Kabengele: "Sono soddisfatto della mia prestazione personale, ma dispiaciuto per non essere riuscito a trascinare i compagni"
Kabengele migliore in campo tra le file orogranta sfodera una prestazione che sfiora la tripla doppia 17 punti 12 rimbalzi e 9 falli subiti coronati da 40 di valutazione.
Le dichiarazioni di Mfiondu Kabengele
"Da parte nostra noi abbiamo fatto tantissima fatica ad entrare in partita perché loro sono stati molto fisici in difesa e ci hanno messo in difficoltà. Noi dobbiamo imparare ad essere più cinici e concreti e in settimana ci impegneremo a farlo per arrivare pronti già alla partita di martedì. Fin dai primi minuti Treviso ha avuto una grande mentalità e compattezza. Loro ci hanno fatto male con tante penetrazioni, scarichi ed extra pass.
La cosa migliore che ogniuno di noi può fare ora è: guardarsi allo specchio e chiedersi se ha dato il proprio massimo per aiutare il proprio compagno. Poi bisognerà focalizzare e analizzare quanto di buono ha fatto per aiutare la squadra. Gli allenatori preparano le partite però se noi riusciamo a capire come possiamo aiutare i compagni e come possiamo essere utili alla squadra riusciremo a fare un passo in avanti nel nostro livello di gioco."
Quali sono le differenze principali tra la partita di questa sera e quella con l'Aris?
“Contro l’Aris Salonicco siamo scesi in campo con la mentalità con la fame e la voglia di conquistare la vittoria. Questa sera il nostro atteggiamento è stato diverso e troppo difensivo. Non abbiamo messo in campo il giusto atteggiamento per una rivalità importante”.
Sulla sua prestazione straordinaria nonostante la sconfitta, ha sfiorato la tripla doppia.
“Si per me è stata una grande prestazione personale, a parte i tiri liberi, la la cosa più importante e che mi rende meno amara la sconfitta è l'essere riuscito a dare il mio contributio alla squadra. In campo, Io devo dare energia, portare i blocchi giusti e duri, devo catturare i rimbalzi. Un rammarico invece è non essere riuscito ad ispirare i miei compagni. Dunque quando scendo in campo il mio primo pensiero dev' essere cosa posso fare per aiutare la squadra ad ottenere una vittoria."
Ennis ha grandi qualità nel passare la palla. Come si trova a scendere in campo con un playmaker come lui?
“Quando giochi con un giocatore così forte, come Tyler, che ha tanta visone ed è tanto bravo a passare la palla vuoi dare il meglio di te perché tu devi stare al suo livello facendo dei blocchi per lui e fare altre cose per aiutarlo nel gioco”.
Lo scorso anno è arrivato a Venezia a stagione in corso. Quest'anno quanto è stato importante poter lavorare con i compagni di squadra già in estate?
“Ovviamente è stato molto importante, perché fin da subito abbiamo creato un'importnate chimica di squadra e conoscendo già gli schemi e lo stile di gioco del coach ho dovuto solo migliorare quello che già conoscevo avendo già una base”.
Che idea si è fatto del campionato italiano, visto che anche oggi in più partite il pronostico è stato sovvertito?
“Penso che sia uno dei campionati migliori d'Europa. Qui in italia il gioco è molto veloce, fisico e personalmente lo trovo un campionato molto affine alle mie caratteristiche. Un campionato molto difficile e competitivo in cui tutti possono vincere contro ogni avversario, non esistono partite semplici. Dunque, ogni giocatore deve sempre dare il massimo per aiutare la sua squadra a vincere. In più devo spendere una parola anche per la classe arbitrale italiana. Mi piace il metodo che hanno gli arbitri di gestire le partite, soprattutto nel modo di comunicare. Devo dire che mi hanno aiutato molto a diventare un giocatore migliore comunicando cosa sbagliavo. Ho tratto beneficio dal punto di vista anche tecnico per non commettere dei falli”.