Reyer. Candi: "Domenica ci attende Milano, una partita sempre affascinante"

24.10.2025 18:40 di  Alberto Bison   vedi letture
Reyer. Candi: "Domenica ci attende Milano, una partita sempre affascinante"

Domenica alle 16:00 la Reyer Venezia scende in campo al Forum di Assago per una grande classica della pallacanestro italiana. Nel match valido per il 4° turno di LBA. Come di consueto, oggi nel venerdì pre-partita la Reyer Venezia ha programmato la conferenza stampa di presentazione del match in cui hanno parlato con la stampa coach Neven Spahija e Leonardo Candi.

Le dichiarazioni di Leonardo Candi:

"Milano è sempre Milano, è sempre una partita difficile da affrontare perché giochiamo contro una squadra molto forte, molto attrezzata, che fa l'Eurolega come sempre. Quindi, sicuramente c'è lo stimolo magari per cercare di mettere, mettersi al loro livello e cercare di competere contro una squadra di Eurolega. Secondo me può essere uno stimolo in più per noi. Però dobbiamo continuare a cercare di migliorare e cercare di diminuire  sempre di più i nostri errori.  E cercare di continuare il nostro processo di crescita.
Ah, beh, sì, sicuramente Milano ha un roster con tantissimi giocatori di grandissima qualità ed esperienza e hanno cambiato tanto rispetto all'anno scorso, però comunque hanno aggiunto giocatori molto forti. Quindi, come ha detto il coach, bisogna essere preparati su quelli che sono i loro concetti, le loro cose che sanno fare e studiare bene le caratteristiche individuali di ogni giocatore, cercare di limitarli il più possibile e poi cercare di imporre il nostro gioco, come cerchiamo di fare sempre."

Hai detto squadra di Eurolega, loro, quindi atletismo, fisicità. Secondo te dove, quali le chiavi della partita di Milano?

"Ma, eh, eh, dove dobbiamo essere forti noi, cioè, nelle nostre cose. Sicuramente loro sono una squadra di talento, quindi cercare di limitarli difensivamente e questo ci potrebbe permettere di esaltare le nostre caratteristiche: correre in contropiede, riuscire a avere canestri facili e niente, poi loro, come abbiamo detto, hanno un roster veramente lungo. Quindi è complicato anche sapere che tipologia di avversari andremo ad affrontare e dovremo essere bravi anche a partita in corso ad allinearci a ad alcune situazioni strane. Però dobbiamo essere positivi, fiduciosi e e carichi, perché si può, cioè, si può vincere contro chiunque, ma allo stesso tempo si può perdere contro chiunque, quindi è una partita."

In quali aspetti la squadra deve ancora migliorare?

"Secondo me, stiamo già migliorando rispetto all'inizio del campionato, quindi vuol dire che comunque stiamo lavorando bene. Dobbiamo cercare di limitare alcuni errori che dipendono magari dalla dalla nostra concentrazione, dalla nostra attitudine in quel momento preciso della partita, che magari sono piccoli dettagli, che però alla fine fanno la differenza. E se riusciamo a limitare, diminuire questi errori, abbiamo fatto un passo ulteriormente in avanti e dobbiamo rimanere positivi, continuare, come ho detto, a lavorare, perché stiamo lavorando e rimanere in fiducia e fare le cose che il coach ci chiede di fare."

Ha avuto un impatto importantissimo uscendo dalla panchina, non sbagli un approccio, che sia uno. Te lo aspettavi un impatto del genere e, soprattutto, dove pensi, quale pensi sia la tua forza?

"Mah, eh allora, la mia forza, credo che tutti questi anni, che ormai sono, sono in Serie A, comunque ho accumulato abbastanza esperienza per cercare di rimanere sempre concentrato durante tutto l'arco della partita, anche se magari non gioco tanto. Quindi, questo mi permette in qualsiasi momento di di essere concentrato sul pezzo e cercare di fare quello che in quel momento c'è bisogno di fare. Poi non mi riesce sempre, perché non è facile, non è una cosa semplice, però io ci provo sempre a dare il massimo in campo. So che il coach ha fiducia di me e io di lui, qualsiasi cosa mi chieda: lavorando e conoscendoci sempre di più, sicuramente riusciremo a ad aumentare queste cose e a essere ancora più squadra, sotto tutti i punti di vista."

Come ti sei spiegato i due volti della partita in Romania della squadra tra i primi due quarti, e i secondi due quarti e supplementare?

"Mah, spiegato... Mi riallaccio a quello che ho detto all'inizio, nel senso che sicuramente il primo tempo abbiamo fatto tanti errori noi che potremmo evitare. Quindi, eh, se riusciamo a togliere questi errori e ad avere anche un impatto, sia il primo quintetto che il secondo quintetto, migliore, sicuramente la partita magari poteva prendere una piega diversa. Per me la situazione di mercoledì, dipende anche da noi, perché abbiamo  fatto alcuni errori che si possono evitare, soprattutto in trasferta. Non puoi concedere agli avversari cose facili o piccoli errori che gli danno la possibilità di accendersi, di entrare in partita, poi dopo riuscire a recuperare una partita in trasferta è più difficile rispetto in casa, dove siamo davanti al nostro pubblico.
Però comunque la reazione c'è stata, non abbiamo mollato, questa non è una cosa scontata, anzi, abbiamo fatto anche molto bene, perché comunque Cluj è un campo molto difficile. Per me era la prima volta che ci giocavo, però devo dire che hanno un pubblico rumoroso. È veramente un parquet, dove il fattore campo si sente. Intervistatore. Quindi, secondo me,ci va dato merito di questa cosa. Ma ma allo stesso tempo, come hai detto tu, dobbiamo migliorare su alcune cose e evitare di arrivare a quel punto."