Riflettori sulla nord: Arrivano i pisani!

27.09.2019 09:12 di Manuel Listuzzi   vedi letture
Riflettori sulla nord: Arrivano i pisani!

Arriva il Pisa.... Partiamo dai numeri a cui seguirà un pistolotto bello lungo visto la qualità e la storia della curva Pisana. Nelle ultime 18 stagioni Pisa ha disputato 1 anno in D contro i nostri 4, nessun anno in C2 contro i nostri 2, 14 anni in C1 contro i nostri 6, 3 anni in B contro i nostri 5 e nessun anno in A contro il nostro 1 anno. In questi 18 anni sono stati promossi 4 volte e retrocessi 2 volte subendo un fallimento. Piazza che ha toccato il minimo di presenza in C1 nel 10/11 arrivando 7° con 3.685 e punte massime in serie B annata 07/08 con 11.239 arrivando 6°. In questi 18 anni le nostre presenze sono state superiori alle loro per 1 stagione ed invece loro per 16 volte ci hanno battuto, non tengo conto dell'anno 09/10 quando il Pisa ha militato in D perchè non ho trovato le presenze medie. Il medione vedePisa a 5.929 ed il VeneziaMestre a 2.826...

Il tifo a Pisa prima degli anni 70 era come in tutti gli stadi spontaneo, batti piedi sui tubi innocenti (noi siamo rimasti ancora a quelli) e tifo vocale. Negli anni 70 come nelle altre piazze avviene il salto di qualità, quando il tifo si organizza e si vede la comparsa dei primi striscioni con la nascita nel 1975 degli "ULTRAS" che utilizzarono il  teschio come simbolo poi sostituito con il "Che" tra i primi in Italia, subito dopo nacquero gli "Angeli della Nord". Alla fine degli anni 70 sono diversi i gruppi che si affacciano nel panorama ultras a Pisa Boys, Commandos, Fedayn (che persero la pezza contro i pescaresi), Fighters, Panthers. Nel 1979 da una costola dei Fighters nasce un gruppo storico i RANGERS PISA tutt'oggi ancora attivo a Novembre compiono 40 anni (Auguri perché sono pochi i gruppi storici che hanno saputo passare le generazioni senza disintegrarsi per le inevitabili scissioni interne) che nel giro di poco tempo diventerà gruppo guida e portante per la Nord di Pisa cosa che continua ad essere. Anche i Rangers come i predecessori Ultras marchiano il gruppo con l'effige del Che rivendicando la visione a sinistra del gruppo.

L'anno prima il Pisa viene preso dal presidente Romeo Anconetani, figura quasi mitologica del calcio italiano; egli seppe costruire una squadra che raggiunse la serie A dalla serie C in 4 anni(1978-1982) riuscendo anche, escluse rarissime eccezioni, ad avere un rapporto sempre idilliaco con la tifoseria. Sono gli anni buoni per il tifo Italiano e di voglia di emergere anche a Pisa ce n'è molta così i Rangers arrivano ad una prima scissione nel 1984 che porta alla nascita di un nuovo gruppo anch'esso tutt'oggi attivo gli Sconvolts.

Nel 1985 c'è un altro gruppo tutt'oggi operativo per cui ho un debole visto il nome molto simile  al nostro ma in inglese nascono i Wanderers ossia Vagabbondi ma con una B sola, come simbolo usano un ragazzo di schiena  che cammina, capello lungo e fascetta alla Caniggia, con sacco a pelo sulle spalle e chitarra in mano.

