Venezia, Stroppa: "Bari piazza importante. Portiere titolare? C'è Stankovic"

23.08.2025 14:16 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia, Stroppa: "Bari piazza importante. Portiere titolare? C'è Stankovic"

Alla vigilia della prima sfida di Serie B della stagione contro il Bari, è intervenuto in conferenza stampa l'allenatore del Venezia, Giovanni Stroppa. Di seguito le sue risposte alle domande dei giornalisti presenti in sala.

Come sta la squadra? Sono tutti a disposizione?

"Gli assenti e i presenti gli vedrete direttamente tra i convocati. Gli infortunati di lunga degenza non sono ancora recuperati. C'è qualche defezione dell'ultima ora".

Come si affronta il Bari dal punto di vista tattico e dell'atteggiamento?

"E' una squadra che come noi vuole essere protagonista nel campionato. E' sempre il periodo in cui affronti una squadra che fa la differenza; non tanto il blasone, figurine o nubi che compongono le squadre stesse. L'inizio del campionato è difficoltoso per tutti:si può incontrare qualsiasi squadra e avere delle difficoltà. Vediamo a che punto siamo domani. Arriviamo da una prestazione che, in un certo senso, oggi mi dispiace perché bisogna riconfermarsi. Reputo la prestazione calcio di Agosto. So che abbiamo fatto una prestazione importante ed esaltante, esaltando anche i tifosi, e di questo sono veramente contento. Ha dato consapevolezza alla squadra, ma quello che abbiamo fatto la settimana scorsa non conta nulla. Da domani inizia il campionato e voglio vedere a che punto siamo. Dobbiamo iniziare al meglio a livello di prestazioni".

Volete fare un reset totale tra Coppa Italia e campionato?

"Assolutamente sì. Dobbiamo mettere più conoscenze possibili a quello che potrebbe essere il nostro percorso tecnico e tattico, oltretutto anche di condizione fisica. La squadra si allena molto bene: parlavo di difficoltà oggettive prima della partita contro il Mantova perché non avevamo avuto modo di lavorare con qualcuno in certi ruoli specifici, diciamo che abbiamo messo più gente questa settimana. Gente nuova con il quale abbiamo anche con loro ripetuto molto volte cose che dobbiamo saper fare. Domani è un avversario davvero importante e mi auguro di partire con il piede giusto".

Domani avrai a disposizione Oristanio e Nicolussi Caviglia?

"Lo vedrete domani".

Rivedremo lo stesso undici sceso in campo contro il Mantova?

"La prestazione della settimana scorsa è stata importante. I nuovi che sono arrivati si devono inserire. C'è un vantaggio di chi sta qui dall'inizio, che è quello di avere la capacità di fare le cose al meglio. Forse, per alcune defezioni dell'ultimo momento, potremo cambiare qualcosa, ma lo vedrete domani".

TVS - Gli ultimi tre arrivati sono già pronti a partire da titolari?

"Stanno bene e sono a disposizione".

TVS - L'atteggiamento del Venezia in campo sarà come quello visto contro il Mantova o dipenderà, partita per partita, dall'avversario?

"Non voglio sembrare presuntuoso, ma noi siamo questi e lo saremo anche di fronte alle sconfitte o prestazioni meno convincenti. E' sempre stato il nostro modo di fare calcio e mi auguro anche di portarlo al Venezia. Faccio una premessa: senza i giocatori forti non si va da nessuna parte e non si riescono ad esaltare le idee. Detto questo, sicuramente con il Mantova abbiamo fatto una partita di livello. Troveremo squadre che ci metteranno in difficoltà, troveremo delle soluzioni diverse nel momento in cui avremo delle difficoltà, però lo spartito teoricamente dovrebbe essere questo".

Considerando le amichevoli estive e la partita con il Mantova, avete trovato due difensori centrali che sono più pericolosi degli attaccanti sulle palle inattive?

"Abbiamo centimetri e cerchiamo di sfruttarli. Non ci si inventa niente, in un certo senso, ma si cerca di sfruttare le qualità all'interno della squadra che ci sono. Che sia un calcio diretto o una combinazione. Si lavora per questo, ma non è una cosa mia. Troviamo degli allenatori talmente preparati che anche nelle palle inattive possono metterti in difficoltà".

In porta ci sarà la conferma di Plizzari o torna Stankovic?

"Gioca Stankovic"

TVS - Il Bari ha cambiato allenatore e dodici giocatori: che tipo di squadra si aspetta e che insidie presenta questa partita?

"L'allenatore lo stimo tantissimo. L'anno scorso ha fatto un campionato importantissimo al Catanzaro. Il Bari è una piazza importante, con delle aspettative come le abbiamo noi. Ha giocatori importanti, ha uno spartito, ma è la prima di campionato. Posso parlare del Bari come del Venezia: la prima di campionato ha mille incognite, una condizione tecnica o fisica non ancora al meglio. Vedremo strada facendo a che punto sarà il Bari e a quale sarà il Venezia".

Il Venezia è considerata una delle squadre candidate a una stagione da protagonista e per la prossima partita è previsto un pubblico numeroso ad assistere alla partita: tutto ciò è una responsabilità che vi pesa?

"Personalmente posso dire di no. Posso dire che la mia aspettativa di vita calcistica è di partita in partita. C'è sempre l'ambizione di essere protagonisti. Non vado ad aggiungere altro che il volere le cose. Poi, può succedere anche di non riuscirci, ma noi dobbiamo avere la consapevolezza di quello che siamo e andare in campo a testa bassa. Faccio un discorso molto pratico: prima bisogna pensare a fare le cose di duello e poi penseremo alle qualità tecniche".

In una griglia ideale di Serie B, che valutazioni faresti?

"Oggi siamo tutti in pole position. Non c'è una squadra che emerge. Potrei risultare banale, ma la Serie B è difficilissima . Ci possono essere delle sorprese, delle situazioni che magari non sono in linea con quelle che possono essere le aspettative, ma l'importante è che mettiamo del merito e poi vediamo che succede".

Hai dovuto lavorare sulla squadra sul piano mentale per quanto riguarda il fatto che una squadra che retrocede può avere più difficoltà ad affrontare la Serie B?

"E' un aspetto importante e a volte condizionante. Ho avuto esperienze di spogliatoi che sono retrocessi nella stagione precedente: c'è voluto un pò di tempo per rimetterli in carreggiata e rimotivare quelle che sono le aspettative personali, soprattutto di gestione quotidiana. Quello che ho trovato sin qui sono invece tante sfumature positive. La squadra mi piace e mi piacciono i ragazzi nel quotidiano. Quello che mi danno in allenamento è una soddisfazione per poterli allenare. Poi, di fronte a quello che uno vuole fare ci sono le sconfitte e le vittorie. Sinceramente non mi interessano: mi interessa la prestazione e che un ragazzo dia il 100% e il resto posso darlo io".

Le squadre in Serie B con il quale in passato si è tolto le maggiori soddisfazioni sono inferiori a questo Venezia?

"A questo posso rispondere soltanto a Maggio. Siccome lavoro per migliorare i ragazzi, ho avuto la fortuna, al di là dei risultati, di ritrovare a Maggio squadre migliorate e valorizzate rispetto a Luglio quando ho cominciato il percorso con le squadre stesse. Mi auguro che succeda anche con il Venezia".