Venezia, Sverko: "Mi sento un leader. L'obiettivo è la Serie A"

Intervenuto in conferenza stampa, ha parlato il difensore del Venezia, Marin Sverko. Di seguito le sue risposte alle domande poste dai giornalisti presenti in sala.
Come stai a livello fisico?
"Sto benissimo. Ho fatto tutti gli allenamenti nelle ultime 3-4 settimane e mi sento bene. Non ho dolore e penso di essere pronto a giocare 90' minuti ogni partita".
Nonostante la buona prestazione, nell'ultima partita non siete riusciti a portare a casa i tre punti: a freddo come analizzeresti la partita?
"Penso che abbiamo fatto una buona partita con la palla tra i piedi a partire da dopo i primi quindici minuti. Nei primi minuti non siamo entrati pronti come le partite precedenti, mentre dopo, con la palla, abbiamo giocato bene. Penso che forse manca l'ultimo pezzo del campo, nel quale dobbiamo migliorare a partire dall'allenamento. Difensivamente penso che anche lì abbiamo fatto un bel lavoro e loro hanno giocato solo palle lunghe, sebbene abbiamo preso un gol. Alla fine della partita ci sentivamo come se avessimo perso e questo è un segnale che la squadra voleva di più".
Quel di più è il gol?
"Sicuramente è il gol. Anche se il mio lavoro è non prendere il gol, anche lì dobbiamo alzare il livello. Nelle ultime partite non abbiamo preso gol, facendo tre partite con il clean sheet, ma il gol che abbiamo preso è stato troppo semplice. Succede, ma dobbiamo parlare dopo per non avere questa situazione e non prendere gol così, perché non abbiamo fatto una partita bellissima, ma avremmo meritato i tre punti".
Che problemi di natura fisica ti hanno bloccato negli ultimi mesi?
"Nell'ultima stagione ho avuto un pò di problemi con l'anca, ma abbiamo sistemato bene. Nella pre-season in estate ho avuto un problemino al ginocchio con il tendine e anche con questo adesso mi sento bene. Ora ci sono".
Quanto è brutto rimanere fuori a guardare i compagni?
"Bruttissimo, specialmente nell'ultimo anno quando sentivo che avrei potuto giocare e aiutare la squadra e non ero pronto a causa di un problemino che ho avuto due volte con il quale sono rientrato e poi sono dovuto tornare fuori. Per la testa è brutto".
Con il tuo rientro tra i titolari il Venezia ha ottenuto tre clean sheet: senti di aver dato quella sicurezza che forse stava mancando prima?
"Sono qua da tre anni e adesso conosco un pò il calcio italiano e la Serie B. Ho 27 anni e non sono giovane: ora posso aiutare con la mia esperienza per aiutare la squadra ha prendere più punti possibili".
TVS - Come ti trovi con mister Stroppa? Cosa chiede ai difensori?
"Mi piace perché fa giocare con la palla per un gioco dominante. Questo mi piace per il tipo di giocatore che sono. Ai difensori chiede di partecipare con la palla, di difendere alto, che accettiamo l'uomo contro uomo, facendo vedere che siamo forti in ogni duello sul campo. Alla fine, di partecipare giocando in avanti".
TVS - Hai un contratto in scadenza: ti piacerebbe continuare nel Venezia?
"Adesso sono qua e mi piace il Venezia, il club e tutto il resto. Non penso al prossimo anno. Il mio obiettivo è che andiamo in Serie A e poi vediamo cosa succede".
TVS - Oltre al miglioramento della condizione fisica, quanto è stato importante mister Stroppa per il tuo ritorno in pianta stabile nella squadra?
"Mi sento importante per questa squadra anche perché sono solo 3-4 giocatori sono qua da più tempo di me. Io mi sento un leader e devo essere un leader perché ho esperienza e gioco bene. Devo fare come un leader. Poi, non ci sono solo io e ci sono anche altri giocatori che sono qui da anni e sono importanti per la squadra anche per aiutare il mister dentro lo spogliatoio. Perché lì non c'è il mister, ma solo noi leader che dobbiamo aiutare tutti i giocatori a fare delle belle prestazioni dentro gli allenamenti e nelle partite".
TVS - Il Venezia in alcune partite ha costruito molto senza concretizzare tutta la la mole di gioco prodotta: secondo te, da difensore qual è la chiave per trovare il giusto equilibrio per subire pochi gol e segnare quei gol in più necessari per fare lo step definitivo a livello di qualità?
"E' difficile. Se vediamo anche chi ha giocato in attacco nell'ultima partita, Casas e Adorante, sono due giocatori che sono arrivati adesso in questa stagione. Abbiamo giocato solo otto partite: abbiamo giocato, ma non sono tante. Ci serve un pò di tempo per conoscerci dentro la squadra e sul campo, perché uno è arrivato dalla Juve Stabia e l'altro giocava in Spagna, che è un altro gioco. Anche noi giochiamo un nuovo gioco diverso da quello dello scorso anno. Ci serve un pò di tempo e penso che la qualità c'è. Alla fine, se ogni partita riescono a fare sempre un gol, tutto questo basterà".
Vi manca il successo fuori casa? Sentite l'esigenza di fare bottino pieno?
"Io non penso a queste statistiche. Io voglio vincere le partite e che siano in casa o fuori non mi interessa. Però è una statistica e non è bella. Dobbiamo vincere le partite anche fuori casa e questo è il problema di adesso".
Che squadra è la Carrarese?
"Contro di loro penso sarà una partita molto difficile. Hanno il campo artificiale, lo stadio piccolo e giocheranno bassi per aspettarci. Sarà difficile, ma noi siamo abituati ad avere la palla e, se noi faremo tutto giusto con i giusti tempi e con velocità, avremo le nostre occasioni".