Ternana-Venezia 0-1: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

La rubrica dedicata ai Top&Flop delle partite del Venezia: gli arancioneroverdi vincono di misura un match rivelatosi più complicato del previsto
05.11.2023 08:00 di  Flavio Zane   vedi letture
Ternana-Venezia 0-1: TOP&FLOP degli arancioneroverdi

La seconda in classifica ospite della penultima: una sorta di vice testa coda. Una partita sulla carta agevole ma, appunto, solo sulla carta. Perché ogni partita fa storia a sé e quella dello stadio Liberati tra Ternana e Venezia ne è stata a lunghi tratti la dimostrazione. Dopo un primo tempo di dominio, almeno territoriale, da parte della banda Vanoli (non prima della consueta palla gol per gli avversari poco dopo il fischio d'inizio), il canovaccio della gara è ampiamente mutato.

Di fronte all'imprecisione del Venezia, specialmente nei passaggi, la Ternana ha preso coraggio, spaventando Bertinato in più di qualche occasione. E' bastata però una fiammata di Busio, preceduta da un colpo di genio di Johnsen, a permettere di portare a casa il bottino pieno e regalare il 2° posto in solitaria agli arancioneroverdi.

TOP

3) CANDELA

In un match dove l'errore nel passaggio l'ha fatta fastidiosamente da padrone, a elevarsi un pò dallo spartito c'è sicuramente il terzino destro del Venezia. Con Sverko sulla sinistra, i compiti di spinta sono essenzialmente affidati a lui e Candela recita discretamente il suo copione. Nel primo tempo serve due palloni taglienti molto simili al limite dell'area, ma a simil modo Pohjanpalo prima e Pierini poi gli sparacchiano male, vanificando lo sforzo. Nel secondo tempo si procura una punizione dal limite che viene gestita nel peggiore dei modi dagli arancioneroverdi.

2) JOHNSEN

Entra subito a inizio ripresa al posto di Lella con il compito di mischiare le carte. Cerca qualche sortita e qualche fallo, ma per gli arbitri il suo nome è scritto a lettere cubitali nella lista dei cattivi per il quale non far mai uso del fischietto. Gioca probabilmente meno palloni del suo solito ma il tocco sul gol è quella magia che serviva dannatamente al Venezia: stop perfetto su uno spiovente di Tessmann, finta verso l'interno, passaggio no look alla sinistra per Busio e la vittoria è servita.

1) BUSIO

Dentro a una partita dai contenuti tecnici davvero modesti, a distinguersi è certamente Gianluca Busio. Non solo il gol vittoria, fondamentale per le aspirazioni del Venezia quanto di pregevole fattura e intelligenza tattica, ma anche una prestazione estranea ai tanti errori che hanno visto malgrado protagonisti molti giocatori.

Di fronte a una persistente tendenza alla sbaglio dei suoi compagni, l'americano ha la bravura e la pazienza di rimanere sul pezzo fino a sfruttare su inserimento l'occasione giusta e determinare così come con il Parma. Nel primo tempo Busio aveva eseguito in un altra sortita offensiva lo stesso movimento ma in quel caso Pohjanpalo ha preferito spostare il pallone verso l'esterno e tentare una conclusione poi deviata in angolo. Non è successo due volte con Johnsen per la rete che vale il suo secondo gol stagione, uno più pesante dell'altro.

FLOP

3) POHJANPALO

Il finlandese prosegue ancora il suo periodo opaco. Ci sono molte attenuanti alla prestazione dell'attaccante arancioneroverde a cui l'impegno non manca, così come un gioco sempre al servizio dei compagni. Pohjanpalo stesso però finisce nel calderone di frettolosa imprecisione nel quale sono immersi molti dei suoi compagni. Inoltre, rifinisce male alcune seppur non clamorose occasioni, specialmente nel primo tempo, risultando meno glaciale del suo solito. La sensazione è quella che il Venezia debba ancora trovare il modo migliore di mandare in porta il suo bomber in questa annata.

2) LELLA

Se in altre occasioni Lella non si era distinto per un tocco delicato e puntualità nei passaggi, non si può dire che con la Ternana questi abbia invertito la rotta. Anzi, a eccezione di un bel movimento in occasione dell'assist di Candela per Pohjanpalo nel primo tempo, sono pochissime le giocate riuscitegli nei primi 45' minuti di gara.

Non a caso, mister Vanoli decide di sacrificarlo per fare spazio all'imprevedibilità di Johnsen subito a inizio ripresa: in realtà, la situazione generale non è che cambi di molto e forse il Venezia risulterà meno legato di prima nella manovra. Qualcosa di più invece succede a livello di pericolosità, appunto ciò che era troppo mancato nella prima frazione. A peggiorare una prestazione già di per sé non brillante è poi la non marcatura su Diakitè in occasione del calcio d'angolo di fine primo tempo, con il difensore lasciato colpevolmente solo a battere ma, per fortuna degli arancioneroverdi, fuori misura.

1) SVERKO

Pronti via il Venezia ha una sorta di dejavu con la Ternana subito pericolosa così come il Pisa nell'impegno precedente. Sverko si dimentica Raimondo che fortunatamente riesce solo a svirgolare pur costringendo Altare al quasi autogol. Nonostante questo, in difesa il croato da comunque il meglio di sé, mentre risulta nullo, come spesso accade, in fase di spinta e tendendo quasi sempre al contenimento. Sono tantissimi i passaggi frettolosamente serviti sulle gambe degli avversari, mentre le rarissime volte che partecipa alla manovra sulla trequarti avversaria lo fa dispensando servizi per i compagni palesemente alla cieca. Un pò poco per un terzino di una squadra di altissima Serie B.