Pordenone-Venezia, TOP&FLOP, Mazzocchi pilastro, Crnigoj dov'è?

17.01.2021 15:35 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Pordenone-Venezia, TOP&FLOP, Mazzocchi pilastro, Crnigoj dov'è?

TOP

1. Mazzocchi, cuore oltre l'ostacolo. Il terzino destro contro il Pordenone conferma la sua importanza per questo Venezia, che si affida a lui in fase d'uscita. L'ex Perugia corre tantissimo ed è tra gli ultimi a mollare la presa. Mette cross interessanti e i difensori del Pordenone faticano a contenerlo. Arma fondamentale per i Leoni;

2. Di Mariano, entra e ridà linfa all'assedio. La velocità e l'intraprendenza di Kekko sono devastanti, sia dal primo minuto che a gara in corso. Entra quando il forcing del Venezia per trovare il pareggio si sta affievolendo e con le sue sgroppate rialza tantissimo il baricentro. I suoi tiri da fuori meriterebbero maggior fortuna. Chissà che non possa provare a entrare in area un po' più spesso, riducendo così il coefficente di difficoltà delle conclusioni;

3. Esposito, esordio che dà fiducia. Sebastiano viene gettato subito nella mischia a 24 ore dal suo arrivo. Entra e chiaramente non conosce bene ancora nè compagni nè schemi, ma ci mette tanta volontà, facendosi trovare spesso in area e cercando di forzare la linea di difesa avversaria. Diamogli tempo per capire i meccanismi, ma promette bene.

FLOP

1. Lezzerini, partita da incubo. Luca torna in versione 2019/2020, con due errori grossolani. Dovrà essere bravo nel mettersi alle spalle al più presto una giornata stortissima per tornare a essere l'estremo difensore sicuro visto da questa estate ad adesso;

2. Crnigoj, incomprensibile. Si fa fatica a commentare la situazione di Domen, perchè non si capisce esattamente quale sia il problema. Anche stavolta lo sloveno è insipido, non riesce a dare fisicità al centrocampo, non strappa e non si trova con i compagni. Solo in un'azione si fa notare, entrando in area e concludendo abbastanza bene, ma dovrebbero essere la norma per lui queste manovre, non un sussulto nel deserto. Sembra avere ancora tantissimo lavoro da fare;

3. Aramu, poco incisivo. Mattia è l'uomo che con una singola giocata può cambiarti il match anche quando non si fa vedere, stavolta però purtroppo non si accende praticamente mai. Tanta qualità quando cercato dai compagni, ma non riesce a mettere l'assist giusto o a concludere in porta. Si fa notare solo con un tiro a giro fuori di poco, ma è troppo poco per un giocatore del suo livello.