Magic Johnsen, l’anno (o i quattro mesi) della verità: ora o mai più

08.09.2023 16:00 di Davide Turco   vedi letture
Magic Johnsen, l’anno (o i quattro mesi) della verità: ora o mai più

Che Johnsen non faccia della continuità la sua dote principale lo sapevamo, ma l’abilità con cui questo giocatore ci fa innamorare di lui e allo stesso sbattere la testa contro un muro è decisamente innata. Ma non siamo gli unici. Anche Zanetti era consapevole del suo talento, vedendolo però neutralizzato a cadenza regolare con prestazioni incolore. Stesso discorso per Vanoli, che non ha mai avuto problemi nell’ammettere che Dennis è il giocatore che più lo fa dannare. “Ogni volta che vedo Johnsen picchio la testa contro il muro” sono sue testuali parole quando gli si chiede di lui. Un talento che tutti sanno essere “Magic” ma che puntualmente manca l’appuntamento con il salto di qualità.

Finito ai margini della rosa nel difficile periodo Javorcic, Vanoli ha saputo lavorare sul norvegese dandogli fiducia come spalla di Pohjanpalo ed insegnandogli che in assenza di reti segnate può farle segnare agli altri. Tante delle 19 reti segnate dal bomber finlandese nell’era Vanoli sono infatti da attribuire anche a Magic. Nonostante ciò, anche con Vanoli continua ad alternare prestazioni eccellenti con altre in cui non gli riesce quasi nulla. 

In un’epoca in cui “ristrutturazione economica” sono le parole più usate dal DS Antonelli, anche per Jonhsen dopo tre anni è arrivato quindi il momento della verità. “Johnsen deve prendersi delle responsabilità per fare vedere chi è, sono convinto che ci arriverà, però magari per arrivarci a volte bisogna cambiare aria” suonano molto come un ultimatum da parte di Vanoli per un giocatore che è decisamente arrivato al momento decisivo. 

Nella prima partita con il Como ci aveva fatto rinnamorare di quella sua chioma bionda, con tocchi sublimi, presenza a tuttocampo, rientri difensivi e assist al bacio. “È tornato Magic”, abbiamo pensato tutti, ed invece proprio come per magia nelle successive due partite non incide quasi per nulla, nonostante rimanga comunque utilissimo in fase di ripiegamento. Il culmine lo raggiunge però nella partita con il Cittadella: entra al 61’ per spaccare la partita, ma il risultato è tutt'altro, con leggerezza Dennis perde 2-3 palloni buttando al vento diverse occasioni in contropiede e irritando non poco il mister in panchina. 

Lo stesso Vanoli ha bloccato la sua cessione al Valladolid, nonostante fosse tutto apparecchiato. Forse per dare un ultimo anno o magari anche solo qualche altro mese al talento di Dennis per sbocciare. Perché con tutto quello che Venezia lo ha aspettato, veder sbocciare il suo talento fuori dalla laguna sarebbe un peccato enorme. Ma il tempo sta decisamente per scadere e Dennis deve dimostrare di essere davvero Magic. Ora o mai più.