In quegli anni ci sono trasferte oceaniche dei pisani 12.000 a Milano e di scontri con acerrimi nemici come i Viola i Doriani gli Hellas, Lucchesi, Ascolani, Spezzini e naturalmente Livornesi. Finiscono gli anni 80 e con l'ultima decade del 900 nascono gli Svitati ancora attivi. Stanno però per arrivare anni bui a Pisa e nel 1994 il Pisa viene cancellato dalla B e riparte dall'Eccellenza. Naturalmente la batosta riduce i numeri di tutti i gruppi della Nord ma la fame di Calcio a Pisa fa fare comunque presenze ben sopra le medie della categoria. Nel 97 il Pisa torna tra i professionisti in C2  e questo permette di tornare a fare i derby campanilistici nel 97 scontri a Pisa contro i Livornesi che si presentarono in 3.000 a fronte di 1.000 biglietti a disposizione. I pisani però si fecero trovare pronti con sottrazioni di alcuni striscioni Labronici esposti nel secondo tempo. Purtroppo però per Pisa il 900 si chiude nel peggiore dei modi è il 1999 quando si gioca il derby Spezia Pisa, il Pisa andava a gonfie vele nel campionato di serie C1, e così moltissimi pisani si recarono allo stadio "Picco" di La Spezia per assistere all'incontro di campionato; per 'controllare' al meglio i pisani, considerati i non troppo amichevoli rapporti tra le due tifoserie, la questura aveva optato per lo scambio di settori: agli aquilotti era stata assegnata la gradinata mentre ai pisani la curva spezzina, scelta probabilmente non troppo felice. Agli spezzini non era stato effettuato un controllo eccessivamente solerte, cosicché già dopo cinque minuti dal fischio d'inizio l'incontro era stato sospeso poiché il guardalinee al di sotto della gradinata era stato colpito con un rotolo di carta igienica e sugli spalti si registrarono disordini degli Spezzini per riappropriarsi del loro settore. Trascorso qualche minuto dalla sospensione, Maurizio Alberti, ragazzo appartenente ai RANGERS, si sentì male al punto da svenire, ma i soccorsi furono lenti e così arrivò in ospedale di La Spezia in coma. Dopo qualche speranza iniziale, poi svanita, ed in seguito al trasferimento nell'ospedale pisano, Maurizio morì, dopo 16 lunghi giorni di agonia all'ospedale e la curva venne intitolata a lui. Da allora i Pisani portano con loro la pezza "Mau Ovunque" ed organizzano tutti gli anni un torneo molto sentito e partecipato per ricordarlo.

Gli anni 2000 sono caratterizzati da 8 anni di serie C, sempre con ottime presenze che culminano con la salita in serie B ed il secondo fallimento del Pisa che porta con se il solito sconforto per questo calcio così malato. Si riparte dalla D ma nel frattempo arriva la tessera del tifoso che spacca un po' la tifoseria tra curva e resto dello stadio. La curva intraprende una battaglia molto dura, ritira tutti gli striscioni storici che non possono più entrare ancora oggi non vengono esposti e nemmeno rifatti con i materiali "autorizzati" di sciuro i pisani portano sempre con loro la pezza per Mau. La battaglia contro la tessere inizia nel 2010 con un episodio durante un Ternana Pisa, trasferta vietata ai non tesserati, un gruppo di pisani parte ugualmente per Terni, assalta il bar dei ternani e ritorna a Pisa per dimostrare che la tessere non li ferma, il risultato però è di 17 Daspo. Seguono 6 anni di serie C che culminano nella promozione in B che si apre però con il pugno di ferro delle Fdo nei confronti dei pisani per i fatti di un Pisa Brescia giocata a Empoli per problemi all'Arena Garibaldi, durante il prepartita mentre i Pisani si stavano recando nel settore a loro destinato vengono fatti passare 3 pullman di Bresciani nella stessa via, come potete immaginare scatta la bagarre, morale 87 Daspo per 8 anni che si fanno ben sentire anche in una curva numerosa come quella Pisana. Segue la retrocessione e due anni di C conclusi lo scorso anno con la vittoria ai play off contro la Triestina con al seguito 4.000 tifosi Toscani.

Gemellaggi: Carrarese, Viareggio, Karlsrhue, Sturm Graz, Ambrit-Piotta (hockey ghiaccio), buoni rapporti con Cosenza, Salerno, Reggiana, Vicenza, Genoa.

Rivalità: quella più campanilistica ovviamente Livorno, quella più violenta forse contro i Viola, altre sono Lucchese, Spezia, Sampdoria, Torino, Napoli, Spal, Varese, Padova, Ascoli, Verona, Como, Arezzo, Empoli e Modena.

Note di colore: Il Pisa è l’unico club italiano ad aver vinto per due volte la Mitropa Cup nella versione delle vincitrici delle seconde serie Nazionali (’86 e ’88).

Bookmaker 2,40 Vittoria VeneziaMestre 3,05 Pareggio 3,15 Vittoria Pisa...

VeneziaMestre molto più di un amore!

A cura di Stefano Mazzocca

Fonti di "Pianeta Empoli"