Javorcic: "Viviamo un momento di difficoltà, credo però profondamente nel progetto e i ragazzi hanno voglia di fare meglio. Out altri tre"

16.09.2022 15:06 di Davide Marchiol Twitter:    vedi letture
Fonte: Giuseppe Malaguti, trascrizione a cura di Davide Marchiol
Javorcic: "Viviamo un momento di difficoltà, credo però profondamente nel progetto e i ragazzi hanno voglia di fare meglio. Out altri tre"
© foto di Jure Šadl

Mister Ivan Javorcic ha presentato in conferenza stampa la gara del Venezia di domani contro il Pisa. Queste le sue dichiarazioni.

TVS Giuseppe Malaguti – Il morale della squadra dopo due sconfitte consecutive?

“Ci siamo allenati bene, abbiamo voglia di ripartire. E’ un momento di difficoltà e c’è voglia di fare meglio, poi la partita non puoi sapere come andrà, ma la settimana è stata giusta nella gestione delle problematiche che abbiamo”.

Ti fa impressione che si parli di scontro salvezza con il Pisa già alla sesta giornata?

“Fa parte della non cultura che c’è intorno al gioco del calcio, a me non fa nessuna pressione, sono mentalizzato da questo punto di vista. Sono qua per fare il bene della squadra e costruire una filosofia del lavoro. Cerco di parlare il meno possibile perché solo attraverso i fatti puoi avere un certo tipo di credibilità e so le difficoltà che abbiamo vissuto. La mia unica idea è di aiutare a fare meglio la squadra in un percorso che sapevo difficile fin dall’inizio”.

Infermeria?

“Joronen non ci sarà, si sono fermati anche Cuisance e Connolly, poi deciderò domani su Crnigoj e Haps che hanno fatto un allenamento solo. Busio è recuperato, si è allenato tutta la settimana. Sarà un’opportunità per altri, i momenti di difficoltà sono sempre utili per apprendere. Non so ancora se tutti gli infortunati siano recuperabili post sosta, per me è ancora una cosa lontana”.

TVS Giuseppe Malaguti – Cheryshev è già in grado di giocare dal primo minuto? Come sta?

“Sta sempre meglio ma non ha ancora le basi per partire dal primo minuto. Ovviamente per le qualità che ha c’è voglia di vederlo in campo, ma sta continuando il suo percorso individuale per tornare al top della forma. Nella scorsa partita ha fatto venti minuti, questa settimana l’ha fatta a piena regime, bisogna avere pazienza”.

Cosa dà sicurezze su questa squadra? Novakovich come ha lavorato in settimana?

“Quello che mi fa stare tranquillo è il percorso, ciò che facciamo nel quotidiano. Siamo una squadra che sta nascendo, ciò che stiamo facendo nel quotidiano probabilmente ancora non si vede, è un lavoro però molto profondo, di educazione, cultura. Credo profondamente in questo progetto e nei ragazzi, acquisita una certa mentalità possiamo diventare una squadra forte. In questo momento stiamo anche gestendo molte difficoltà oggettive di organico perché passiamo poco tempo a lavorare su determinate cose perché c’è sempre qualche acciacco, qualche infortunio anche assurdo frutto di contusioni. Ne abbiamo tanti e questo influenza la squadra. Novakovich l’ho visto bene, contro la Spal si è costruito tre occasioni, poi sappiamo che i giocatori passano anche loro i loro momenti. In questo momento non sono preoccupato perché la squadra costruisce occasioni. Siamo tra le squadre che costruiscono di più, ma tra quelle che finalizzano di meno. Novakovich e Pohjanpalo devono ancora crescere, così come qualche ragazzo dietro di loro. Fa parte del percorso”.

Sarà un Venezia più vicino tatticamente a quanto visto nel primo tempo con la Spal o a quanto visto nel secondo?

“Abbiamo lavorato su entrambe le situazioni tattiche, sappiamo quale sia il momento, ci abbiamo lavorato come nelle ultime settimane in base anche della disponibilità dei giocatori. Più che un discorso tattico è un discorso di gestione delle risorse. Ogni settimana la situazione cambia e ultimamente è in peggioramento, si cerca dunque di proporre il meglio con le risorse a disposizione”.

Il Pisa sta vivendo un momento di difficoltà:

“Il calcio è un animale strano, chi lo conosce bene dall’interno sa pesare questo tipo di situazione e sa capire il percorso anche degli altri. Arrivare in finale e perderla può portare a un contraccolpo dal punto di vista psicologico, poi hanno cambiato parecchio. Non è semplice il momento per loro come per noi. Il campionato, in questo momento, sta mandando messaggi sullo stato d’animo delle squadre. Qualcuno è più pronto e qualcuno invece deve fare un percorso per uscire fuori più alla distanza. La comunicazione con la società è stata normale, ci siamo confrontati sulle problematiche e stiamo cercando di dare una direzione in questo momento non semplice. Queste difficoltà personalmente mi piacciono, le vedo sempre come un’opportunità di crescita personale. Credo profondamente in questa squadra e in questi ragazzi, so che possono uscirne. E’ un momento di difficoltà che può renderci più resilienti. Però dobbiamo uscire dalle difficoltà con i fatti, è un momento in cui bisogna parlare il meno possibile ed essere concentrati il più possibile sul campo, sul lavoro e sulle prestazioni”.