Venezia, Antonelli: "Manca l'ultima rata al Bayern Monaco per Cuisance, da lì il ban FIFA"

02.02.2024 17:55 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia, Antonelli: "Manca l'ultima rata al Bayern Monaco per Cuisance, da lì il ban FIFA"

Il direttore Antonelli in conferenza stampa ha parlato e chiarito tutti gli aspetti che riguardano il ban della FIFA, che ha bloccato il mercato del Venezia.

A gennaio senza il ban FIFA avreste fatto qualcosa?

“Dovevo convincere il presidente a far qualcosa, ma mi sarei giocato le mie carte, nel calcio a volte i no a volte sono ni, che poi diventano sì magari. Questo è il mio compito. Anche questi ragazzi che non sono usciti non li mettiamo sulla croce, ma mi aspetto ora qualcosina in più, specialmente da Cheryshev. A differenza di Ullmann che ha avuto poche possibilità lui qualche chance di mercato l’ha avuta, quando ti impunti nel verso opposto allora mi aspetto qualcosa”.

Il giocatore del ban è Cuisance dal Bayern? Per quanto vi blocca?

“Sì, è vero è Cuisance, ma appena risolviamo il mercato si sblocca. È per un massimo di tre sessioni di mercato, devi fare l’accordo e poi vieni sbloccato”.

State risolvendo la cosa con il Bayern Monaco?

“Sono i tempi che ci hanno un po’ fregato, perché sono cose per cui devi fare una trattativa con il Bayern Monaco. Devo ringraziare il Bayern Monaco, rispetto al passato abbiamo ripreso i contatti, avremo modo di andare lì e di collaborare con loro, nei miei confronti hanno mostrato disponibilità, mancava un’ultima rata del pagamento, non è costato poco, parliamo di circa 5,8 milioni. Quando si pensa a questi investimenti sono importanti, tra l’anno 2022 e 2023 il Venezia ha speso circa 25 milioni in cartellini più gli ingaggi. L’anno scorso a gennaio vendiamo Wisniewski prendendo Ellertsson, abbassando il monte ingaggi e prendendo ragazzi in prestito. Abbiamo speso in estate per Sverko qualcosina, per Lella ci sono premi sul rendimento, poi però facciamo operazioni importanti con Idzes, con Gytkjaer, abbiamo rinnovato Pohjanpalo, non vorrei che passasse. I ragazzi sono uniti, nelle buone famiglie si discute anche, si litiga anche, però siamo una famiglia e andremo avanti, penso al Venezia come una società da far volare”.