De Raffaele: "Chiudiamo questa prima parte di stagione certamente con un percorso di crescita"

Nel nono turno di Serie A la Reyer vince per (84-77), la sfida del Taliercio contro la Pallacanestro Trieste. Andiamo ad ascoltare l'analisi post partita di coach Walter De Raffale.
"Chiudiamo questa primissima parte di stagione, certamente con una crescita della squadra, a fronte anche di risultati positivi e soprattutto La chiudiamo con una situazione fisica e di infortuni veramente difficile, con tanto sacrficio da parte di chi si è messo a disposizione anche per la partita di sta sera nonostante assenze e problemi. Come ho detto ai miei ragazzi questo spirito è veramente una cosa importante da tenersi perchè vista anche l'impossibilità di avere continuità, a causa dei vari infortuni e quindi, in questo avvio di stagione abbiamo dovuto trovare equilibri diversi. La cosa importante è trovare sempre trovare protagonisti nuovi. Questa sera credo che Valerio sia la dimostrazione di quanto questa squadra sia sempre aperta a nuovi protagonisti. Credo che questo elemento sia da portare avanti, anche perchè con la pausa contiamo di recuperare quelli che mancano e magari la ciliegina di far rientrare Bramos, che dovrebbe ricominciare ad allenarsi con la squadra dalla prossima settimana. Quindi devo dire che nell'ultima parte di questo avvio di stagione abbiamo avuto una crescita. Questa sera abbiamo affrontato una partita non facile, che in alcuni tratti abbiamo reso certamente una partita in controllo, in cui limando alcune cose potevamo chiudere con un divario diverso, ma davanti avevamo una squadra di qualità che ha giocato la sua partita, con un giocatore come Banks che riesce sempre a farci molto male. Siamo contenti e adesso bisogna recuperare giocatori e un po' di energie."
Siete cresciuti nel corso della partita e quando vi hanno raggiunto sul 47 pari, avete fatto un ulteriore strappo. Parlando del sacrificio dei singoli, De Nicolao è stato importante anche questa sera?
"Andrea non ci vede, però questa cosa deve passare con il tempo. Però si è messo a disposizione come ha fatto Julian che anche lui ha grossi problemi alla spalla e non si è mai allenato. Però c'è disponibilità da parte di tutti. Per la partita dobbiamo fare attenzione e riuscire a tagliare alcuni errori. Quando le partita sono incanalate in un certo modo, a volte noi giochiamo con sufficienza su alcune situazioni, senza sfruttare dei vantaggi chiari, che analizzando sta sera erano in area con Watt ed Echodas. A volte poi dobbiamo ricostruire ancora e prendere l'inerzia fatta di ritmo e difesa. Io credo che questo sia dovuto anche alle assenze perché abbiamo fatto una settimana in 8, pensando di poter utilizzare ciò che era andato bene nelle ultime partite, come Vitali e Brooks, rotazioni diverse e invece abbiamo avuto altri problemi. Io credo che la cosa più importante sia avere questa identita perché nel momento in cui mi entra in campo Mazzola e mi fa una partita da 27 minuti di sostanza e gli altri riconoscono che ha fatto una buona prestazione senza alcun tipo d'invidia e anzì sottolinaendo quanto il loro compagno abbia fatto bene. Questa è la cosa migliore insime al sacrifico che abbiamo avuto in campo."
Possiamo dire che dalla partita di Brindisi, la squadra sta diventando la "tua" squadra?
"Io credo da Brindisi, è più di un mese che stiamo lavorando, cambiando molto, cercando di portare la squadra ad un rendimento più alto possibile per tutti i 40 minuti di partita. Ci sono dei momenti in cui ci riusciamo e ci sono dei momenti in cui facciamo un po' di difficoltà, ma onestamente gli infortuni non aiutano. Questa sicuramente non è una scusa. Abbiamo tanti giocatori che in alcuni momenti della partita hanno ruoli più di rottura che da protagonisti."
La scelta di mettere in quintetto Mazzola e Cerella è stat una necessità visto gli infortunati?
"Mazzola perchè Jeff era fuori, Cerella perchè Stone non doveva essere e alla fine ha stretto i denti. Ho preferito avere dall'inizio un impatto difensivo molto importante, com'è stato. i primi due quarti abbiamo fatto una difesa di buon livello perchè Trieste ha chiuso a 32 punti. Chiaro che perdi un po' in attacco, ma lo guadagni in solidità e circolazione di palla. Poi sono giocatori che sono sempre pronti."
Sanders ha dato un paio di spallate alla partita, sia offensivamente che difensivamente. Come va gestita la sua estrosità?
"Accenttando anche delle sbavature. Lui ci sta provando palleggiando molto meno, ha fatto tanti canestroi con palleggio arresto e tiro o senza palleggiare, sta cercando di capire un sistema difensivo che prima non aveva. E' un percorso anche per lui che comunque ha un talento cristallino, che ha volte spacca le partite, perchè è un giocatore di grande presenza. Con l'accettazione da parte di tutti di errori che fanno parte del suo modo di essere un po' estroso".