Vanoli: "La squadra deve far capire ai tifosi che in campo sputiamo tutto"

08.11.2022 21:45 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Vanoli: "La squadra deve far capire ai tifosi che in campo sputiamo tutto"

Il neo tecnico del Venezia Paolo Vanoli ha parlato durante la sua conferenza stampa (rileggila qui) anche di come riportare i tifosi al Penzo e di come riavvicinarli alla squadra: “Noi dobbiamo essere bravi in questo. Nel calcio penso che l’aspetto importante siano i tifosi. La squadra deve far capire ai tifosi che in campo sputiamo tutto. I tifosi, in questo momento, sono arrabbiati perché non sembra che la squadra dia tutto. Noi abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Questo è un nostro obiettivo, stimolare la gente che ha voglia di venire al Penzo. Il mio compito con questi giocatori è far vedere che daremo tutto in campo.  I tifosi sono stati sempre un’arma in più. Un altro dato incredibile è che questa squadra non fa punti in casa. Ci sono tante cose, noi dobbiamo essere bravi a fare un passo alla volta. Dalla prossima gara solo punti importanti. Ahimè tutti i prossimi punti diventano importanti. Questa squadra deve vincere con la Reggina? Il Venezia deve dimostrare di poter diventare squadra. In questo momento mi aspetto una crescita. Poi normale che lotteremo per i tre punti. Ma secondo me questa squadra ha una rosa che ha giocatori che possono cambiarla la partita, però chi sta fuori deve avere la stessa mentalità degli altri per potersi giocare il posto. Il posto non è assicurato. Vedo invece un po’ che chi è sceso dalla Serie A sente di avere il posto assicurato. Non è così, bisogna girare pagina. Allora anch’io per quanto fatto allo Spartak meritavo una Serie A, ma se pensassi questo non sarei venuto qua. Oggi so benissimo qual è la mia sfida, i giocatori lo devono sapere, con la società ho parlato chiaro. Non guardo al mercato di gennaio, perché non posso guardarlo. Poi dopo… sicuramente c’è quello che ho detto ai giocatori, bisogna diventare uomini, se a qualcuno non gli sta bene che bussino e mi dicano che qua non ci vogliono più stare, la società è pronta. Bisogna essere uomini. Prima di guardare il lato tecnico bisogna guardare la mentalità. Questo è il discorso su cui ci siamo dilungati. E’ un percorso. Anche allo Spartak l’ho detto, è un percorso di mentalità. Come successo all’Inter, quando vinci arriva l’autostima. Il campionato di Serie B, soprattutto quest’anno, è veramente difficile, d’alta qualità, con ottimi allenatori. Anche per quello sono felice. Contro la Reggina troveremo un grande allenatore, che qua ha fatto grandi cose e che al Milan fu un esempio, perché poi scese in C per venire a Venezia. Quando vedo queste cose qua mi levo il cappello. Ringrazio la società per questa opportunità. Qualcosa all’estero l’ho dimostrata, ma devo dimostrare ancora tanto, quindi tiriamoci su le maniche. Per i giocatori dovrà essere lo stesso”.