Venezia, Zampano: "Auguro a Pohjanpalo di vincere il titolo di capocannoniere"
Riguarda la diretta con ospite Francesco Zampano a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=1pDwPh_RNgY
Durante l'intervista realizzata durante il nostro Talk Show settimanale, Francesco Zampano ha parlato anche di Pohjanpalo. Il bomber finlandese sta stupendo tutta Italia a suon di gol in Serie B, l'anno scorso solo Lapadula riuscì a fare di meglio e quest'anno il finlandese è il candidato principale al titolo di capocannoniere: “Joel è forte, è nel pieno della sua maturità, in passato senza infortuni poteva arrivare in altre squadre, quest’anno sta facendo molto bene. Secondo me può dare il meglio con due punte, a inizio anno ha segnato un po’ meno quando giocavamo con il 4-3-3 ma è veramente forte, spero vinca il titolo di capocannoniere e che ci porti in Serie A, chissà magari poi ci farà un regalo per avergli fatto vincere il titolo (ride ndr). Si vede che ha qualità, ha quasi eguagliato i gol dell’anno scorso, non tiriamogliela ma speriamo ci faccia vincere ancora tante partite con i suoi gol. Poi è una persona veramente buonissima, come tutti gli altri stranieri in squadra, non c’è invidia, Gytkjaer per esempio non gioca ma non tiene il muso, entra e segna, ci diamo la mano tutti quanti, anche i giovani hanno imparato, questo step ormai lo abbiamo superato. Quanti altri attaccanti hanno lo score di Gytkjaer da subentrato? Altri magari più giovani mettono il muso e si allenano male, questi invece sono gli esempi da seguire. Come Modolo, non gioca mai ma è sempre in campo con il sorriso e un ragazzino lo vede, ma come anche Cheryshev, non gioca mai e viene sempre col sorriso allenandosi al massimo, mai vista una cosa del genere, ha fatto gol ai Mondiali, è uno dei giocatori con la storia più importante nella nostra rosa, Villarreal, Real Madrid, Valencia, ha giocato con campioni, viene qua, non gioca ed è sempre con il sorriso, mai vista una cosa del genere, fa capire anche com’è il giocatore importante. La gente poi magari non capisce, ma la squadra è tutti, non solo l’undici che scende in campo, ma è da Pohjanpalo a Modolo o Cheryshev che anche non giocando fanno un gruppo unito clamoroso”.