Tanto, l’abbiamo voluta, abbiamo l’occasione di confrontarci con squadre di Serie A olandese, abbiamo preferito misurarci con squadre straniere, lì ci peseremo. Il presidente ha messo a disposizione questa bellissima tourneè e penso possa essere molto utile”.