Reyer, Spahija: "Giusto mix tra giovani ed esperienza, scelti giocatori duttili"
Coach Neven Spahija ha parlato quest'oggi nella conferenza stampa congiunta insieme al presidente Federico Casarin per presentare la nuova stagione in casa Reyer Venezia. Queste le sue parole.
Si apre la nuova stagione:
“Sono molto contento di essere di nuovo qui, questa è la mia prima stagione qui alla Reyer in cui parto dall’inizio, come sempre ho tanta voglia di lavorare. Sono preparato anche per la responsabilità data dal fatto che i giocatori ora li ho scelti io”.
Il nuovo roster:
“Abbiamo cambiato sette giocatori, siamo un po’ più giovani, ma ci dev’essere equilibrio tra gioventù ed esperienza, penso che lo abbiamo fatto. I risultati sono responsabilità mia, per amalgamare la squadra però c’è tutto lo staff della Reyer che mi ha aiutato, il nostro reparto scouting ha fatto un capolavoro, penso abbia fatto scelte giuste per me e per il mio staff. Questa squadra ora ha un po’ più di atletismo ma non è priva d’esperienza. Davide Casarin è rientrato dopo una stagione in Serie A, quindi non si può dire che siamo senza esperienza soprattutto quando hai in roster ragazzi come Spissu o Tessitori. Lo stile di gioco sarà lo stesso, ma dobbiamo alzare di uno o due gradi il valore della difesa, siamo stati la squadra con meno palle rubate, significa che non siamo stati aggressivi. Ai playoff non abbiamo controllato i rimbalzi difensivi, abbiamo perso tante opportunità per correre. La mentalità di questa squadra deve partire da una difesa più forte”.
Tanti giocatori duttili:
“In tutta la mia carriera ho trovato giocatori capaci di giocare in più ruoli ed è stata la scelta anche per quest’anno”.
Cosa può dare Caboclo in più di Watt?
“Watt è uno dei giocatori migliori che ho avuto in carriera nel gioco in post basso, è difficile da fermare, questo per esempio Caboclo non c’è l’ha, può giocare lì ma non ha molto gioco in post basso. Sa giocare molto bene in area, penso abbia due stoppate per gara, rimbalzista, sa aprire il campo, corre come una guardia, ha anche tiro da tre. È un po’ più completo, Bruno penso sia uno dei giocatori che abbiamo rubato dal mercato, ha firmato per noi tra i primi, se aspettavamo trovava sicuramente una squadra di Eurolega o da NBA. Gli ho spiegato il nostro progetto e lui ha detto sì”.
Brown come si integra con De Nicolao e Spissu?
“Brown è uno di quelli che definiamo combo, può giocare sia da 1 che da 2, un buon difensore, quindi ognuno può giocare con ognuno, questa è l’idea. Penso sia un giocatore che non ha un solo ruolo vero. L’anno scorso ho parlato con voi di sizes, questo è un problema quando hai Spissu, De Nicolao, scegliere una terza point guard piccola non è facile. Spissu poi ogni giorno gioca come 1 e fa tanti assist, quindi con questi tre mi trovo bene”.