Venezia, il Pagellone di fine stagione: Antonelli preciso, Vanoli valore aggiunto

10.06.2024 16:30 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia, il Pagellone di fine stagione: Antonelli preciso, Vanoli valore aggiunto
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La stagione è terminata e, in attesa di capire quali saranno i piani del Venezia per la prossima Serie A, è tempo di pagellone finale con i voti per tutti i calciatori che hanno fatto parte di questa stagione 2023/2024 degli arancioneroverdi. Si chiude con allenatore e direttore sportivo.

Antonelli 8 - Un'altra sessione di mercato difficile per il direttore. Quanto fatto a gennaio infatti è complicato da riconfermare, deve cambiare nuovamente la difesa vista l'impossibilità di trattenere Carboni e il prezzo troppo alto stabilito per Hristov. Con tanta pazienza alla fine regala a Vanoli colpi fondamentali per alzare ulteriormente il livello. Porta in laguna un difensore del calibro di Altare e regala un pezzo da novanta in attacco come Gytkjaer senza avere budget. La scommessa Dembele alla fine paga, non quella fatta su Olivieri, unico colpo dal quale forse ci si aspettava effettivamente qualcosina di più. Il caso Johnsen poteva a livello di comunicazione essere gestito meglio e rappresenta l'unica reale macchia della stagione.

Vanoli 9 - Mettiamo da parte il modo abbastanza goffo con il quale sta gestendo il suo passaggio al Torino, la valutazione va ovviamente al lavoro svolto sul campo in questa stagione che ha portato alla promozione. Rivitalizza giocatori che sembravano ormai destinati a lasciare Venezia, Tessmann l'esempio più lampante, con Tanner che alza ulteriormente il livello quest'anno. Per non parlare di Busio, seconda scelta anche in chiusura di stagione passata e oggi pezzo cruciale per la Serie A. Cambia modulo causa rivoluzione in difesa, poi torna a tre dopo la cessione di Johnsen e il ritorno di tutti gli effettivi, alzando ulteriormente il livello. L'anno scorso l'accusa era di essere Pohjanpalo dipendenti, quest'anno segnano praticamente tutti e a più riprese. Meglio di così era difficile da fare, anche se in alcune circostanze la lettura delle partite poteva essere ancora di più alto livello, ma anche i migliori talvolta commettono errori.